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27-07-2007, 10.01.08 | #15 | |
Ospite
Data registrazione: 23-07-2007
Messaggi: 21
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Riferimento: L'italia oggi
Citazione:
mi piacerebbe comunque che ci fosse più gente che la pensasse come te... |
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27-07-2007, 19.45.43 | #16 |
Combattente!
Data registrazione: 12-05-2007
Messaggi: 83
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Riferimento: L'italia oggi
Già Manzoni nel coro dell'adelchi ci avvisa su quanto ci sentiamo superiori, sulla nostra superbia, molti italiani credono che un passato come quello di Roma o dell'età dei comuni, basti e che quindi il nostro tempo ormai è stato e ora tocca agli altri... tuttavia, molti altri pensano che il passato possa spingerci a grandi azioni, io la penso così, anche se già Dante guardava a Roma e incitava vanamente a grandi gesta per le quali sembra siamo nati. Credo che nell'animo degli italiani, siano come due anime, una che ci porta ad essere grandi, a elevarci su tutti e ad essere il grande popolo che eravamo e che ora siamo, anche se assopito; un'altra anima, invece, che ci porta alla pigrizia e a lasciarci andare nel godimento e nelle frivolezze. in noi queste anime si scontrano sempre, in ogni epoca e sono molto ben marcate. sembra che ora trionfi la seconda che però porta alla decadenza; questa di solito giunge quando ci sentiamo forti e sicuri. Ma ora? ci sentiamo sicuri sotto l'ala protettrice americana? possibile che guardiamo sempre fuori e mai dentro noi?
La ricerca in Italia è carente, che sia sintomatico della seconda anima che è in noi? Essere grandi nella moda, in cucina, nella costruzione di motori, ecc. mi va bene, ma senzxa ricerca non c'è futuro. |
30-07-2007, 17.40.07 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2007
Messaggi: 268
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Riferimento: L'italia oggi
Citazione:
... Peccato che il mio pessimismo per la prassi mi esorta alla sola teoria, per cui anche noi come i tedeschi aspettiamo il ritorno di un un "nostro Barbarossa" che ci faccia risorgere dalle ceneri. Forse dovremmo incarnare i valori più alti che ci sono associati, come le arti e le scienze, dopotutto i nostri artisti e i nostri pensatori (anche se la maggior parte di loro appartiene al passato) sono sempre stimati e ammirati e forse, dato che la forza militare l'abbiamo persa con la caduta di Roma, forse dovremmo ripiegarci sulle Arti, il Pensiero e la Scienza. Ultima modifica di trismegistus : 30-07-2007 alle ore 19.23.48. |
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31-07-2007, 20.53.26 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
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Riferimento: L'italia oggi
mi dispiace ma penso che non possa esserci grandezza senza forza militare....e poi ormai non è pensabile un progresso e uno sviluppo della Nazione al di fuori dell'Europa...secondo me finchè non decolla pienamente questa idea di Europa, questo sentirsi europei al di là dei particolarismi nazionali ( ciò significa che l'Europa dovrà dotarsi di una forte politica centrale e di un sistema politico federale efficiente ), saremo sempre succubi delle grandi potenze
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01-08-2007, 10.25.16 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
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Riferimento: L'italia oggi
Perchè "la triste parentesi del fascismo"? Questa non è storia, amico, sono giudizi di valore frutto di preconcetti. Se c'è stato un periodo in cui l'Italia ha alzato la testa, è proprio quello fascista:quando l'Italia primeggiava davvero in molti campi e si muoveva da protagonista sulla ribalta internazionale.
Senza il periodo fascista, per es., oggi l'Italia avrebbe una rete ferroviaria da terzo mondo! Poi abbiamo perso la guerra: e siamo diventati una colonia! In fin dei conti oggi siamo quello che ci impongono di essere. Il problema è che ormai siamo un popolo impigrito che lascia andare le cose. Senza forza, senza coraggio. Siamo la colonia ideale insomma... |
02-08-2007, 20.03.57 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
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disillusione
Il popolo italiano, una illusione; come l'idea di Nazione.
La storia, una inascoltata maestra. Le si preferisce la Storia, una favola che compiaccia dei piccoli desideri. La ricerca, qualcosa di troppo faticoso da mettere in pratica; meglio ripetere ben memorizzati luoghi comuni. La soluzione, impossibile: ognuno dovrebbe rinunciare a qualcosa, nessuno vorrebbe essere il primo a farlo. Come sardine in un banco, ognuno controlla quel che fa il suo immediato vicino; nessuno vede la rete. |