Ah, paperapersa, ci vai leggero, ci vai.
Da tremila anni le sei domande alimentano varie categorie, dai filosofi, ai librai, e poi gli editori, i pensatori, qualche scheggia di intellettualità, e poi coloro che della religione fanno mestiere, a volte professione, e gli storici, e i professori, e poi le beghine, e gli scienziati, e gli psicanalisti, e poi ...tutii gli altri.
Le sei domande ( hai dimenticato "cosa c'è dopo?) sono il pane quotidiano di cosi tanta gente! E tu vuoi una risposta ad esse, cosi, "damblè".
Ah, paperapersa ! mi sa che ne devi pensare un'altra, una sola domanda, mi raccomando, che però lasci la chance di trovare una possibile risposta in tempi umanamente accettabili
Ti abbraccio