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18-08-2006, 23.18.25 | #3 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Mi ci potevo giocare casa Van che non eri preoccupato , anche altri rispondendo o non rispondendo penseranno la stessa cosa, e non volevo preoccuparvi ma dare uno spunto di riflessione.
Mah... non vorrei entrare sul personale... ma dato che hai nominato tu, mi permetto poco poco.. se qualcuno aveva il potere e l'autorità per darti una iniziazione di quelle serie non sono mica sicuro (ho esaurito le certezze manifestabili per stasera ) che l'avrebbe data a te e non dirmi che sei cambiato dopo e che prima eri così e colà, perchè non c'entra nulla. Ti sei mai chiesto se la memoria che ti dà un background può essere ripulita anche conservando i dati, e che cosa la tiene in una certa forma? La seconda domanda ha molto a che fare con il discorso dei sigilli che facevo, non si usa la parola sigilli a caso.. e non ci sono solo quelli religiosi (e non solo del Cattolicesimo) |
18-08-2006, 23.43.11 | #4 |
Ospite
Data registrazione: 08-08-2006
Messaggi: 35
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Possono rispondere anche quelli che hanno trovato la fede da poco, pur essendo stati...sigillati...da neonati come tutti??
Io ci provo... L'anno prossimo mi faro' battezzare di nuovo (nel senso, per la prima volta nella chiesetta battista che frequento, ma di nuovo rispetto a quando mi hanno battezzata da neonata!) ho deciso che la mia fede e' forte e radicata dentro di me, e trovo giusto abbracciare questa scelta, sancirla, con un rito che piu' di qualunque altro secondo me ha un valore che va molto oltre quello che si pensa generalmente... Il battesimo....in eta' adulta e cosciente, e' la conferma di quel salto che abbiamo scelto e acconsentito a fare, tra le braccia di Dio. Non mi sento molto timbrata e marchiata da quanto e' avvenuto prima, perche' e' come se lo avessero fatto ad una persona che non ero io. Io sono rinata, e sono una persona nuova, e questo per me sara' il vero battesimo..l'unico che avra' valore per me e agli occhi di Dio. Ma forse non era questo quello che volevi sapere, Uno, o sbaglio? |
18-08-2006, 23.43.54 | #5 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Citazione:
Che fosse potente l’ho dedotto molto tempo dopo, perché nonostante quell’esperienza è stata una delle più cospicue che avessi fatto in India e la persona mostrava “qualità non comuni”, non gli avevo dato grande peso e soprattutto finita l’esperienza non ci avevo pensato più. Però ho sognato quella persona circa venti anni dopo, quando sono stato da Sai Baba, in un sogno abbastanza lucido ed abbastanza inconsueto almeno per me, che però mi ha spiegato alcuni passaggi che erano avvenuti e che stavano avvenendo in quel momento. E’ stato da quel sogno che ho capito che quel maestro era stato molto importante. Citazione:
Citazione:
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19-08-2006, 12.07.39 | #6 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Citazione:
Certo che possono rispondere tutti.. e a dire il vero non volevo sapere niente.. potrei dire delle cose su ciò che hai scritto, ma dovrei entrare sul tuo personale e al 99% (mi lascio sempre delle speranze) senza risultato. Che strana la mente umana.. se ho una radio la mia mente può accettare che per lavorare nei transistor dentro devo svitare il coperchio cioè togliere delle viti, invece si autoconvince che per lavorare dentro se stessa (intesa non come cervello, ma come mente globale dell'individuo) non serve nulla... beh giusto... è convinta di essere già dentro di se stessa (quest'ultimo periodo è riferito alla mente in generale, non a quella di Marynella) |
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19-08-2006, 12.19.59 | #7 | |||
