Il marxismo: dottrina politica o religione?
Prendo spunto dall'idea, condivisa da molti, che il marxismo sia stato più una religione che una dottrina politica.
Il perchè è facile spiegarlo. Marx ed Engels elaborano i testi sacri. Tali testi pongono la Storia dell'umanità al centro dell'Universo: la teoria della lotta di classe spiega tutto nella storia dell'uomo. Ed è una dottrina salvifica: la salvezza non è più nell'aldilà ma nel futuro.
La prima chiesa ufficiale nasce in Russia, nel 1917. Nel frattempo la riflessione teologica (senza Dio ovviamente) ha avuto nuovi contributi: nasce il marxismo-leninismo. E si affacciano le prime eresie, soffocate nel sangue.
Lo scisma avviene nel 1948, ed è lo scisma d'oriente: nasce la chiesa maoista.
Nel 1989 le chiese crollano: succede un pò quello che succederebbe se qualcuno dimostrasse in maniera inconfutabile che Dio non esiste.
Ma le religioni sono sempre dure a morire: nascono numerose sette che portano avanti la riflessione ben oltre la data ufficiale di morte della chiesa marxista.
Che i comunisti, atei per definzione, sia invece i veri orfani della spiritualità nel XIX e XX secolo al punto da elaborare una religione del tutto originale?
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