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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 08-11-2006, 11.14.39   #31
maxim
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Data registrazione: 01-12-2005
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Riferimento: La Fede Perduta

Citazione:
Originalmente inviato da turaz

................
Io come cruzdorada passerò a mio figlio l'interesse per lo spirito.
E cercherò coi miei limiti di essere per lui un esempio.
poi lui sceglierà ma almeno potrà avere davanti un esempio "vero" (per quanto nelle mie possibilità) e non come succede oggi a molti esempi "falsi".
Un esempio di spiritualità, razionalità e pratica fusi insieme.
un esempio di coerenza.

.....

tutti cercano la luce... ma pochi la trovano.

.......

ciao

L'ultimo intervento perchè poi ci prendo troppo gusto...

Se vuoi valutare anche il mio parere...

Non vedo nessuna differenza tra la tua spiritualità e tutte le altre lette finora.
Anche tu (forse) pensi di aver trovato la luce, anche tu credi, anche tu pratichi e sopratutto, anche tu critichi le altre spiritualità etichettandole come "false".
ed aggiungo...fatto ancor più grave a mio avviso - dici che sarai un buon esempio per tuo figlio e passerai a lui l'interesse per lo "spirito"...

...i nostri figli non hanno bisogno di noi e del nostro spirito semplicemente perchè non sono noi. Faranno il loro percorso...e facciamoglielo fare con la massima tranquillità...saranno senz'altro migliori dei loro padri!

maxim is offline  
Vecchio 08-11-2006, 11.26.59   #32
turaz
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Riferimento: La Fede Perduta

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Scusami Turaz...ed anche a tutti gli altri fedeli...ma io proprio non riesco a vedere tutta questa negatività nei ragazzi di oggi.

I paesi più "evoluti" da un punto di vista sociale, economico, intellettuale e in termini di "vita media" sono guardacaso anche i paesi che hanno, in generale ed un pò alla volta, abbandonato la cieca credenza e la partecipazione a pratiche religiose, più o meno violente sotto l'aspetto fisico e psicologico.
In certi paesi in cui si CREDE viene praticata l'infibulazione per far piacere non mi ricordo a chi...in altri si è a digiuno per un mese per far piacere a chi sappiamo, da noi si perde un'ora la domenica mattina quando si potrebbe fare ben altre cose più socialmente utili per cantare e pregare...e quelli che invece rimangono a letto non possono dormire tranquillamente se abitano in prossimità delle campane della chiesa...se invece lontani sono preda dei temibilissimi disturbatori di geova che, nel mio caso, sembra quasi aspettino che vada a riposare per suonarmi il campanello di casa.
Quindi mi pare che la distorsione, e non solo dell'ego, sia meno evidente proprio nei nostri ragazzi...che saranno anche un pò più drogati e con il mal di testa alla mattina, ma forse un pò più liberi di ragionare...e non mi sembra cosa di poco conto.

Quindi quel vuoto, a mio avviso, è meglio rimanga vuoto piuttosto che riempirlo...........di fantasmi!



ti sto solo dicendo che è "vuoto" punto.
chiamalo come vuoi.
ma il "vuoto" non porta a nulla.
è una situazione di "stallo", di attesa.
ma domandati di attesa di cosa?

di quello cui anelano tutti.
di luce.

luce che potenzialmente è insita in ognuno.

ciao
turaz is offline  
Vecchio 08-11-2006, 14.37.30   #33
epicurus
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turaz i figli non hanno bisogno di genitori-programmatori che programmano i figli come automi, automi che devono tendere agli ideali dei genitori.

i figli devono camminare con le proprie gambe, proprio come dice maxim

lo scopo dei genitori, eventualmente, dovrebbe essere quello di educare il figlio in modo più generale, disinteressato e neutrale possibile. in sostanza, i figli devono compirere le loro scelte, non quelle dei padri. e in queste scelto sono comprese anche quelle etiche/spirituali/religiose/filosofiche, anzi soprattutto quelle.


epicurus

P.S. maxim, mi sorprende positiviamente notare la nostra assoluta convergenza in questa discussione
epicurus is offline  
Vecchio 08-11-2006, 15.29.47   #34
maxim
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Grazie Epi...mi lusinghi, mi monto la testa e poi impongo a mio figlio di seguire il padre nelle sue "pazzie".