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Citazione:
Mi fermo nell'entrare sul tuo personale Van, magari avremmo altre occasioni. Citazione:
E potresti non identificarti senza diventare un demente? Vedi U.G. per rimanere in ambienti a te più favorevoli Citazione:
Per sempre no.. ma una chiusura si... anche ermetica (che strano doppio senso eh...), e se non la tolgo posso raccontarmi ciò che voglio... non passa nulla nè in un verso nè nell'altro per quello che riguarda la zona di sigillatura. |
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19-08-2006, 12.51.02 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Eccoi UNO, rispondo sempre quando chiami
PErsonalmente per me il battesimo non conta...nulla. Ho sentito di persone che si fanno fare una sorta di "Sbattezzamento". Mi fanno ridere perchè se si sbattezzano significa che credono che abbia ancora una sorta di potere su di loro, di cui devono liberarsi. Per esempio non ho nessun problema ad entrare in una chiesa mentre è in corso una messa. Infiatti a volte l'ho fatto. E non ne risento assolutamente, oer me è come entrare nella casa di qualche amico. Io considero il battesimo come potrei considerare un rituale compiuto nel portico di casa mia da qualche mio amico. Ossia nulla, un qualcosa che non ha nessun tipo di influenza. Al contrario conosco alcune persone (anzi tante, tantissime persone)che nel caso gli dicessi di compiere un rituale di sfortuna su di loro o una stupidaggine del genere si toccherebbero immediatamente le parti basse e ti allontanerebbero timorosi........ Come puoi dopo non capire quali effetti possa avere una religione di massa quando perfino una persona comune è in grado di spaventare quattro ignoranti con due parole? |
19-08-2006, 13.46.36 | #9 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
E vuoi che lasci te senza risposta Alessio?
Trovo sempre corretta la via di mezzo... è assurdo essere credulone, superstizioso etc etc come lo è essere scettico per partito preso senza verificare... e senza apertura mentale... ve ne sono stati anche in campo scientifico o umanistico... non ricordo chi disse che dei computer al massimo se ne sarebbero potuti produrre una decina... non eravamo qui a discutere per il tizio... Potrei tacciare te di ignoranza (da ignori) perchè non vedi come funziano alcune dinamiche che ancora non hanno una tecnologia che possa darne una misurazione... ma non avrebbe senso farlo, no? Ho scritto sopra che per una ragione o per l'altra si sarebbe trovata una giustificazione mentale per dire che: "a me la cosa non tocca", va bene, il thread non aveva lo scopo di imporre niente a nessuno... che ognuno pensi ciò che preferisce. Devo dire che l'amico Van è l'unico (di quelli che hanno scritto) che anche limitando al razionale si rende conto di quanto profonde siano le radici... aggiungo io, anche dal punto di vista genetico... e quindi anche per chi non fosse battezzato etc etc... ma in presenza dei sigilli le cose sono ancor più marcate, Van ha la possibilità di liberarsi veramente (o al limite prendere quello che può essere utile) e non con sbattezzamenti... P.s. per tutti... un vitellino marchiato a ferro rovente... sa che quello significa che appartiene a qualcuno? Il fatto che lo sappia o meno cambia qualcosa? Se scappa dalla stalla e qualcuno di un'altra fattoria lo trova vede a chi appartiene? Se se lo porta nella sua stalla che cosa sta facendo? Siamo più liberi di un vitellino? Veramente o solo a parole/pensieri? Che cosa siamo in grado di fare in più? Vestirci? Lavorare? Vedere la televisione? Scusate... troppe domande e non servono a nulla me ne rendo conto, avevo 2 minuti.... |
19-08-2006, 16.40.09 | #10 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?
