Paradiso? No grazie.
Avete paura di andare in paradiso, o peggio all'inferno?
No problema.
Nuove teconolgie sono in grado di RESUSCITARE I MORTI.
Ecco l'articolo che vi riporto:
Cani uccisi e riportati in vita
Incredibile esperimento negli Usa
La tecnica utile per curare soldati o vittime di incidenti
E' già polemica per le implicazioni etiche e morali
di ALESSIO BALBI
Foto articolo
ROMA - Indurre la morte clinica negli esseri viventi per vedere se è possibile riportarli in vita trasformando il sonno eterno in un viaggio andata e ritorno. E' l'incredibile esperimento condotto da alcuni scienziati dell'Università di Pittsburgh, che hanno risuscitato un gruppo di cani dopo aver verificato per tre ore l'assenza di qualunque segnale vitale nei loro corpi.
Sembra uno scenario inverosimile, degno di film come "Linea Mortale" più che della scienza. Eppure, l'istituzione che sta dietro questa ricerca ai limiti della realtà è assolutamente rispettabile: il Safar Center for Resuscitation Research, fondato da Peter J. Safar, universalmente riconosciuto come l'inventore della respirazione bocca a bocca e della rianimazione cardiopolmonare. Un uomo che davvero ha contribuito a riportare in vita migliaia di persone inesorabilmente destinate all'aldilà. Ma l'impresa dei suoi seguaci appare ancora più estrema.
Gli scienziati di Pittsburgh hanno preso un gruppo di cani, hanno svuotato le loro vene e hanno sostituito il sangue con una soluzione salina a 7 gradi centigradi di temperatura. In questo modo, hanno indotto negli animali uno stato di morte apparente: niente respiro, nessuna attività cardiaca, nessun segnale cerebrale. Dopo tre ore in queste condizioni, hanno ripompato il sangue nel corpo delle bestie che, stimolate con elettroshock e ossigeno per rimettere in moto cuore e polmoni, hanno ripreso a vivere, apparentemente senza alcun danno agli organi vitali.
"Condizioni simili si creano già nel caso di particolari operazioni chirurgiche", spiega a Repubblica.it il dott. Sergio Pintaudi, primario di Anestesia e Rianimazione all'ospedale "Garibaldi" di Catania. "Nella cardiochirurgia, ad esempio, l'anestesia permette di ridurre di molto l'attività cerebrale, inducendo per lungo tempo uno stato di narcosi estremamente profondo. Ma non si può parlare di morte cerebrale: in quel caso, sono le cellule dell'encefalo che iniziano a morire, e da quello stato non c'è ritorno".
L'esperimento americano non mancherà di sollevare perplessità e proteste di natura etica e morale. Alcune organizzazioni animaliste hanno già espresso il loro rifiuto nei confronti di questo genere di studi. "Bisognerà capire gli scopi di questa sperimentazione", osserva Pintaudi. "Ottenere di riportare in vita cellule morte, ad esempio, sarebbe un risultato di straordinaria importanza".
I ricercatori del Safar Center conducono i loro studi per indagare la possibilità di interventi in situazioni estreme, ad esempio su persone che abbiano perso ingenti quantità di sangue. Sperimentazioni di questo genere sono viste con estremo interesse dai militari: con la tecnica di Pittsburgh si potrebbe iniettare la soluzione gelata nelle vene di soldati seriamente feriti e lasciarli inerti a lungo, in attesa di soccorsi, senza che i loro organi vitali risultino compromessi.
Ma c'è già chi teme usi meno ortodossi del sistema: qualcuno in cerca di esperienze forti potrebbe sottoporsi al trattamento per un viaggio di tre ore nell'aldilà. Per scenari fantascientifici di questo tipo, comunque, bisognerà attendere almeno fino al 2015, la data indicata dagli scienziati per l'inizio della sperimentazione sull'uomo.
Per millenni l'uomo ha creduto che la morte sarebbe rimasta per sempre un mistero inspiegabile. Oggi (o al massimo nel 2015) gli uomini possono morire scoprire cosa accade dopo la morte..... e poi tornare allegramente alla vita di tutti i giorni.
La domanda che rivolgo a voi è questa: Cosa implicherà questa nuova scoperta nell'ambito che più ne viene colpito, ossia quello religioso?
Il paradiso diventerà un vai e vieni?
Oppure si scoprirà non esistere alcun paradiso?
In entrabi i casi le contraddizioni sarebbero estreme e le vie di uscita da queto intrigo sembrano chiuse.
L'unica soluzione sarebbe una nuova, ulteriore modificazione ai concetti che per millenni credavamo essere certezze e come al solito vengono smontate lasciandoci delusi, insicuri senza certezze.
A voi il pesante incarico di argomentare questa notizia che, tanto per cambiare, continua a sconvolgere le nostre abituali credenze di vita.
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