A proposito... anch'io l'ho molto apprezzato.
E in merito all'approccio della non dualità... ecco qualcosa su cui meditare:

"A sera, ricoperto di polvere e stanchezza,
osa riconoscere tutti gli alibi che il tuo io si è creato per sfuggire alla mannaia risolutrice.
L'io è assetato di sostegni; a sera chiediti: quanti sostegni ho dovuto mendicare?
L'io per non morire sfrutta istintivamente il tuo sentimentalismo e anche qualche ideologia.
L'io ti fa credere che dovrai donarti, che sei degli altri, che devi lavorare per gli infelici, che l'isolamento è contro l'altruismo e cose di questo genere.
Devo dirti: attenzione, l'io ti sta intrappolando, sta procrastinando la sua dipartita; l'io ti sta accarezzando l'udito con una musica che può sembrare sublime.
L'io si serve di piacevolezze, di vanità, di vellutato orgoglio.
Una delle tante piacevolezze è di sentirsi utile, indispensabile, essenziale.
Tutti gli io si sentono missionari per qualche cosa: a livello politico, economico, culturale e spirituale.
Non c'è un io che non parli in nome di un ideale, di un etica, di una filosofia; però, strano a dirsi, queste cose sono sempre per gli altri, mai per se stessi.
Siamo seri: chi è intento a scavarsi la fossa con le proprie mani non ha tempo di credersi questo o quello, né di andare di qua o di là a mendicare inutili e inopportuni sostegni, né di procacciarsi alibi compensatori."

tratto dal libro: La Triplice via del fuoco- Raphael- Ediz. Asram Vidya

un bell'applauso a Raphael... finalmente anche lui in classifica...

beh se si tiene conto che lui stesso "scrive" tali cose mi domando cosa le scriva a fare... se a "smuoverlo" è quel piccolo io che lo fa sentire "missionario"...(provocazi one voluta)

direi che tra teoria e "pratica" qui vedo delle notevoli "incongruenze" (un pò come per osho giusto per intenderci)

da una parte l'additare continuo dell'ego altrui (confronto e competizione velati)
dall'altra il non rendersi conto di fare lo stesso?
oppure il rendersene conto e farlo cmq?
forse per essere "l'unico" missionario in grado di "parlare alle genti"?

Ti rendi conto, secondo questa 'perversa' logica che stai adottando, che tu stesso saresti in contraddizione con quanto dici?

Che tu stesso vorresti far da maestro ai Maestri veri?
Sarebbe utile per te, te lo dico amichevolmente, che ti osservassi sotto quest'aspetto: ovvero, di colui che crede di aver capito più di tutti... Maestri riconosciuti compresi.
Parli tanto di umiltà... non ne vedo molta in questo atteggiamento critico, un pò superficiale, spesso banalizzante insegnamenti fondamentali, solo perchè non rientrano nelle tue semplicistiche schematizzazioni.

o forse non rientrano nelle tue (provocazione)?
se non lo si è compreso quanto ho scritto nel post precedente ha ben poco di perverso.
Era solo il Metodo spesso utilizzato qui di "scontro".
e vedo che suscita fastidio.
e allora mi domando.
invece dello "scontro" (che divide) perchè non agire verso l'unità?

un caro saluto

Rifletti su quanto hai detto... e vedrai che sei tu ad insinuare la sfiducia, l'insinuazione, la disunione.
Poi, fai quel che vuoi... per me l'Unione c'è comunque, aldilà dell'apparenza discordante.

ecco cosa manca in quell'approccio (metodo)

Da'at = Conoscenza unificante.

Poiché Keter è troppo elevata e sublime per venire conosciuta e contata, il suo posto viene preso da un'undicesima Sefirà, posta più in basso, tra il livello di Chokhmà - Binà e quello di Tiferet. Essa permette l'unificazione dei due modi di pensare tipici degli emisferi cerebrali destro e sinistro: intuizione e logica. Da'at è l'origine della capacità di unificare ogni coppia di opposti. Spiritualmente parlando, essa è la produttrice del seme umano che viene trasmesso durante il rapporto sessuale. Nel corpo umano corrisponde alla parte centrale del cervello e al cervelletto. Nel Chasidismo essa diventa la facoltà dello Yichud, Unione


www.cabala.org

om shanti

leggi bene il mio post precedente e trovi la risposta a quanto da te detto ora.
se il tuo essere è connesso con l'ultima frase da te citata quale problema ci vedi?
che lo dica raphael, che lo dica la kabbalah o qualcun altro alla fine il "succo" è l'unione attraverso l'IO (non io)

...

Turaz e' una persona intelligente, anche troppo.
Sarebbe bello che facesse una bella autocritica....pochi lo fanno, ma ogni tanto succede. Ritengo sincere le persone che riescono a farlo....e' un modo anche...per scaricare all'istante ogni fagotto.....che se continuiamo a portarci dietro ci appesantisce.....il sapersi (ri)-vedere all'istante e' gia' una piccola grande realizzazione, il fermarsi e respirare (prima) e' gia' un livello di realizzazione, il primo.
Non ricordo molti esempi di questo atteggiamento nel forum, mi viene in mente Atisha, Catharsis e il sottoscritto (non sempre), ma credo me ne siano sfuggiti molti altri.....
Fallire fa bene all'ego, bisogna imparare a vedere le cose al contrario di come le vede quello li.