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02-01-2007, 05.49.18 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 219
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Riferimento: Saddam Hussein
La lingua è un mezzo difficile. Si scrivono delle cose senza pensare che il lettore troverà anche dell'altro; farò anch'io così. E' vero che gli Americani hanno il dio denaro che li guida. E' vero che libertà, per loro, è la giungla dei valori dove vince Paperon de Paperoni. E' vero anche che hanno vinto la guerra fredda, perchè era un confronto di pace. Sono stati determinanti nel vincere le due guerre mondiali perchè hanno portato in gioco tutta la potenza della pax americana. Hanno perduto la guerra del Vietnam, ed ancora non lo riconoscono. Infatti, hanno cominciato quella dell'Iraq, puntando al controllo del petrolio, che altrimenti andava in Cina. E la stanno perdendo. Perchè la società americana è una società di pace che non sa fare la guerra. Viene comandata da sei anni da un gruppo di nazisti, ma passa i giorni a contare i suoi morti, uno per uno. Siamo a tremila. Quanti morti sopporteranno ancora prima di cacciare il presidente più deficiente di tutta la loro storia?
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02-01-2007, 12.35.01 | #16 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Riferimento: Saddam Hussein
Citazione:
SONO UN ASSASSINO CHE HA TROVATO GRAZIA Sono un assassino: ho spento la luce della vita ad un povero vecchio di 73 anni. Ero entrato in tabaccheria per una rapina, non sapevo che nel retrobottega dormisse questo vecchio quasi sordo: l’ho spaccato con il crik che avevo in mano… Mi hanno dato 33 anni… A Porto Azzurro cominciai a scrive poesie. L’ignoranza è la protezione per il povero: attraverso la cultura cominciai a capre l’abisso in cui ero precipitato, anche se, conoscendo di più cominciai a soffrire di più… Per meriti letterari (avevo vinto il Premio Viareggio ed altri premi internazionali) mi diedero la grazia, ma era un’altra la grazia che io volevo: il perdono della figlia che, accorsa in aiuto del vecchio, non avevo uccisa solo perché la furia omicida mi si era improvvisamente calmata. Mi ritrovai con lei quando, uscito dal carcere mi chiamarono alla trasmissione speciale GR della radio. Mi disse: “Se il martirio di mio padre, perché di martirio si è trattato, è servito alla redenzione e alla poesia di Alfredo Bonazzi, io sono ben felice di perdonarlo…” Questa per me è stata la vera grazia! Alfredo Bonazzi A NOME DELLE BAMBINE DI TUTTO IL MONDO, TI PERDONO... Era in ergastolo perché aveva ucciso una bambina di 9 anni, dopo averla violentata. Tutti lo evitavano, perché il suo era stato un tipo di delitto che anche i più duri tra noi condannavano, inorriditi. Erano già 18 anni che si trovava in prigione: le cose più brutte le davano a lui; i lavori più umilianti erano i suoi. A Natale le bambine della scuola del paese avevano scritto delle letterine a tutti noi. Lui non aveva mai ricevuto posta da nessuno e quando si vide tra le mani una lettera con il suo nome si commosse: si nascose per leggerla meglio, per conto suo. C’era scritto: “ Io non so chi sei. Io sono una bambina di 9 anni: qualunque cosa tu abbia fatto, a nome delle bambine di tutto il mondo ti perdono!” Cadde in ginocchio, in lacrime: le prime dopo 18 anni. Un ex ergastolano presente all’avvenimento e poi.. https://www.riflessioni.it/dal_carcere/index.htm |
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03-01-2007, 23.41.56 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Saddam Hussein
Grazie, nicola185
Non c'era modo migliore per mostrare la luce che è dentro tetri involucri. Noi possiamo solo vivere la nostra vita come una straordinaria danza con l'universo. Faville che esplodono dal fuoco divino. Chi si addentra nel mistero di se stesso la prima cosa che comprende è l'impossibilità di giudicare e tantomento condannare. Quando si riesce a comprendere che tutto il male del mondo è dentro di noi e tutto il bene del mondo è dentro di noi, e nessuno può sapere cosa fa la differenza si comincia a vivere. Non mi ricordo quale popolo uccideva subito il condannato per impedirgli di redimersi. Abbiamo volontà, intelligenza, cuore e ragione ma anche un Destino, una Storia che ci viene incontro e che fa parte di un progetto molto più grande di noi. Siamo così interconnessi con mondi a noi sconosciuti che non ci resta altro che vivere la nostra parte con umilità e impegno. Mary |