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14-02-2007, 13.01.45 | #5 |
voxpetrarum.splinder.com
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Riferimento: Assedio di Famagosta - Cipro 1571
veramente sei tu che dovresti fornire dati statistici dato che la tua affermazione è quella davvero impegnativa. Fai un' affermazione arbitraria su un caso limite che si può riferire benissimo all'islam, o ai turchi, o a Lalà Mustafà nello specifico (non vedo lo stesso tipo di comportamento negli arabi, o negli indonesiani eppure sono sempre islam).
Poi ci sono altre 2 questioni. Bella forza non trovare nella letteratura occidentale così ben riportati casi di violenza e atti disumani, chi pensi che si metterebbe a scrivere di cose, che, proprio perchè barbariche, vengono attribuite al "barbaro", ieri come ogg? In ultimo vorrei capire cosa vuol dire occidente, visto che per islam abbiamo tutti un'idea chiara, come una massa identificata e identificabile, (niente di più falso), mentre mi sembra, da quello che dici, che occidente sia un concetto più opinabile. se Dracul non è nè islam nè occidente, poveraccio, cos'è? Noj abbiamo avuto Grozio, va bene; il mondo islamico, o sarebbe meglio dire turco e persiano, dato che oltre alla religione esiste soprattutto la dignità di popolo, ha avuto Mevlana. Buona ricerca dei dati statistici, ma scartabella anche fonti "islamiche". |
20-02-2007, 16.56.18 | #6 |
Ospite
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Assedio di Famagosta - Cipro 1571
Mevlana?! Beh, sicuramente, ha dato al mondo contributi decisivi: i dervisci rotanti e profondissime procedure per il conseguimento dello stato di estasi. Che non so, però, se in caso di laparatomia, riuscirebbe efficace quanto una anestesia; quella frivolezza introdotta nel mondo da un misero occidentale, un empirico, tal oscurissimo William Green Morton; certamente una nullità al confronto con Mevlana. Quanto a Dracula, direi che è fuori dalla civiltà occidentale, dato che Vesalio scendeva a insegnare a Padova e Galileo mandava alle stampe le sue opere in Olanda; e nessuno mandava, invece, scritti scientifici dalle parti di Dracula, e men che meno vi si recava personalmente. Quanto all'Indonesia, essa ci delizia ancora con una pirateria marina fatta di stupratori e predoni ferini. Quanto agli Arabi, tengono le loro donne in una condizione di oppressione ripugnante. Quanto alle fonti islamiche, l'occidente attira in tutte le sue Università (anche di studi storici) valanghe di studenti orientali; di un flusso in senso contrario, mancano invece notizie. Lascio il mio interlocutore ai suoi sogni avventurosi, raccomandandogli, - in caso di bisogno - di ricorrere ad un chirurgo e mai a un maestro Sufi.
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21-02-2007, 20.49.09 | #7 |
voxpetrarum.splinder.com
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Riferimento: Assedio di Famagosta - Cipro 1571
Fai una grande confusione, volutamente, per mescolare in un'unica valutazione spietata tutta la civiltà islamica; prima parli di etica e di bestialità, poi salti di palo in frasca alla medicina e alla scienza...nel momento in cui ti facessi degli esempi inerenti la medicina araba mi tireresti fuori storie sulla scarsa conoscenza tecnica dei turchi o degli arabi o degli uzbeki, per esempio. Ho già sentito milioni di discorsi del genere che si basano non tanto sul processo induttivo di analisi dei dati di "civiltà", ma su pregiudizi che possano essere dimostrati con una selezione di dati, edificanti per l'occidente, mortificanti per l'islam.
