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05-02-2003, 08.08.46 | #42 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-01-2003
Messaggi: 66
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Re: Re: ...se posso....
Citazione:
Quindi, al di la delle definizioni, se io adesso, in estrema buona fede ti dico che avere in se la verità ma non esprimerla con l'azione è come accumulare pietre preziose che è cosa assai sciocca ed inutile, tu lo accetti? Se dico ancora che cambiare temperamento o stato mentale vuol dire cambiare la propria "vibrazione", tu lo accetti? E se ancora, continuando dico che distruggere la parte indesiderata di vibrazioni mentali con il principio della "polarità", concentrandosi sul polo opposto a quello che vogliamo annientare, e liberandoci così facendo dell'indesiderabile intervenendo appunto sulla polarità, tu lo accetti? E se dico anche che la mente, come i metalli e gli elementi, può essere trasmutata da stato a stato, da grado a grado, da condizione a condizione, da polo a polo, e da vibrazione a vibrazione, tu accetti anche questo? E se continuando asserisco nche si può neutralizzare il "ritmo" con un'adeguata applicazione dell'arte della "polarizzazione", sei ancora in grado di accettarlo? E se, con grande onestà asserisco che niente sfugge al principio di causa ed effetto, anche se molti sono i piani di causalità e che è possibile usare le leggi del più alto per trionfare su quelle del puù basso, sei ancora d'accordo? La vera trasmutazione ermetica è un'arte mentale, amico mio, poichè il Tutto è mente e l'universo è mentale!!! Ti chiedo adesso: sono dunque un "mistico consapevole panteista", un "ermetico", un "alchimista" o cos'altro??? E' veramente tanto necessario essere "etichettati" in qualcosa se si crede nell'Assoluto percependolo in modo (forse) "inusuale"?? Un saluto, falcorum |
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05-02-2003, 10.35.02 | #43 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
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Re: Re: Re: ...se posso....
Citazione:
Posto che trovo giusto tutto quello che hai detto, ti faccio osservare che se é giustissimo affermare che le "etichette" sono da evitare, é anche vero che non possiamo farne a meno se vogliamo evitare di spiegare ogni singola parola dei nostri discorsi.. Questo tu lo comprendi benissimo, tanto é vero che mi parli di "vibrazione", "polarità", "stato-condizione", "ritmo", "polarizzazione", "principio di causa/effetto", "piani di causalità", "trasmutazione", "ermetismo", ... tutto questo in un medesimo unico tuo passaggio. Si, ho capito che é stato di proposito il tuo citare tanti concetti insieme: l'hai fatto per illustrare in modo sintetico ma molto rappresentativo la tua visione della Verità, l'hai fatto per saggiare la completezza, l'attinenza dell'apparentemente semplice etichetta che ti ho attribuito. Si, Falcorun, il Panteismo é identificare Dio con l'universo. Fermarsi al panteismo vuol dire arrendersi all'idea che nessun valore ha un senso senza averne anche l'opposto, che qualunque nostra azione, "buona" o "cattiva" ha il medesimo valore, che noi siamo niente e così via. Ma, il panteismo non risponde alla domanda: "qual é lo scopo della MIA esistenza, e, dunque, chi sono io?". Il panteismo é una meta importante, ma non é l'obiettivo finale. Serve a passare oltre, ma chi si ferma lì, perde completamente la propria spiritualità. E' come se fosse necessario morire per poi rinascere con tutti i requisiti adatti ad accogliere e comprendere quella Verità che é incompatibile con relazionamenti umani e terreni. Ma, ecco tornare nella storia le "etichette": Tu, come altri, forse sei passato attraverso il panteismo senza renderti conto di averne acquisito la sostanza, non hai riflettuto sulla tua condizione del momento, non hai accettato d’essere parte di una "etichetta" e, dunque, etichettabile ed etichettato. Non ha importanza, adesso sei oltre il panteismo. Ora tu hai una nuova spiritualità che é molto più radicata, elevata ed estesa di quanto fosse prima del tuo porti domande. Ora tu sei parte del Tutto e sopporti il limiti della tua condizione con la forza della Consapevolezza di ciò che tu sei nel resto delle cose. Della Verità, tu hai la chiave e la nozione del contenuto. Grazie a questa nozione lotti contro i tuoi attuali limiti... che sono la sola prova della tua esistenza quale singolo, cercando non di superarli, ma di spingerli più oltre, perché sai che quei limiti cadranno fatalmente da soli per l'impostazione stessa delle cose, per l'architettura del Tutto, senza bisogno di un tuo intervento... ed il tempo non ha alcun senso: niente fretta dunque. Confermo l'etichetta, Falcorum, sei un mistico consapevole panteista: "Mistico", perché dalla doppia natura terrene e divina. "Consapevole", perché sai ciò che sei ed hai ritrovato la tua spiritualità. "Panteista", perché riconosci il comune concetto di "Dio" nel Tutto. Tutto il resto delle tue convinzioni sono in armonia con ciò che tu sei e che la Verità é. Le tue convinzioni sono la sorgente del tuo sacro contributo. Ciao... |
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05-02-2003, 11.03.29 | #44 |
Ospite abituale
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Messaggi: 66
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In un passato...