Turaz...sii obiettivo!
Il bambino è un essere spiritualmente puro e con le stesse identiche domande esistenziali del padre.
Ogni tanto osservo mio figlio ed i suoi limpidi e sinceri discorsi da bambino di 8 anni e penso alla sua scatolina dentro la testa che è quasi del tutto vuota ma pronta a ricevere e memorizzare un sacco di cose. Quindi, penso alle cose che hanno buttato dentro la mia di scatolina e quando arrivo alla parte riservata alla spiritualità (peraltro il cip più importante dell'hardware umano) mi vien sempre da riflettere...
...ma non c'erano delle favole più belle e allegre, e magari più credibili, da raccontarmi?
Ora...quoto quanto hai riportato un pò più su e prova ad immaginare tuo figlio (puro) che ti fa una domanda, per così dire, spirituale...e tu dall'altra parte gli rispondi:

Citazione:
Originalmente inviato da turaz
ti sto solo dicendo che è "vuoto" punto.
chiamalo come vuoi.
ma il "vuoto" non porta a nulla.
è una situazione di "stallo", di attesa.
ma domandati di attesa di cosa?

di quello cui anelano tutti.
di luce.

luce che potenzialmente è insita in ognuno.

ciao

maxim is offline  
Vecchio 08-11-2006, 15.57.01   #35
turaz
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Originalmente inviato da epicurus
turaz i figli non hanno bisogno di genitori-programmatori che programmano i figli come automi, automi che devono tendere agli ideali dei genitori.

i figli devono camminare con le proprie gambe, proprio come dice maxim

lo scopo dei genitori, eventualmente, dovrebbe essere quello di educare il figlio in modo più generale, disinteressato e neutrale possibile. in sostanza, i figli devono compirere le loro scelte, non quelle dei padri. e in queste scelto sono comprese anche quelle etiche/spirituali/religiose/filosofiche, anzi soprattutto quelle.


epicurus

P.S. maxim, mi sorprende positiviamente notare la nostra assoluta convergenza in questa discussione

ho forse detto il contrario?
io ho solo detto che per mio figlio cercherò di essere un esempio.
io sarò me stesso (con tutti i miei limiti)
poi lui seguirà la sua strada come è giusto che sia ma perlomeno avrà davanti qualcosa da prendere come confronto.

Per il resto cosa devo dirti?
ognuno fa ciò che sente.

ciao
turaz is offline  
Vecchio 08-11-2006, 16.49.33   #36
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Originalmente inviato da epicurus
turaz i figli non hanno bisogno di genitori-programmatori che programmano i figli come automi, automi che devono tendere agli ideali dei genitori.

i figli devono camminare con le proprie gambe, proprio come dice maxim

lo scopo dei genitori, eventualmente, dovrebbe essere quello di educare il figlio in modo più generale, disinteressato e neutrale possibile. in sostanza, i figli devono compirere le loro scelte, non quelle dei padri. e in queste scelto sono comprese anche quelle etiche/spirituali/religiose/filosofiche, anzi soprattutto quelle.


epicurus

P.S. maxim, mi sorprende positiviamente notare la nostra assoluta convergenza in questa discussione

Mi viene in mente un libro di uno scienziato, Richard Feynaman ( diventato poi nobel per la fisica - vedi diagrammi di Feynman ) in cui descrive il rapporto con suo padre: " mio padre mi diceva sempre di rifiutare l'autorità e di mettere in discussione tutto qualunque ne fosse la fonte!!" e dai fatti credo proprio che questo tipo di educazione l'abbia aiutato...

Era un tipo stravagante originale, ovviamente " intelligente " ma soprattutto privo di ogni timore reverenziale...sia nei confronti della scienza ( in primo luogo per lui visto che era la sua passione ), della religione e più in generale della vita.

Ciò non gli ha arrecato alcun danno, anzi credo proprio gli abbia fatto vivere la vita in modo " pieno " sperimentadola " tutta " su stesso e non accettandola su un vassoio d'argento come spesso molti fanno...visto che è molto più comodo.
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Vecchio 08-11-2006, 17.24.32   #37
Cruzdorada
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Riferimento: La Fede Perduta

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Originalmente inviato da alessiob
Cruzdorada scrive: "Dio sta con noi quanto noi stiamo con Lui". In realtà Lui c'è sempre, siamo noi che lo percepiamo solo se abbiamo fede in Lui."

Sono contento che tu creda questo e sia felice. A questo punto spero che tu continua fermamente a crederci senza il demone del dubbio.
Vivrai felice in questa idea e morirai felice.

"Sarei curioso di sapere quali esperienze hai fatto per essere così avverso a Dio... hai praticato qualche insegnamento che ti ha deluso?
Hai avuto dei casi nella vita che ti hanno portato ad essere così definitivamente convinto della tua posizione nei confronti di Dio?"

In molti me lo hanno chiesto e io ho sempre risposto, se hai letto altri miei interventi vi è spiegato in dettaglio.

