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10-02-2006, 23.07.02 | #61 | |
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Re: Re: Il Diksha, illuminazione a pagamento...
Citazione:
Ciao Elia, concordo con te... l'Illuminazione non si vende, è un dono che trasmettiamo l'uno all'altro come quando si passa una candela accesa cercando di non farla spegnere mentre passa di mano in mano... Stasera mi sento poetica |
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10-02-2006, 23.14.09 | #63 | |
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Re: Provo a risponderti IO
Citazione:
Non ho specificato a cosa. Parlavo in generale. Non siamo tutti iniziati. Io non lo sono, ad esempio. Un iniziazione è un rito, una trasmissione. E soprattutto un momento di passaggio. Non ha senso se chi la riceve non sa di riceverla. In questo senso "non è conspevole". |
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10-02-2006, 23.20.55 | #64 | |
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Re: Re: Re: Re: certezze
Citazione:
Mi inizi alla pittura solo se io sono profondmente interessata alla pittura. Ti giuro che, nonostante i mille tentativi fatti, nessuno è mai riuscito ad inizirmi alla pittura. Mentre è stato facilissimo iniziarmi alla musica e ll poesia. Ma non credere che io non ne fossi conspevole!! Ho scelto i miei iniziatori! Comunque, anche se apprentemente questa è un'altra accezione del termine, anche questo genere di iniziazioni hanno una loro forma ritualizzione. Non codificata, ma c'è. Ma nella reale trasmissione di conoscenza c'è sempre un momento di scralità e di stupore e di passggio che rimanda al senso profondo del rito. ps sta storia della A mi sta stremando! Sono disposta a fornire una 3 illuminzione al prezzo di un portatile nuovo! Io posso. Ci lavoro con la vendita di illuminazioni Elettriche. Ultima modifica di Fragola : 10-02-2006 alle ore 23.23.46. |
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10-02-2006, 23.37.44 | #65 |
ospite sporadico
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vabbeh Fragola ci possiamo stare fino domani...
prima di avvicinarti alla musica di cosa eri consapevole? Che ti piaceva... che ti incuriosiva... che ne sentivi un richiamo... ma eri consapevole di ciò che avresti trovato? di cosa avresti provato suonando o ascoltando musica conoscendola? No altirmenti eri già come sei diventata dopo l'iniziazione. Che tu abbia scelto chi ti ha iniziato sono d'accordo che sia una possibilità, ma questo non lo si fa sempre consapevolemente... è chi inizia che vede la spinta che una persona ha e se è pronta... per quanto riguarsa i cerimoniali va bene non importa, se non ne hai mai sperimentati o se non ne hai ancora preso coscienza (perchè iniziazioni importanti si realizzano dopo anni in maniera cosciente) è inutile che ne parliamo... sono chiacchiere inutili |
10-02-2006, 23.48.19 | #66 | |
frequentatrice habitué
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Re: Re: Il Diksha, illuminazione a pagamento...
Citazione:
Io ho fatto il test ed il risultato è lo zero assoluto. In tutta la sincerità. Chi vuol essere iniziato alla non illuminazione? Grazie Elia |
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11-02-2006, 02.49.49 | #67 |
frequentatore abituale
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Messaggi: 145
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Salve a tutti,
visto che di illuminazione a pagamento si parla, potrei dare anch'io un piccolo contributo. Non tanto tempo fa mi capitò di incontrare delle persone che appartengono ad un gruppo che viene seguito da un sedicente maestro spirituale; tale maestro, benchè non chieda cifre spropositate a ciascun componente il gruppo, si fa comunque corrispondere mensilmente una sorta di "decima", in cambio della quale agli adepti vengono forniti degli esercizi da praticare quotidianamente, esercizi che con la pratica e la costanza porterebbero gli allievi a ricevere l'illuminazione. Inizialmente mi sembrò interessante, ma ben presto il mio entusiasmo iniziale cominciò a trasformarsi in un senso di pesantezza e di ingabbiamento psichico. Più