Sono d'accordo...ma è difficile che l'ego l'accetti, essendo egli stesso la causa...e l'effetto...di tale sofferenza.
Bisogna dimorare "oltre"...in quel "luogo" della Coscienza dove non c'è sofferenza, anche se la si percepisce, sente ed osserva.

Non si puo' dimorare in quel luogo, o ci si e' o non ci si e'.
Per questo se si vede un "ego" occorre lavorare con la Trasformazione, perche' si vede una condizione di purezza e una di impurita'.
Per questo tu non puoi fare lo specchio, ma puoi solo esserlo.
Ma se tu Sei lo specchio non vedi nessun ego, nessuna impurita' e le tue parole sono solo parole di saggezza.
Le cause oscuranti si manifestano come pura saggezza...come puro ornamento della Realta'.

Buon giorno!
Torno dalla notte .......tutto mi è (per sensibilità ) permesso anche postare idiozie; la sensibilità (pensiero notturno) è dono, peso, qualsiasi cosa , è un "mezzo-modo" per interconnetterci, diviene un calice pesante quando ,pur nell'erronea interpretazione egotica; ci viene a mancare l'accettazione e l'accoglienza, claudio
ps un caro abbraccio a tutti voi claudio

Mary mi trovo in sintonia con ciò che dici sulla maggior parte delle cose.

Ciò che mi fa riflettere però è questo:

Penso che le persone che sfruttano le debolezze altrui non sono persone sensibili nel senso che diamo noi alla parola. Non credo che una persona con una grande sensibilità è capace di fare del male in modo volontario. La sensibilità è appunto non sapere ciò che sente l’altro ma sentire ciò che sente l’altro. Ti ricordi? “essere te stesso il tuo simile”? Certo che non succede nella stessa misura a tutti. A certi (a me per esempio) succede per un solo per attimi (adesso non so quanto dura quest’attimo ). Alle persone molto più sensibili, succede (credo) quasi sempre. E anche qua si tratta del distacco. Com-passione (turaz ) sì, però nel momento in cui tu pure vedi il tuo ego da un livello distaccato (non voglio entrare nei particolari – più alto o più basso, fuori o dentro, perché non ha importanza nel tutto) comprendi in un altro modo. Senti il peso della croce, senti la luce dell’ anima, però non ti lasci sopraffare.
Io credo che nel momento del sentire si è già amore … cioè viene avvertito ed è molto più <utile> di qualsiasi altro aiuto.

Claudio mi ricordi le cattedrali gotiche – canali alchemici per un’altra dimensione

Ricambio l'abbraccio con molto calore

prendi un prisma di cristallo:

avvolgilo in una pezza spessa di tessuto: è prottetto ma sta al buio... rimane freddo (o quanto caldo era prima)

apri solo una parte della pezza: assorbe luce ma non la riflette e se lo fa torna indietro a specchio... rimane freddo (peggio del primo)

tiralo fuori e appendilo al sole: assorbe tutta la luce che c'è ma da una parte entra la luce e sugli altri lati la fa riuscire con bellissimi giochi di colore... trasforma ciò che lo trapassa (se è ben pulito senza polvere).... si scalda....

ringrazio per l'attenzione e vi lascio decidere se telefonare al centro di salute mentale o riflettere su cosa avrò voluto dire.
Mi sa che vince la prima ipotesi



P.s. per quei pochi che valutano la seconda ipotesi, sappiate che parlavo di sensibilità (inerente al post) con la metafora, ma ho anche svelato dei principi dell'Arte ( quell'Arte...)

Buona sera!
La luce stà alla sensibilità come L'accettazione e l'accoglienza stanno ai bellissimi giochi di luce e al calore Ok? o siamo in due da centro mentale? claudio

Una domanda: Nella tua metafora, il sole è la vita?

usiamo il termine sensibilità in senso positivo, ed è cosa buona.
Ma se vogliamo estenderlo ad una capacità allora è un puro strumento che ci fa percepire il mondo esterno in un certo modo.

I sadici hanno una antenna speciale per cogliere le vibrazioni delle loro vittime. E' una antenna che funziona molto bene, altrimenti non potrebbero fare tanto male spesso nascondendo bene la loro natura.

Non credo che sia nel momento del sentire che sorge l'amore ma è l'amore a far sentire, a rendere più efficace la nostra sensibilità.

L'amore è come una fonte luminosa, con quella luce puoi vedere quasi tutto.

Ciao
Mary

bellissima metafora.

Se noi fossimo tutti consapevoli di questo il mondo sarebbe già una splendida scuola. E non semi diroccata come l'abbiamo trasformata sino ad oggi.

ciao
Mary