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02-12-2005, 18.13.36 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Citazione:
Quello che dici è giusto, l'universo esisteva prima della comparsa dell'uomo, ma io interpreto i sette giorni della creazione come delle lunghe ere in cui è avvenuta l'evoluzione e quando l'ambiente era favorevole alla sua comparsa, ecco l'uomo... Giustamente, parlando di evoluzione, sopravvive la razza più forte o quella più intelligente, l'uomo non era certamente il più forte ma sta dominando la terra e la natura.... Tu pensi che la razza umana sia solo un tentativo tra tanti??? Tu pensi che l'universo stesso abbia una sua consapevolezza di esistere e per agire concretamente su se stesso??? Una specie di Intelligenza Universale... Ma perchè avrebbe bisogno di agire per tentavi??? Se l'universo non fosse perfetto, non potrebbe sussistere nemmeno un attimo... |
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02-12-2005, 19.01.11 | #23 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
L'amore secondo Battiato (da "E ti vengo a cercare"): "...Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te." Affascinante parlare di "scintille divine", ma io abbisogno sempre di spiegazioni ulteriori sul significato dei termini. |
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02-12-2005, 19.03.05 | #24 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Citazione:
Può darsi che siamo solo a un certo punto dell'evoluzione, e che faccio un po' di confusione fra principio antropico e antropocentrismo... Per chiarezza vorrei ribadire la mia posizione: io penso che la creazione non sia fine a se stessa, e che uno dei fini sia l'uomo che unico essere finora conosciuto ha la consapevolezza di sè, dell'universo e di Dio, perchè l'uomo non è fatto solo di carne e di cellule ma di spirito.... “Secondo l’antropocentrismo forte, la natura non ha valore, l’uomo agisce nella piena libertà di disporre di essa a suo completo piacimento, sfruttando e distruggendo l’ambiente in cui vive. Il punto di vista antropocentrico moderato propriamente detto è sostenuto da alcune posizioni utilitariste, secondo le quali il valore è conferito alla natura da un atto di ragione calcolante: l’uomo, cioè, attribuisce un valore strumentale, di utilità, alla natura, e si comporta cercando di non dissipare e distruggere l’ambiente, ad esempio per garantire la sopravvivenza alle future generazioni. In questa ottica, la natura non è definibile “mondo” dell’uomo, ma propriamente ambiente, in quanto è esclusivamente il contesto nel quale l’uomo stabilisce le proprie relazioni secondo il binomio utile/dannoso.” http://www.farmindustria.it/farmindu...6/seconda1.doc Io non sostengo assolutamente questo tipo di antropocentrismo forte, sostengo solamente che se Dio ha creato questo universo e l’uomo vuol dire che l’uomo ha la sua importanza nell’economia universale, non soltanto come osservatore, ma come protagonista, nel rispetto reciproco, nel rispetto della natura e nel rispetto di Dio, essendo stati creati da una precisa volontà divina. Ciao |
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02-12-2005, 19.04.32 | #25 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Conosco una donna che dice di averle scritte lei quelle parole, in una notte di Agosto, in una lettera a Battiato.... https://www.riflessioni.it/forum/show...hreadid=58 82 |
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02-12-2005, 19.16.34 | #26 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
Forse qui sta tutta la confusione. |
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03-12-2005, 14.00.32 | #27 |
Moderatore
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Perchè il principio antropoco non dimostra l'esistenza di dio?
(a) Per i motivi adotti da nexus dell'adattività dell'uomo. (b) Perchè se l'argomento funzionasse non si è dimostrato che dietro vi sia una divinità. (c) Questo argomento mi prenderà qualche riga in più degli altri. Che probabilità c'è che una scimmia, messa di fronte ad una macchina da scrivere, scriva la Divina Commedia? La probabilità è bassissima. Ma se avessimo un numero enorme di scimmi che scrivono in parallelo? Allora - se il numero è veramente elevato - è molto probabile che una di queste scriverà la Divina Commedia. Così se noi asssumiamo che ci sono molte regioni (spaziali o temprali, è ininfluente qui) in cui valgono determinate leggi della fisica, allora era molto probabile che in almeno una regione (la nostra) si fosserò presentate le condizioni adatte per la vita intelligente. epicurus |
03-12-2005, 21.20.44 | #28 |
Utente assente
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Isaia 29:16
Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà forse considerato al pari dell'argilla al punto che l'opera dica all'operaio: «Egli non mi ha fatto?» Al punto che il vaso dica del vasaio: «Non ci capisce nulla?» Isaia 45:9-10 Guai a colui che contesta il suo creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di terra! L'argilla dirà forse a colui che la forma: "Che fai?" L'opera tua potrà forse dire: "Egli non ha mani?" Guai a colui che dice a suo padre: "Perché generi?" e a sua madre: "Perché partorisci?" State attenti a quel che dite... perché Isaia ha parlato... Elia |
03-12-2005, 22.12.47 | #30 | |
Utente assente
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Citazione:
Vedo che sai allora che fine farai... «Quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me; poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne». (Isaia 66:24) Buona fortuna dunque! Ci vediamo all'inferno! Elia |
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