Comunque se non ne hai voglia posso dirti che Non ho avuto nessun caso avverso, sempre una vita felice.
Ho sempre avuto ampia scelta religiosa nella mia famiglia: mia madre è cattolica, come lo sono i miei nonni.
Tutti i miei parenti lo sono (alcuni CL altri associazione cattolica) mio padre invece è ateo, ma al contrario di quello che si potrebbe immaginare non mi ha mai trasmesso il suo pensiero, lasciandomi sempre la scelta.
Ti posso dire che fino a tre anni fa ancora pregavo di tanto in tanto, ma poi tutto è finito quando ho fatto un grosso esame di coscienza.
Il mondo mi aveva sempre messo davanti la realtà, e io sapevo di credere ad una fantasia, ma avevo paura di cambiare. DI non credere.
Credevo, ma mi rendevo conto di effettuare solo uno stupido autoinganno con me stesso, una cosa che l'uomo fa spesso e che io ritengo, per quanto necessaria alle volte, patetica.
Infine una sera ho capito in maniera talmente cristallina, talmente intuitiva che la realtà era più semplice di quello che andavamo a pensare.
Non credevo più. Era tutto talmente logico, talmente dannatamente semplice, che veniva da chiedersi come mai non ci fossi arrivato prima.
Ma conoscevo già la risposta. Ci ero già arrivato, come tutti. Ma avevo paura di cambiare.
Ecco cosa significa credere per molti: avere paura di Dio.

Pace Profonda,

Ti ringrazio delle spiegazioni, il mio percorso è stato l'opposto del tuo.
Ora ho una esperienza diretta di Dio nella mia vita.
Sono daccordo, per molti Credere è avere Paura di un Dio che punisce i nostri peccati... per me non è assolutamente il caso.
Dio è fonte di allegria e quando non sono allegro significa che sto attingendo dalla oscura fonte dell'ego.
Dio mi accompagna in tutto ciò che faccio, e ho un dialogo con Lui...
Credo che sia una questione Karmica, cosa in cui probabilmente non crederai.
Sono due esperienze di vita differenti, ma non è detto che siano definitive, assolute.
Credo che quello che vivi sia adeguato a te e non sia per tutti. Io ho tanto di buono da raccontare sulla relazione che ho con Dio... significa per te che sono un'illuso?
Ok... sono un'illuso di Dio


Pace Profonda
Tutti Per il Ritorno
Cruzdorada is offline  
Vecchio 08-11-2006, 19.14.13   #38
alessiob
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"io ho tanto di buono da raccontare sulla relazione che ho con Dio... significa per te che sono un'illuso?"

No. significa che sei uno come me: con un idea del mondo ben precisa, che aspetta qualcosa. Qualcosa che avverrà nel futuro.
Qualcosa che in cuor tuo sai potrebbe anche non avvenire mai, ma speri comunque, sempre.
alessiob is offline  
Vecchio 08-11-2006, 19.33.18   #39
Cruzdorada
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Originalmente inviato da alessiob
"io ho tanto di buono da raccontare sulla relazione che ho con Dio... significa per te che sono un'illuso?"

No. significa che sei uno come me: con un idea del mondo ben precisa, che aspetta qualcosa. Qualcosa che avverrà nel futuro.
Qualcosa che in cuor tuo sai potrebbe anche non avvenire mai, ma speri comunque, sempre.

Pace Profonda,

Non è speranza quella di cui ti parlo, è esperienza tangibile di Dio nella mia vita.
Tangibile perchè gli insegnamenti che mi da modificano gli eventi materiali.
Per me non è una speranza, è il presente, ogni giorno.
E più riesco a ricordarmi di invocarlo e più Lui si rende visibile.
Per arrivare a riconoscerlo nella nostra realtà, credo che necessitiamo di intraprendere il cammino del Ritorno a Lui...

Pace Profonda
Tutti Per il Ritorno
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Vecchio 08-11-2006, 19.40.32   #40
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Originalmente inviato da alessiob
"io ho tanto di buono da raccontare sulla relazione che ho con Dio... significa per te che sono un'illuso?"

No. significa che sei uno come me: con un idea del mondo ben precisa, che aspetta qualcosa. Qualcosa che avverrà nel futuro.
Qualcosa che in cuor tuo sai potrebbe anche non avvenire mai, ma speri comunque, sempre.

Come disse qualcuno, avere un idea del mondo è diverso che conoscere il mondo per quello che è...le idee sono astrazioni di ciò che è e quindi ci allontanano ancor più dalla " verità ".



...la speranza?... è lo sperare che le cose gli eventi e più in generale la vita non siano quello che sono...ci porta a vivere sperando nel futuro...ma ciò allontana dal presente e solo nel presente è possibile qualche reale cambiamento.

Sperare che le cose siano diverse da quello che sono ci allontana dalla loro piena comprensione. Sarebbe come se uno scienziato sperasse che i fenomeni che osserva, se non gli stanno bene, siano diversi da come li osserva. Un vero scienziato li osserva per quello che sono e solo questo può portarlo più in profondità alla loro effettiva comprensione.

Io probabilmente infatti non potrei mai essere uno scienziato...almeno per ora...spero ancora troppo...!!!

Ultima modifica di individuo : 08-11-2006 alle ore 20.33.34.
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