Alla buon'ora Van!

Certamente la Chiesa fa delle cose fatte male. E questo discorso è ancor più vero se pensiamo ad alcuni momenti della storia umana.

Ancora oggi non mi vanno giù parecchie cose. Soprattutto quelle che riguardano i non credenti: prima fra tutte l'ingerenza nelle faccende temporali (pacs, preservativo, etc.). E poi quelle che riguardano i credenti: no comunione ai divorziati, comunione e liberazione , abbandono dei preti di parrocchia a loro stessi da parte dei vescovi, luccichii svafillanti dai vescovi in su, etc. Per non parlare poi di ciò che crea un insopportabile scandalo tipo pedofili, giochi di potere, porcate varie.

E dunque caro Van, la tua rabbia è la mia rabbia, la tua ferita è la mia ferita.

Ma io sono innamorato di Cristo. I vangeli mi fanno vibrare il cuore. E alcuni preti che ho conosciuto mi hanno dato amore a profusione. Quello della mia parrocchia poi..............è mio padre! Inoltre ha bisogno di me: non so cosa darei per rendergli più agevole il cammino. Io amo la Chiesa, comprendi? Quante volte (basta poi anche una) ti sei innamorato di una donna e, scoprendone piano piano i difetti, invece che andartene l'hai amata di più? Fu quello che io chiamo Spirito Santo che mi prese per mano e mi portò in Chiesa. Fu una Grazia. Ed in qualche modo te ne resi partecipe. Io so, assolutamente so che in Chiesa c'è amore!

Non so dunque come terminare questo post se non chiedendoti perdono (per quel che vale) a nome della Chiesa tutta.

Ti chiedo perdono, soprattutto, perchè questi errori allontanano te e molti seri ricercatori da una dolcissima e soave verità.

No, non riesco a chiudere così!

Cazzo Van vai oltre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! C'è quello che stai cercando!!!!

Ho rovinato tutto con questa ultima frase?

Pazienza, sono sempre stato un matto. Ricordati che ti voglio bene.

Il problema, turaz, non è una religione o l'altra, non è chi è più o meno coercitiva; il problema è la Religione in quanto istituzione.
Per me, più che di Religione bisognerebbe parlare di religiosità, che non ha nulla a che vedere con le chiese, i templi e le moschee, ma con il rapporto diretto col Divino.
Per me non devono esistere gli intermediari, perchè sono loro che hanno causato tanti danni e hanno distorto il messaggio divino.

Questa è, secondo me, l'essenza della religione.
Non ci dovrebbero essere persone che dicono agli altri cosa è giusto e cosa non è giusto, perchè tutti noi abbiamo l'intelligenza per poterlo capire; e chi guarda nella vita degli altri dovrebbe prima scendere dentro di sè.
E se ciò avvenisse, non ci sarebbe nessuno che farà imposizioni.

Questo vizio umano è l'ego, che si rafforza attraverso il dominio sugli altri.

Turaz, invece di quotare il tuo post, per sbaglio ho quotato il mio.
Reincollo la mia risposta.
Il problema, turaz, non è una religione o l'altra, non è chi è più o meno coercitiva; il problema è la Religione in quanto istituzione.
Per me, più che di Religione bisognerebbe parlare di religiosità, che non ha nulla a che vedere con le chiese, i templi e le moschee, ma con il rapporto diretto col Divino.
Per me non devono esistere gli intermediari, perchè sono loro che hanno causato tanti danni e hanno distorto il messaggio divino.

Potresti anche allargare i tuoi orizzonti.
Su J.K. ti consiglio la lettura del libro di Radha RajaGopal, la figlia della sua amante (Rosalinde) e del suo miglior amico: "Lives in the Shadow of J. Krishnamurti". Per quanto i suoi fans e sostenitori lo adorino e lo difendano dogmaticamente e abbiano gettato fango a palate su Radha, la storia e' emblematica e le verita' li esposte sono evidenti.

Dici?
Però al contrario dire che se non arrivo oggi arriverò in un altra vita lo stesso mi potrebbe immobilizzare... tanto farò.... per me il risultato è uguale.
Supponiamo invece che abbiano ragione tutte e due (e così è, ma ai fini discorsivi userò il dubbio), vorrebbe dire che c'è qualcosa che si può fare solo adesso in questa vita.... e qualcos'altro che può essere fatto da qualcosa in noi in altre vite.... dato che non è facile far compredere questa cosa nella globalità (e mettiamoci anche la voglia di mantenere il controllo dei religiosi) a seconda dell'indole del popolo si inizia da una o dall'altra.

In entrambi i casi a livello essoterico si è "mitizzata" e camuffata la parte corrispondente quindi:

Il paradiso e l'inferno sono la vita terrena e quella non (indististantemente) anche se con l'inversione di alcuni parametri... es l'inferno è freddo, il paradiso è caldo etc etc....

Il Nirvana non è qualcosa di cercabile, ma qualcosa di naturale che avviene in tutti coloro che non attuano meccanismi diversi, meccanismi possibili che possono realmente far uscire (non noi ma lo Spirito) dal samsara.... quindi anche in questo caso si è invertito... il Nirvana viene spacciato come l'uscita... invece fa continuare

Potremmo continuare ma già sento i pensieri... del resto se noi capiamo poco del Cristianesimo immaginiamo cosa ne capisce la massa in paesi di altre culture.... viceversa se non Comprendono a pieno il Buddismo nei paesi dove è nato per forza qui vedo, sento e leggo cose per non essere scortese bizzare

il problema a mio parere non sta in un COSA (in questo caso l'istituzione) ma sempre nel COME (e qui rientra il discorso sull'ego distorto)
al centro vi è sempre il meccanismo che si instaura nelle persone.
Paradossalmente qualsiasi istituzione può essere positiva o negativa a seconda del "COME" viene portata avanti.

Lo spostare l'accento sull'istituzione "religione", il viverla come "limitante" sono cmq re-azioni del nostro ego.
L'IO parla in tutti e con le medesime modalità che vi siano "intermediari" o meno.
Se fossimo in grado di scorgere l'IO in ognuno scopriremmo che è in ogni dove e in ogni COSA.
E come qualcuno ha già scritto qui io penso che operando su noi stessi, agendo in base all'IO come una "spada" saremmo in grado pian piano di modificare la nostra realtà sia spirituale, sia mentale sia fisica.

Se vedi “il male” nella "famiglia" di cui fai parte, puoi fare molto dall’interno e Dio solo sa quanto quello sarebbe un atto di amore.
Non preoccuparti per me e non fare lo stesso errore di Yam, sostituendoti alla mia coscienza e pensando di sapere quello che io stò cercando.

E' vero, non lo faro' piu'.