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10-06-2006, 11.09.16 | #32 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Strana coincidenza ma quando mi ritrovo ad assistere ad una messa anch'io salto quel passo che non sento più assolutamente di condividere. Ti ammiro perchè sei riuscito a conciliare la tua indipendenza a navigare sulla tua nave senza staccarti del tutto dal molo. Non credo sia facile. "chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete" non sono solo parole ma indicazioni precise. De Mello diceva che le credenze sono come paletti che indicano la strada. Servono, certamente servono. Ma una volta raggiunti vanno abbandonati per avanzare lungo il cammino. Se ci si attacca ad essi si resta bloccati. E non è facile abbandonare il certo, il sicuro, quello tutti vedono per l'incerto, l'invisibile, il rischioso. Gesù stesso diceva che non era venuto per cancellare la legge ma per perfezionarla. Il paletto non va abbattuto ma semplicemente lasciato alle spalle. Che poi sia stato un paletto giusto o sbagliato ha poca importanza nel momento in cui ne cerchi un altro e cominci a domandarti dove sei, dove stai andando e perchè. Un qualsiasi turista sa che se è diretto a Roma e vede comparire un cartello con su scritto Mosca, se non si trova in Siberia, ha sbagliato strada o qualcuno cerca di deviarlo o è vittima di uno scherzo, e quindi deve cercare altri indizi per conoscere il giusto percorso. La sicurezza serve ma l'attenzione non va mai abbandonata. Ciao mary |
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10-06-2006, 11.57.07 | #33 | |
iscrizione annullata
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Citazione:
sapete che penso? che alla fine si possa relegare tutto al sottile gioco delle responsabilità. Seguire un credo senza farsi domande, dà come conseguenza implicita il fatto che si creda a qualcun altro che si è ritenuto degno di porsi delle domande e cercare delle risposte. Quindi non ci riteniamo noi i responsabili delle proprie azioni, perchè in realtà non abbiamo preso nessuna decisione autonomamente, abbiamo scelto che va bene la decisione presa dall'altro. Questa è una via molto comoda che se guardiamo viene applicata costantemente non solo nella religione ma anche alla politica. Dire invece: NO questo non mi si addice e cerco dell'altro, implica per forza di cose che uno debba rendersi responsabile di quello che dice e fà. E' una via tortuosa, difficile, ogni sbaglio si paga di persona, ma credo però che sia una via inevitabile. Basta che uno venga soltanto sfiorato dalla fatidica domanda: "perchè siamo qui?" e ci si rende conto che la risposta non può essere: "per vivere la vita di tizio che abita due numeri civici più avanti". Io sono un pilota per passione, mi piace il cielo e il volo, ho imparato a conoscerlo per mezzo di uno scrittore che ritengo il mio maestro e che si Chiama Richard Bach. Ha scritto molti libri interessanti. Oltre al più conosciuto Gabbiano Jonathan, c'è "Niente per Caso" che è un'altro dei miei capisaldi e poi "Illusioni" che ritengo una specie di vangelo. E' stato buffo ma istruttivo vedere un Messia riluttante che rifiuta di bere l'amaro calice per scoprire in seguito che la crescita personale una volta iniziata non può essere evitata. |
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11-06-2006, 09.30.58 | #34 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Quello che hai scritto, escluso Bach che non ho letto, è stato un po' la sintesi del mio cammino. Solo che per raggiungere queste conclusioni io ho impiegato anni su anni. Timori, sofferenze, fallimenti, incertezze, sconfitte e ricerca ricerca ricerca. Non che io abbia raggiunto un grande traguardo. C'è voluto tanto lavoro e tanto tempo solo per staccarmi dalle dipendeze, dalle credenze, dai fili di ragno che mi erano stati tessuti addosso sin dalla nascita. Non esiste niente di facile in questa vita. Però se tutto fosse facile ci piacerebbe ancora vivere questa esperienza? L'uomo è fatto per le sfide, non per dormire sugli allori, magari conquistati da altri. Ciao mary |
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11-06-2006, 09.51.46 | #35 | |
