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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
10-05-2006, 12.48.28 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
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Nella nostra dimensione non è facile vivere senza identificazione.
Quando gli esseri umani cadono in uno stato d’identificazione, erigono tra di loro una barriera di separazione. Questa separazione fa esplodere i conflitti. Questa è la realtà che noi viviamo. Solo osservando “ciò che si è”, individuando le nostre identificazioni, VEDENDONE le cause, il suo estendersi e le conseguenze che portano, allora proprio da questa COMPRENSIONE può nasce la dis-identificazione. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…. |
10-05-2006, 12.56.58 | #16 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Vorrei spezzare una spada a favore dell'identificazione.
Ha un senso, eccome se ce l'ha, cosi come tutte le esperienze che accumuliano e che l'Anima (Alaya Vijnana nel Buddismo) registra e tiene in memoria. Questa nel Buddismo e' chiamata saggezza dell'esperienza. Quei contenuti o registrazioni (Vasana o Samskara) condizionano le nostre esperienze. Se abbiamo messo un dito nel fuoco, ci ricordiamo che il fuoco brucia......vedere parabola del filiol prodigo....solo cosi ad un certo punto abbiamo compreso in profondita' che e' meglio tornarcene a casa, nella casa del Padre. |
10-05-2006, 13.12.03 | #17 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Citazione:
La paura... la paura generata dal senso di perdita e di annichilimento del proprio "io" o sè.. E' un effetto ancora inconscio, cioè non ancora del tutto chiaro.. Quando sorge consapevolezza la paura si allontana.. e saremo pronti a vedere "anche" le nostre identificazioni... Ultima modifica di atisha : 10-05-2006 alle ore 13.14.05. |
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10-05-2006, 13.19.19 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
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Citazione:
sono d'accordo e condivido. |
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10-05-2006, 13.40.51 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Citazione:
da una parte c'è kether (o ain soph) dall'altra malkuth. la via si apre attraverso yesod (fondamento-volontà pura) una persona mossa da volontà "pura" in sostanza. ad essa tu puoi mostrare la "tua" esperienza ma per quanto tu possa condirla di dettagli e di parole se il soggetto in questione non "vive" in prima persona cosa può comprendere di essa? guardare in "alto" può essere utile ma è nella realtà pratica di ogni soggetto (quindi nel "basso" dell'esperienza) che avviene il tutto. un metodo può essere valido o meno l'importante è non "identificarsi" in esso. una parola che va "bene" per tutti di per se non esiste. la "parola" viene "compresa" pienamente se a monte di essa c'è esperienza pratica di ciò che si dice (unione di anima-mente-corpo) il "metodo" va "personalizzato" a seconda di chi tu hai davanti a te (mio parere) ma tale "metodo" verrà compreso se dall'altra parte si apre yesod (volontà pura) e ciò che "conta" (il succo) non è il metodo cosa sono le emozioni? vale lo stesso discorso dei pensieri (più o meno) ciao |
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10-05-2006, 14.43.15 | #20 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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turaz, a questa domanda io ho trovato una risposta con l’aiuto di yam quando ci aveva segnalato un po’ di tempo fa, questo bellissimo programma di Luigi Lombardi Vallauri: http://www.radio.rai.it/radio3/terzo...ente/index.cfm
Le emozioni alte, sono in fin dei conti un’altra forma di meditazione. |