Ok sono inferiori in tutto. Storicamente violenti e sanguinari. Nel presente è uguale, sono delle bestie. Ma ancora glissi sul problema iniziale da te posto, ovvero che con l'esempio del Brgadin, tu possa dimostrare che sono davvero così STORICAMENTE (ed è questo il punto in questione della discussione precedente) privi di etica. Ho la fortuna di ascoltare i discorsi razzisti, xenofobi e islamofobi della lega nord sotto casa mia, be' devo dire che fanno pena e a volte ridere per le assurdità affermate, ma anche che possono fare presa. Spero non sia il caso in questione. Continuo ad attendere dei dati che possano veramente far riflettere sulla bontà delle tue STORICHE tesi, invece che questo melting pot di luoghi comuni...e Grozio...e Vico...e chi ti pare. Oppure puoi fare come mi capita di solito con i miei interlocutori xenofobi che non sanno più come controbattere dire: ho un'idea diversa dalla tua..fanc !!! |
23-02-2007, 00.38.10 | #8 |
Ospite
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Riferimento: Assedio di Famagosta - Cipro 1571
No, no, per carità...non uso quei sistemi. Dunque, a voler ragionare con la tua esattezza, dovrei imparare l'arabo, il turco, l'iraniano, per poi partire per un lungo soggiorno presso le maggiori Biblioteche ed Archivi mediorientali, per scoprire se le fonti islamiche narrano di un fatto perfettamente simmetrico a quello di Famagosta. La scorticatura, dopo prolungata sevizia, di generale islamico arresosi con patti scritti. Narrata dalle fonti islamiche e diabolicamente oscurata per secoli da tutta la storiografia ufficiale occidentale. Concederai che la cosa - dati i tempi richiesti - mi possa sorridere poco. Ne esco dicendo che da qualche secolo l'occidente ha elaborato un modello etico-razionale (indico Popper e Dewey, sulle corrispondenze tra metodo scientifico e democrazia) fondato sulla libertà critica e sul concetto di perfettibilità. Permettimi di concludere che la cultura occidentale, Noi, insomma, abbiamo talmente spietatamente messo le mani nelle viscere del male da noi compiuto; talmente obbiettivamente processato noi stessi, che un caso come quello che cerchiamo, se fosse mai esistito, avrebbe riempito almeno mezzo scaffale di biblioteca. (D'altra parte, tu come sai di Gerusalemme, o di Antiochia, o di altre stragi cristiane?). Forse sono stato troppo polemico; mi spiace. Ma è stato Mevlana ad incattivirmi. Un'ultima cosa: mai citato Vico.
ps: Quel libro, comunque, te lo consiglio. |
26-02-2007, 00.13.25 | #9 | |
voxpetrarum.splinder.com
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Riferimento: Assedio di Famagosta - Cipro 1571
Citazione:
Questo era il motivo per cui ho trattato Mevlana. Per mostrare in ambito islamico, e più specificatamente Turco, che non esiste come unica pulsione nei rapporti interculturali (mattanze, compiacimento semipsicotico) la distruzione violenta dell'avversario. Sono anzi stati creati dei sistemi filosofici e religiosi che forse non hanno attecchito in profondità, ma non credo per ragioni "religiose-culturali" ma per dei più prosaici motivi di rivolgimento storico, come l'inarrestabile avanzata dell'occidente colonialista e la regressione, la chiusura costretta o autoimposta (per una forma d'autarchia identitaria) di tutte le civiltà entrate in contatto con questo fenomeno storico. Quando poi hai parlato di scienza e malattie, di come la medicina occidentale abbia trovato i sistemi migliori per la prevenzione, la diagnosi, la cura mi sono comunque risparmiato uno sproloquio (con relativa ricerca, che anche per me sarebbe improponibile) teso a dimostrare come noi occidentali siamo in sostanza gli ultimi arrivati in una storia della medicina che inizia dai sumeri, accrescendosi via via in conoscenze anche attraverso l'apporto degli arabi, pionieri in molti campi tra cui l'oftalmologia. Storia della ricerca medica che è giunta infine ai giorni nostri, migliorata a sua volta dalle nostre tecnologie e che attualmente è la più degna di fede (è però significativo che molti ambienti della medicina tradizionale aprano anche verso alcune altre scienze di altre culture generalmente ritenute superstizioni, come la medicina cinese, ad esempio) Il discorso sulla "qualità" e il valore di due civiltà a confronto in realtà è molto più complesso e trova casi che possono