passavano i giorni, più capivo che volevo liberarmi da tale gabbia, quando infine mi assegnarano un certo esercizio, i miei dubbi vennero fugati in un istante. Si trattava di un vero e proprio lavaggio del cervello, attuato in un modo molto sottile; capii che se fossi stata una persona debole non avrei certo potuto liberarmi da tale situazione. Tentano di farti credere che loro sono la sola via che ti può condurre alla luce, che se tu ti allontanerai, tornerai nelle tenebre, più si accorgono che ti vuoi allontanare e più tentano di tenerti legato, facendoti però credere che sei liberissimo di andare quando vuoi, esercitando una pressione psicologica incredibile che solo una forte personalità e determinazione potrà riuscire a sottrarvisi. Infine vidi tutto molto chiaramente, capii che non poteva esistere illuminazione a pagamento, almeno per me, se è giusto che per ricevere qualcosa dobbiamo dare in cambio qualcos'altro, non si può tuttavia barattare il piano materiale con quello spirituale. Ponendo pure che a forza di ripetizioni estenuanti di esercizi quotidiani si arrivi pure a una qualche sorta di pseudo-illuminazione, capii che io non avrei mai voluto ricere nulla a quel modo, tantomeno a pagamento. Non voglio giudicare nessuno, penso che ognuno sia libero di fare quello che sente giusto per se, e comunque va bene che chi ha bisogno di sentirsi guidato, senz'altro per mancanza di fiducia nelle proprie capacità, perchè convinto che non si possa essere maestri di se stessi, si metta nelle mani di una guida spirituale. Stiamo bene attenti però a come si presenta tale guida, a cosa dice e cosa vi chiede in cambio. Anche se i soldi che vi chiede regolarmente vi sembrano una cifra ragionevole, moltiplicatela per il numero degli adepti...... Ritengo vi siano maestri spirituali che forse anche in buona fede ritengano di esserlo, ma il loro operato, tendando di legare a sè gli adepti, sembrerebbe più agire su un piano orizzontale piuttosto che verticale, tenendo ancorati in una via intermedia, che se non è di tenebre, non è neppure di vera luce. Teniamo a mente che un vero maestro non ci terrà mai legati, ci mostrerà la via, ma poi saremo liberi di scegliere; non ci chiederà somme di denaro in cambio dell'illuminazione. Posso pagare un corso, un seminario, qualcosa che mi dia in cambio una tecnica - attenti sempre alle cifre....- nessuno mi potrà vendere l'illuminazione. Tuttavia ho capito in seguito che quell'esperienza mi è servita, poichè mi ha reso possibile raggiungere una consapevolezza che non avevo mai avuto prima, e senz'altro ho accorciato i tempi per raggiungere tale consapevolezza: ognuno può essere maestro di se stesso se si rivolge alla divinità che è già insita nell'uomo, basta saperla cercare con umiltà e apertura del cuore. Il voler raggiungere l'illuminazione a tutti i costi non è che un'espressione del proprio ego che vuole imporsi anche sulla nostra anima. Non è passato molto tempo dopo avere lasciato quelle persone che si è presentata a me la figura di Jiddu Krishnamurti, ho capito che lui fu, ed è, un vero illuminato e il suo insegnamento ha confermato tutto ciò che sentivo come "Verità" ancora prima di incontrarlo, ossia che la "Verità è una terra senza vie". Questa è stata la mia illuminazione. Ultima modifica di krjisoul : 11-02-2006 alle ore 03.01.41. |
11-02-2006, 21.00.10 | #68 | |
Ospite abituale
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Re: Re: x (Y)am
Citazione:
U.G. (da giovane), non chiese a Ramana la Diksa, bensì la moksha. Non gli diede dell’impostore bensì dell’arrogante come si vede da questo pezzo della biografia di U.G. stralciato dal sito. ...........Egli disse: - C’è un uomo a Tiruvannamali vicino a Madras chiamato Ramana Maharishi andiamo a vederlo. Lui è un’incarnazione vivente della tradizione indiana. Io non volevo vedere più nessun santo; dentro me pensavo: - Sono tutti uguali. Se ne hai visto uno li hai visti tutti. Tutti ti dicono impegnati di più ed otterrai la tua meta, invece per me, quelle pratiche accrescevano solo le mie esperienze e queste esperienze chiedevano di perpetuarsi nel tempo. Tuttavia con