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08-03-2006, 11.51.10 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
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E' stato un dovere, Ancient.
Per un’informazione più corretta e documentata su Roberto Setti, consiglio di visitare il Forum ufficiale del Cerchio Firenze 77 e il relativo Forum, in cui, non solo vi è tutta la storia della sua medianità, ma anche molti messaggi originali, scritti e in voce (da scaricare), oltre che una dibattuta discussione sulle problematiche data da questo tipo di insegnamento filosofico. Questo è il link: www.cerchiofirenze77.org Sono convinto che le critiche siano sempre necessarie per una maggiore comprensione dei fatti, ma devono essere informate e mai pretestuose. Grazie a tutti. |
08-03-2006, 12.40.07 | #36 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
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Caro, Nonimportachi, se ti definisci da solo ignorante e presuntuoso (naturalmente in riferimento alle problematiche trattate) ogni altra tua affermazione non può essere presa in considerazione. Non trovi?
Infatti, al contrario di quanto presumi, la reputazione di Roberto è stata riconosciuta già quando era in vita, e, dopo la sua morte, casomai, è diminuita, in quanto non vi è stata più l’attrattiva di una presenza attiva nella produzione dei fenomeni. La possibilità di partecipare alle sedute non era esclusiva solo dei “credenti”, ma di coloro che erano seriamente interessati alle problematiche svolte durante le sedute. Negli anni in cui ho avuto la fortuna di assistere alle sedute, ho visto accogliere personaggi di tutti i tipi: da fisici ricercatori (ci fu una seduta esclusiva per loro), a sacerdoti, a parapsicologi, religiosi, filosofi, persone bisognose di conforto, come scettici alla ricerca del perché delle cose. Mi ritengo un ricercatore, ben lontano dalla paura di una verità diversa da quella su cui attualmente mi appoggio. La mia fallibilità è indubbia, ma se ti informi meglio sui fatti successi e sulla modalità della loro estrinsecazione, ti potrai rendere conto della buona fede di Roberto e della loro genuinità, al di là di ogni ragionevole dubbio. Possiamo dubitare dello loro origine, ma dubitare della loro realtà paranormale, sinceramente, è far torto alla propria ragione. Se organizzassi delle sedute medianiche, ti inviterei volentieri, Nonimportachi. Ma così non è, e non ho la possibilità di farlo. Però, al di là di tutto questo, ritengo molto interessante la domanda di Maxim, che focalizza il nocciolo della questione, il quale non è certo il fenomeno fisico, per quanto eclatante, ma sono i messaggi, la cui profondità e interesse filosofico, trascende l’origine spiritica o umana a cui si possono attribuite. Infatti non cambierebbe niente se a pronunciarli fosse stato un Roberto qualsiasi o un ipotetico personaggio dell’aldilà. Se vengono indicate le stelle, che importanza ha il dito che lo fa? |
08-03-2006, 15.03.57 | #38 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,638
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Ringrazio per la risposta Umberto.
Non ti sembra però di esagerare un pochino quando dici che dubitare della realtà paranormale è far torto alla propria ragione? Ragione e realtà (quella terrena e percepibile intendo) non sono mai andate molto d’accordo con il paranormale…sembra che l’una non comprenda le altre e viceversa. Come non posso escludere l’esistenza di dio, la mia ragione non esclude assolutamente la possibilità di fenomeni paranormali ma non metterli in dubbio sarebbe farle un grosso torto. La mia ragione mi richiede continuamente prove e verifiche prima di arrivare a formulare una certezza perché sa che la certezza è la sua nemica peggiore, quella che tenderebbe ad escluderla da ogni questione. La mia ragione è estremamente permalosa…però sarebbe realmente interessata a conoscere il pensiero di questo filosofo…su questo non c’è nulla di paranormale anche se avesse detto cose che non erano mai state pronunciate prima. |
08-03-2006, 16.34.17 | #39 |
Ospite abituale
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Hai ragione, Maxim a dubitare e a voler prove e verifiche prima di credere a un qualsivoglia fenomeno (paranormale o normale che sia).
Non intendevo dire questo, e il mio discorso era riferito a una negazione pregiudiziale, derivata dalla ricerca della negazione stessa. La verità non sta, certo, nella ristretta griglia che la scienza si è auto-imposta, e lo dimostrano le ultime ricerche nel campo della fisica quantistica. Non sta nemmeno nell’interpretazione o nell’avvallo dei molti, troppi, fenomeni presunti paranormali. Anch’io ho dubitato per anni, ho ricercato, ho ipotizzato, dedotto e immaginato un mondo che la scienza scopre gradualmente, ma che si estende al di là della scienza stessa e che la storia della filosofia e del pensiero dell’uomo mi presenta e mi stimola a scoprire. Ho frequentato medium e sensitivi da dubbioso, e ho più dubitato che creduto; ma qualcosa c’era; qualcosa che sfuggiva alla logica prettamente razionale e scientifica: piccoli indizi, eventi statisticamente improbabili, fenomeni (illusori?) che non tornavano alla mia ragione. Così lo studio e la ricerca mi ha portato a iscrivermi al Club magico italiano, (l’associazione dei prestigiatori italiani) in cui ho potuto imparare le basi e la pratica della prestidigitazione e della magia teatrale, come ho già detto. Poi, è capitata l’occasione di conoscere ed essere accolto nell’ambito del Cerchio Firenze 77 e ho, così, potuto assistere a fenomeni fisici e intellettuali, i quali, da tutti gli studiosi del paranormale, sono ritenuti fra i più completi e straordinari che siano mai stati prodotti. Posso assicurare che nessun prestigiatore o manipolatore potrebbe riprodurre ciò che succedeva da Roberto. Il CICAP e altri, hanno tentato di riprodurne molti, ma tutti i tentativi si sono rivelati fallimentari o, comunque, impossibili da rifare nelle condizioni in cui si trovava Roberto. Poi, come ho già detto, alcuni fenomeni si completavano nelle mani stesse del ricevente, tale che la materializzazione (lenta) poteva essere constatata al di fuori dell’ambito dell’influenza del medium. Miracoli? Non parlerei di questo, ma di leggi della natura ancora lontane dall’essere scoperte dal sistema scientifico. Quindi ti capisco, Maxim e ti dirò che sono convinto ci sia molta più paranormalità nel pensiero di ciascuno di noi che in tutti i presunti fenomeni fisici che ci racconta la parapsicologia. Tutto sta nel riconoscerla. |
08-03-2006, 16.36.44 | #40 | |
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