Citazione:
Allora da giovane cercavo intensamente un maestro spirituale e la mia prima esperienza in India fu fatta all’insegna di quella ricerca. Verso la fine dei miei vent’anni andai con la mia insegnante di yoga, per incontrare qualche valido maestro. A Rishikesh conoscemmo un ragazzo che ci diede qualche lezione di yoga, poi, incalzato dalle nostre richieste, ci disse: - io non posso insegnarvi di più, però posso darvi il nome del mio maestro che è una persona piena di potere – (uso il termine “piena di potere” perché “very powerfull” furono le parole che usò più volte il ragazzo indiano per descrivere il suo maestro). Così approdammo ad Agra in un Ashram che non era attrezzato per gli occidentali, (probabilmente eravamo i primi). Dormivamo per terra, mangiavamo (si fa per dire), alla mensa dell’Ashram cibi indiani e per toilet c’erano i campi. Di giorno qualche allievo del maestro ci insegnava lo yoga o la meditazione. Lui, (il guru), lo vedemmo solo qualche volta al darshan serale. Dopo qualche giorno sentimmo che non riuscivamo a reggere a causa delle condizioni logistiche alle quali non eravamo pronti così annunciammo la nostra idea di partire l’indomani. Furono carini, forse resisi conto delle nostre difficoltà, e ci proposero di sistemarci un po’ meglio ma ormai avevamo deciso. La sera fummo ricevuti dal maestro dove ebbe luogo quella cerimonia di iniziazione di cui parlavo in apertura, poi ci diede un sacco di istruzioni, (peccato che il nostro inglese ci permise di comprendere ben poco di quello che sentivamo) e quindi ci congedò. Non ci chiesero soldi ne niente, noi lasciammo un’offerta per l’ospitalità. Come dicevo ripresa la mia vita dimenticai ben presto quell’esperienza. Pensavo ogni tanto a quel maestro, ma non riuscivo a sentirlo come il mio maestro. Dopo 12 anni (non erano venti), sono tornato in India con mia moglie. Volevo vedere il Ramanashram e già che ero nel sud dell’India volevo andare anche da Sai Baba, più qualche altro posto che mi interessava. Non che fossi un seguace di Sai Baba ma vista la sua notorietà mi incuriosiva e poi la ricerca premeva sempre dentro di me e ancora cercavo il famigerato maestro. Di Sai Baba ho già scritto in un altro post. La cosa inerente a questo 3d è che al darsan dell’ultima sera, mentre lui passava vicino a dove ero seduto, io, in mezzo ad indiani che si prostravano adoranti ripetendo il suo nome o qualche mantra, feci con grande intensità il seguenti pensiero: - Io non sento devozione per te, e comunque non riuscirei ad adorarti come ti adorano questi indiani, non ho questo tipo di mentalità, di devozione. Ho bisogno di un maestro come Nisargadatta con cui possa parlare, che possa interrogare, con cui io possa confrontarmi. Se tu sei quello che dici di essere aiutami a trovare un maestro così – Ora non ricordo quando feci il sogno se subito dopo l’incontro con Sai Baba o quando incontrai la persona che ora chiamo il mio maestro. Si perché dopo non molto tempo, (circa sei mesi), la preghiera che espressi da Sai Baba fu esaudita ed incontrai un maestro accessibile come Nisargdatta, convincente come Nisargadatta, energico come Nisargadatta…. etc Il sogno comunque era che Sai Baba presiedeva una specie di “passaggio di consegne” dal mio precedente maestro a quello nuovo e nel farlo riprendeva il primo maestro perché non aveva colmato la mia ricerca. (per completezza aggiungo che ho un’attività onirica abbastanza scarsa e che, nonostante la mia ricerca, l’unica volta che ho sognato di maestri è stata quella). Per concludere potrebbe essere che io, pur non essendo conscio, in virtù dell'iniziazione ricevuta, ero legato a quella comunità spirituale ed a quel maestro e che ora sono spiritualmente legato ad un'altra. Se è così, (ma l’esperto esoterico sei tu), c’è già stato un qualche cosa che ha rotto i sigilli di cui si parlava all’inizio. Il tutto subordinato comunque ad un grande condizionale….. potrebbe, forse, verosimilmente….etc. Non ho risposte sicure in merito. Citazione:
P.S. mi scuso per la lunghezza. |
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