favorire sia l'una che l'altre tesi, quella che vede una civiltà migliore rispetto ad un'altra o quella che le vede uguali, in cui i casi di aberrazione comportamentale si debbano attribuire ad altri fattori. Chiaramente propendo per la seconda scuola di pensiero. Non possiamo dimenticare che per secoli e secoli la tanto mitizzata civiltà occidentale ha creato più mostruosità di quante se ne possano elencare in un'enciclopedia, tra la chiesa, la superstizione popolare, il nazionalismo, il sostanziale odio che l'Europa ha per sè stessa. E' da poco che la riflessione dell'occidente sul suo peso nella storia dei popoli lo sta in qualche modo riscattando, forse da un secolo o poco meno, per il resto del tempo non siamo stati nè meglio, nè peggio di tutti gli altri a questo mondo, con la sola differenza che i padroni, i più armati, eravamo noi. In fin dei conti il discorso si potrebbe chiudere con un vaff.. (ben contento che tu non l'abbia fatto), ma preferisco pensare, piuttosto che ad una sospensione del giudizio, che tutte le diverse culture su questo pianeta abbiano le stesse potenzialità e capacità, invece che metterle su una scala di valori. In fin dei conti la base su cui si radica una civiltà è sempre l'uomo, il quale, come specie animale, non differisce nella capacità intellettiva che sia congolese o inuit. Se esistono differenze o casi come quello che hai riportato credo che questo si debba ricercare non nella questione islamica, quanto più nel clima dell'epoca, nella fase storica, nel carattere del dominio ottomano (magari nelle beghe personali di Lala Pascià e Bragadin, chi lo sa), nell'atto simbolico che si voleva creare, ma...in ultimo, se proprio si debba elencarlo, per una questione di cultura islamica. Tanto più che ragionare in questa maniera, oltre che sbagliato (mea quidem sententia) è controproducente nel 2007, proprio se vogliamo fare in modo che le parole da te scritte (Ginevra...L'Aja e aggiungerei anche la dichiarazione d'Indipendenza degli USA e i 14 punti di Wilson, soprattutto la Società delle Nazioni) risultino credibili e non suonino vuote per chi, di altri paesi, debba cercare un modello a cui ispirarsi, mantendo la propria religione, la propria identità, ma nello stesso tempo continuando quel processo di accrescimento storico interculturale che avviene da sempre mediante la dialettica tra i popoli. tutto questo è molto OT |
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02-03-2007, 02.13.10 | #10 | |
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Riferimento: Assedio di Famagosta - Cipro 1571
Citazione:
La "tanto mitizzata civiltà occidentale" ci permette di comunicare, oggi come oggi, attraverso il mezzo mediatico di internet. L'Europa si odia, è ben vero. Odia e invidia se stessa prima della sua più pura delle geniture, ossia gli Stati Uniti d'America. Nessuno, qui, si chiede:"Cosa debbo fare?" Ciascuno attribuisce al complicato scacchiere della Storia il compito di indirizzarlo. Ma tale percorso problematico e irregolare è quello che si definisce ex post, mai prima del succedersi degli eventi. Mai l'Europa fu tanto passiva e tanto soggiogata alla storiografia, invece che attiva operatrice delle scritture che, postume, l'avrebbero condannata o glorificata. Lepanto e Famagosta rappresentano pagine tragiche dell'intelletto moderno della Storia, senza le quali esso stesso, in quanto critico, non sussisterebbe. E questo è un motivo adeguato ad impartire l'esigenza, non morale ma affettiva, di giustificare ad esso una lettura non imparziale. Tanta fu la rabbia in quel maledetto 1571, che dopo Lepanto, così si dice, per due anni le coste di Cianakkale furono bagnate da onde rossicce. La battaglia fu tanto cruenta in mare aperto che ne sgorgarono centinaia di migliaia di litri di sangue, in gran parte resi da musulmani. Certo, l'occidente possiede una sua rabbia sopita, per lo più fibrillante all'interno delle società, attraverso le molteplici forme della cosiddetta "micro" criminalità. Ritenete che sia politically incorrect l'ipotesi di raccogliere tutta o parte di tanta rabbia, di tanto odio e intrinseca invidia, di convogliarla a diretta risposta di chi, con ferocia equivalente al nostro stesso odio idiosincrasico, ci addita come "male assoluto"? |
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