...tutto sommato recente, le tue parole mi avrebbero inorgoglito. Oggi, chino leggermente la testa in segno di saluto e rispetto. Nessun orgoglio in me, anzi, molta tristezza e sofferenza per non riuscire a volte (anzi troppo spesso) ad esternare ciò che tu invece hai abilmente colto, frutto, di certo, di dura e sofferta ricerca.
Similia similibus. un saluto, falcorum |
05-02-2003, 15.15.27 | #45 | |
Utente bannato
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Re: In un passato...
Citazione:
Siamo due hardware simili vero? Il che significa che avremo poco da discutere tra noi o da raccontarci. Se si è arrivati allo stesso punto, allora conosciamo la strada. Si, certamente, nessun orgoglio. Solo amarezza quando non riusciamo a trasmettere qualcosa di importante, o quando qualcosa non è abbastanza capace di contenere importanza. Non é così? Ciao... |
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05-02-2003, 15.41.57 | #46 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
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Tra un po' mi suicido! ma io non capisco... la ricerca dovrebbe essere gioia.... ciò che ambedue dite mi pare qualcosa di opposto... siete proprio certi di ciò che state facendo?
La "riscoperta" della spiritualità.... la voglia di conoscere... dovrebbe portare appagamento, invece mi state intristendo... peccato perchè ambedue evete molto da dire..ma cosi scoraggiate chi, suo malgrado, ha ancora voglia di capire! |
06-02-2003, 08.00.06 | #47 | |
Ospite abituale
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Amica cara,
Citazione:
la ricerca è gioia, di tale intensità da non poter essere raccontata. Ma come già detto, essa passa attraverso la sofferenza. Sofferenza che deriva dalla consapevolezza di avanzare sul sentiero della conoscenza, e che deriva anche dalla tristezza, gettando un fugace sguardo all'indietro, di non poter far nulla (o cmq poco) per chi resta indietro. A coloro che già pensano che queste parole siano dettate da orgoglio o peggio da superbia dico subito che la strada da percorrere è lunga e tortuosa, e sarebbe dunque da sciocchi pensare di essere giunti ad un qualche "capolinea" o di trovarsi in posizione di privilegio, poichè moltitudini di entità sono già molto più avanti di chi scrive (e di chi legge); talmente avanti da farci sentire estremamente piccoli e meschini. Eppure queste entità avanzate non nutrono alcun sentimento di orgoglio o superbia, essendo spinte solamente dall'amore puro: perchè dunque dovremmo essere superbi noi che al loro confronto siamo men che nulla? Cio detto, amica mia dedico a te ed a coloro che cercano con purezza d'animo, le parole che seguono, affinchè la voglia di capire e di avanzare sul sentiero prenda il posto dello "scoramento" al quale hai accennato. Cio che leggerai proviene da "coloro che sanno" e valgono per tutti quelli che calcano il Sentiero. Per essi furono scritte e non ve ne sono di migliori. " Prima che gli occhi possano vedere, essi devono essere incapaci di lacrime. Prima che l'orecchio possa udire, esso deve aver perduta la sua sensibilità. Prima che la voce possa parlare in presenza dei Maestri, essa deve aver perduto il potere di ferire. Prima che l'anima possa stare alla presenza dei Maestri, i suoi piedi devono essere lavati nel sangue del cuore." L'insegnamento e l'interpretazione più alta di queste parole sono state riservate nei secoli a coloro che hanno desiderato intensamente (alla stregua di chi sul punto di morire annegato, desidera disperatamente l'aria) di comprenderle. Se questo è il tuo desiderio o il desiderio di chi legge, sarò ben lieto di spiegarle, poichè nulla ci ciò che è stato scritto e custodito in segreto, resterà tale per sempre. Con grande umiltà e sincerità, falcorum |
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06-02-2003, 20.27.29 | #48 | ||||||||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
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Punto e a capo!