esitazione, riluttanza e senza entusiasmo, andai a vedere Ramana Maharishi. Quel mio amico mi condusse là. Egli mi aveva detto: - vai là almeno una volta, qualche cosa ti succederà - Egli mi aveva parlato di lui e mi aveva dato anche un libro – India segreta - di Paul Brunton (7) così io lessi il capitolo relativo a questo uomo ed alla fine acconsentii ad andare. Ramana era seduto là, quando fui in sua presenza la prima sensazione fu: - Come può aiutarmi quest’uomo che è seduto a leggere fumetti, che taglia verdure per la mensa, e che fa un sacco di cose normali? Egli non può certo aiutarmi. - Ad ogni modo mi sedetti. Non successe nulla. Lo guardavo e lui mi guardava. Quello che avevo letto - in sua presenza sentirai il silenzio, le tue domande scompariranno, il suo sguardo ti cambierà - rimanevano storielle per me. Io ero seduto là ed avevo un mucchio di domande dentro di me. Domande stupide che non erano affatto scomparse. Ero seduto da due ore e le domande non scomparivano. - Ok, mi dissi, lasciami fare qualche domanda - Siccome a quei tempi ero molto interessato alla liberazione (moksha) che era parte del mio back-ground culturale io dissi: - si suppone che lei sia un uomo liberato – (io non feci realmente quella premessa) - Può darmi quello che lei hai? – Io gli feci la domanda ma lui non rispose, così dopo qualche momento io ripetei la domanda. Sto chiedendo: - qualsiasi cosa lei abbia, può darla anche a me? - Egli rispose: - Io posso dartela ma tu sei pronto a riceverla? Oh ragazzi, per la prima volta un uomo stava dicendo che lui aveva qualche cosa che io no potevo ricevere. Nessuno prima di allora aveva detto: - Io posso dartela - ma quest’uomo non solo diceva: - io posso dartela, ma dubitava pure che io potessi riceverla - Io dissi a me stesso: - se c’è un individuo in questo mondo che può riceverla, quello sono io, visto che ho fatto così tanto cammino spirituale, (Sette anni di Sadhana (8)). Lui può pensare che io non posso prenderla, ma io posso prenderla. Se non posso riceverla io chi altri può riceverla? - Quello era il mio pensiero a quel tempo, sai, (ridendo), avevo molta auto stima. Io non rimasi con lui, non lessi nessuno dei suoi libri, gli chiesi solo poche altre domande: - Si può essere liberi in maniera intermittente? – Egli disse: - O sei libro o non lo sei affatto – Ci fu un’altra domanda che ora non ricordo a cui lui rispose: - non ci sono gradini che ti conducono là - Ma io ignoravo tutte queste cose e quella risposta non significò nulla per me. Andandomene pensai: - quanto è arrogante mi chiede se io posso riceverla. Perché non dovrei poter riceverla, qualsiasi cosa sia? - Quella divenne la mia domanda, una domanda naturale. In quel modo la domanda formulava se stessa - Cos’era quello stato che tutta questa gente: Budda, Gesù ecc. avevano conseguito? Ramana è in quello stato? Si pensa di si, io non lo so, ma quell’uomo è un essere umano come me. In cosa differisce da me? – |
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13-02-2006, 13.25.17 | #69 |
Ospite abituale
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Inutile dire che non è assolutamente possibile "aquistare" l'illuminazione, anche se sinceramente parlando... mm... si.. è sicuramente possibile trasmettere 2500 anni di storia buddhista in 7 giorni.. Perchè no? Vi prego di diffidare da chiunque profetizzi l'illuminazione facile, semplice, recitando sempre lo stesso mantra in piedi per 60 minuti al giorno, solo tramite la meditazione, tramite la trasmissione di energie strane e metafisiche, tramite l'assunzione di droghe o pagamenti mensili paragonabili ad un mutuo bancario.. Volete illuminarvi? Buddha disse "tu sei il tuo maestro, non io".. Volete l'illuminazione? Questo spirito di ricerca sicuramente è dovuto al karma che i vostri antenati vi hanno trasmesso, ma la via dell'illuminazione facile non esiste.. Praticate la giusta legge e trasmettetela agli altri, così buddha lasciò i suoi discepoli trasmettendogli il Sutra Mahaparinirvana.. Questo è l'unico modo per aspirare all'illuminazione...
Paolo |
13-02-2006, 13.52.35 | #70 | |
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