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Tutti due, come molti altri un bel giorno ci siamo chiesti: cosa ci facciamo qui? La risposta non può far altro che farci crescere. Non esiste niente di facile vero anche questo, i risultati e le soddisfazioni sono infatti proporzionali alle difficoltà superate. Per questo penso che i problemi in realtà non siano "problemi" ma siano quello che a noi serve per crescere. Una cosa però sono convinto: che nessuno è nato per perdere. Ciao Rezan |
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21-06-2006, 19.59.33 | #36 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Se queste tue parole fossero lette da un cinque per cento dei cittadini italiani la speranza di evolverci non sarebbe smarrita. Ma ogni seme deve portare il proprio frutto, noi siamo solo piccoli semi che cercano portare la vita oltre la non speranza. Quando esci dal mare e guardi le goccioline che stazionano sul tuo corpo potresti anche chiederti come si sente quella infinitesimale parte del mare fuori dalla propria casa. E quanto tempo impiegherà per farvi ritorno con la propria esperienza. Noi siamo tutti come quella gocciolina, abbiamo abbandonato l'oceano e facciamo un viaggio che appare senza fine ma è solo un viaggio che porterà esperienza e vita in chi non ha dimenticato che esiste una immensa distesa d'acqua. ciao mary |
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21-06-2006, 23.49.07 | #37 | |
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Citazione:
ciao rezan - "re" sta per renato e guarda caso vuol dire nato due volte :-) |
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24-06-2006, 08.09.24 | #38 | |
Ospite abituale
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Citazione:
grazie rezan lo sai che anch'io, credo, a cinque minuti dalla mia morte mi metterei a ridere?! Forse lo farei anche se scoprissi di aver fatto tutto bene bene. Perchè se apparisse l'orgoglio saprei con certezza che il mio ego è ancora al mio fianco. Ma non riderei mai di lui, gli sorriderei come ad un amico fedele. C'è stato un tempo in cui io non avevo nessuna intenzione di rinunciare ai frutti di anni ed anni di errori. Sapevo di doverlo fare ma aspettavo, incavolata nera. Piena di risentimento verso me stessa, il fato e le persone che mi erano accanto. Non sono arrivata a nessun traguardo ma solo ad una partenza. Partenza ed arrivo sono così vicini che quasi non li distingui. Ogni giorno è una partenza verso la conoscenza e la comprensione di se stessi e del mondo. E quando credi di aver raggiunto il traguardo vedi che c'è scritto ancora "partenza". La vita è come un set cinematografico, cerchi di fare al meglio del meglio la tua parte. E' solo un film, certo. Ma anche un film è una cosa seria, qualsiasi sia la trama. Ciao mary |
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24-06-2006, 11.13.12 | #39 |
ospite sporadico
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Scusate se metto in dubbio le vostre parole, ma la vostra "allegria" deriva dal fatto di credere che nel giusto o nello sbagliato avrete un'altra possibilità..... se questa non ci fosse?
Forse anche la chiesa (tanto per ritornare in tema) crede questo.. |
24-06-2006, 11.48.09 | #40 | |
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Citazione:
beh Uno, hai tutto il diritto di dubitare, di credere, di non credere, di seguire quelle che per te sono le vie più significative. se non fosse così significa che saresti schiavo e che la tua vita non dipenderebbe da te. Anche la chiesa parla di vita eterna, puoi immaginare una vita eterna senza nessuna possibilità di crescita? Non possiamo provare che ci siano altre possibilità questo è vero, ma non possiamo provare nemmeno il contrario. Alla fine preferisco credere alle cose che mi fanno star bene piuttosto che a quelle che mi opprimono, credo sia un mio sacrosanto diritto e dovere. Tornando al tema, come sembra che tu chieda, mi sono già espresso; la chiesa amministra i beni della chiesa qui sulla terra, santifica le persone che hanno fatto del bene ma lo fa con strumenti terreni e non per ordine espresso di Dio, fa delle opere di Bene, ma racchiude in sè anche delle forze oscure che operano attraverso quello che noi definiamo "male". E' un'istituzione come tante altre, che poi si dica che la chiesa è la rapprentante di Dio in terra, per me è solo una leggenda metropolitana. Poi ognuno creda quello che gli pare, è un suo diritto. |
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