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Anche io credo di aver raggiunto un discreto livello di Consapevolezza: l'uomo è solo con sé stesso e sopperisce alla mancanza di certezze, condizione insita nelle cose della vita e del 'dopo', sofisticando intorno a supposte entità ultraumane, e nel fare questo attinge da fonti esterne al suo intimo sentire o crea tradizioni ermetiche che altro non sono che l'esaltazione e la dilatazione del proprio Ego e, nel vano sforzo di rappresentare se stesso con millantata umiltà, le avvolge di un'aurea d'amore che spesso, troppo spesso, lo insedia su uno scranno da cui osserva i propri simili (quindi, per riflesso, anche sé stesso) con malcelata altera condiscendenza … ovvio che non sto cianciando delle vostre persone a cui riconosco un minimo di onestà intellettuale, altrimenti eviterei di perdere tempo ad inseguire con i miei, i vostri sproloqui.. E' una provocazione? Non so! Citazione:
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La lunghezza non è da ascrivere a mie responsabilità…. Mistico non mi uccidere. Ciao |
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06-02-2003, 21.13.37 | #49 |
tra sogno ed estasi...
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E' bellissimo osservare quando le menti vagano,
si girano, si contorcono, volano, piroettano sulle ali della "fantasia", il concetto astratto generato dalla mente umana per dare spiegazione a ciò che non avrebbe senso... Il dio che molti pregano, che tanti osannano... Implorazioni... Suppliche... Speranze che vagano come proiettili incandescenti nelle tenebre, all'oblio del poeta che narra la sua "vicenda di perdizione" nel mondo dei sensi e dello spirito. Quanto vorrei poter anch'io volare.... Riuscire a carpire, fosse solo per un singolo istante il pensiero che animò il compositore... quel pensiero che, solingo, fluttua ora sulle e nelle note di Vivaldi... l'occhio si chiude.... la mente crea immagini, colori... il battito, il cuore.... sensazioni improvvise ed emozioni invadono il corpo.... Sarà forse questa un'espressione di dio? Oh..si.....quanto sarebbe a me gradito il "riuscire" ...solo il percepire mi è dato.. e sol di ciò mi posso avvalere... Dio mio, Signore dei Cieli e della Terra... del mio universo.. del tuo, poiché tu sei universo.. il tuo pensiero questo "fu"... ma proprio questo? noi nel frattempo...classifichiamo.... . ok vado a dormire è meglio! |
07-02-2003, 03.01.09 | #50 | |||||||
Utente bannato
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per Sir Visechi
Sir, ma se lo sappiamo tutti e due che dopo averti risposto esarurientemente ed esaustivamente poi tu non sei daccordo! Che ne parliamo a fare?
Comunque, se decidessi di scrivere un libro, lo chiamerei: "Rispondendo a Visechi". Per la verità, mi basterebbe riportare solo la parte tua per pubblicare i primi 24 volumi, i successivi 12 saranno dedicati alle risposte inutili. Non credo che qualcuno comprerebbe una cosa del genere... a meno che non voglia speculare investendo in carta. Rispondo con piacere, anche se ad una quantità puramente simbolica delle tue domande, su qualche quesito che non mi avevi già posto ed al quale non ho già risposto al meglio delle mie possibilità, in passato. Citazione:
Citazione:
Si può essere scettici quando, percorso il medesimo cammino, si arriva ad una meta diversa, ma se percorriamo strade diverse, come si può essere scettici sulla meta ragiunta dall'altro? Tu non desideri la meta del misticismo consapevole panteista, anzi, la rifiuti decisamente, allora questa tua domanda non é costruttiva, é polemica! Il "post-panteismo", (etichetta più adatta) non ammette il proselitismo, mentre invece, non solo prevede, ma addirittura pretende una ricerca ed una maturazione esclusivamente personali. Hai mai trovato o stentito di un libro su queste cose? Eppure, il post-panteismo é una realtà che matura spontaneamente in persone che, isolate ed estranee tra loro, pervengono alle identiche conclusioni... salvo qualche immancabile ed irrilevante particolare che dipende proprio dall'indipendenza evolutiva del percorso mentale. Come mai? Diciamo che questo si verifica in persone che hanno carattere e caratteristiche simili... che questo era quello che volevano trovare e se lo sono inventato... diciamo quello che vuoi, resta il fatto che queste persone sono le uniche cui la risposta trovata risponde razionalmente anche a tutte le altre domande di ordine spirituale. Qualunque altra soluzione, chiunque altro, trova solo qualche speranza, molte contraddizioni e molta fede per non pensare ai conti che non tornano. Nessuno dice che fai male ad essere scettico, Sir, però tu sei perfettamente soddisfatto dalle migliori risposte che hai trovato e fatte tue? Il post-panteista é in perfetta pace spirituale, per noi é come se le domande, che ci possiamo porre, fossero un'unica parola terminante con la rispettiva risposta, ma non é un dono che si possa trasmettere. Senza falsa modestia, é un autentico carisma... come altro chiamarlo?! E' il carisma della Conoscenza di sè stessi e dello "in che consiste rapporto tra il sè ed il Tutto". E' qualcosa che si sente, profondamente in noi, come può essere qualcosa spiegabile a chi crede di essere "un'altra cosa"?! Citazione:
Già bastava il fatto di chiamarsi Falcorum e non Visechi... per esempio. Magari poi, lui é grasso e tu magro... eheheh! Per ultima, c'é la differenza tra le vostre consapevolezze di ciò che é il proprio aspetto spirituale: tu dici di avere una piccola anima individuale al cospetto di Dio, il post-panteista ha Dio per anima. Non é questione di umanoidicità, é questione di Consapevolezza del misticismo della propria doppia natura: é una questione di divinità cosciente o incosciente. Citazione:
Sir, non é che io stia cercando di fare proselitismo... ma visto che me lo chiedi ogni volta questo fatto, adesso te lo dico di nuovo in sintesi, sgrana bene gli occhi e leggi bene: T U .... S E I .... D I O .... ! Ecco, più o meno. Una parte di Dio. Adesso pensaci un po' su e vedrai che qualche implicazione ne viene fuori. Noi siamo una parte, perciò sappiamo una parte delle cose e possiamo una parte di quello che il Tutto può... ma che c'é di incomprensibile? E poi, che c'entrano le cose terrene con quelle spirituali!? Si capisce che non é che, per il fatto di sapere una cosa, bisogna allora attendersi di sapere tutto! Citazione:
La cogli la differenza tra il "tutto" ed una "porzione"? Il nostro limite consiste nell'essere una porzione provvisoriamente distrattissima dalla nostra coscienza razionale di individuo, i cui pensieri sono come delle grida dentro le nostre orecchie, capisci l'esempio? come si fà, in queste condizioni, ad "afferrare" qualcosa che non é alla portata dei nostri sensi se non a livello di intuizione? La fretta di sapere tutto non ha senso, troppo presto saremo tutti quanti soddisfatti, quando ce ne andremo da questa prigione di massima sicurezza che é il nostro individuo terreno. Quello che conta nel conoscere la parte spirituale di sè stessi, é trarne orientamento per la propria condotta fincè si é in vita. E' proprio cone attendere un bimbo e scoprirne il sesso tramite ecografia prima che nasca: solo così sapremo se comprare già oggi cose per un bambino o una bambina... ci prepariamo, ed intanto facciamo cose più utili, più giuste. Citazione:
Assolutamente niente a che vedere con il convenzionale significato del termine "mistico", che avrei ritenuto vergognoso da attribuirmi, scusate tutti, ci tengo a precisarlo. Citazione:
Sir, questo è un Credo rivolto alla Verità, non alla speranza ed il conforto. E' il Credo dell'uomo spiritualmente maturo, che accetta la propria condizione reale, proprio malgrado, con il solo vantaggio di avere le idee chiare su moltissime cose che restano un grigio interrogativo per gli altri. Nasce la legge interiore. Nasce una nuova consapevolezza, una nuova coscienza. Nulla di queste nuove aquisizioni possono essere ripudiate, perchè la vita conferma continuamente che tutto stà funzionando secondo tale armonia, che piaccia o no... ed allora la ricerca finisce anche se ci é costata tutte le nostre illusioni. Chi mai pagherebbe anche solo un cent, per avere questo? Lo si può accettare, e verrà a gratis, solo se il proprio spirito sarà maturo per la Verità, sempre che si abbia coraggio abbastanza per comprendere che il "singolo" che credevamo fosse il centro del mondo... era la sola cosa che al mondo non ha significato. Ti basta Sir? il resto delle tue pseudo-domande sono tue tipiche provocazioni per fare scrivere tanto da darti quanto basta a leggere la sera a letto per prendere sonno... eheheh! Ciao... |
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