"E FU SERA E FU MATTINA, IL PRIMO GIORNO"
Spiegazione date dal Signore stesso ad un Mistico Suo servitore (1840)
(a chi interessa)
"Mosè e i profeti voi dovete intenderli e comprenderli nel loro vero significato! Mosè, nella sua storia della creazione, non presenta che dei quadri simbolici nei quali è raffigurato il manifestarsi della prima concezione di Dio presso gli uomini della Terra, non già la creazione materiale della Terra e di tutti gli altri mondi."
"Non è detto dunque: "Nel principio Iddio creò il cielo e la terra? e la terra era una cosa deserta e vuota, e tenebre erano sopra la faccia dell'abisso; ma lo Spirito di Dio si muoveva sopra la faccia delle acque. E Iddio disse: "Sia fatta la luce, e la luce fu fatta. E Iddio vide che la luce era buona; allora Egli separò la luce dalle tenebre. E Iddio chiamo la luce: Giorno, e la tenebra: notte, e cosi dalla sera alla mattina fu il primo giorno."
Ecco, queste sono le parole di Mosè. Se voi volete considerarle nel senso letterale e naturale, non potrete fare a meno di rilevare di primo acchito l'enorme insensatezza che ne deve necessariamente emergere. Che cosa è invece il cielo e che cosa la terra di cui Mosè dice che sono stati creati nel principio? il cielo corrisponde allo spirituale, e la terra al naturale dell'uomo; quest'ultimo era, ed è ancora deserto e vuoto, com'è il caso con voi.
Le acque sono le false vostre cognizioni in ogni campo, sopra le quali si muove certamente anche lo Spirito di Dio, che però non le ha ancora penetrate. Siccome però lo Spirito di Dio continuamente vede la spaventosa tenebra che regna nell'abisso della materiale vostra mondanità, Egli, come ora avviene, dice a voi: "Sia fatta la Luce!" Ed ecco sorgere nel vostro naturale una lieve luce crepuscolare, e Iddio vede quanto buona sia la luce per le vostre tenebre; però siete soltanto voi stessi che non potete e non volete persuadervene.
Per questo motivo anche succede una separazione in voi, e cioè il giorno viene diviso dalla notte, e dal giorno che sorge in voi, potete riconoscere la tenebra che avvolgeva il vostro cuore. Nell'uomo, il primiero stato naturale è come una sera oscura, quindi come la notte; ma siccome Iddio gli concede la luce, questa diventa per l'uomo come un'aurora, e cosi dalla sera alla mattina nell'uomo si compie il suo vero primo giorno di vita.
Poichè, se Mosè il quale era iniziato in tutti i misteri e in tutte le scenze degli Egizi, avesse voluto alludere, con i versetti della Genesi, alla costituzione del primo giorno naturale della Terra, egli armato com'era di scienza e di sapienza, avrebbe dovuto por mente al fatto che dal tempo trascorrente fra una sera ed una mattina non può mai risultare un giorno; perchè alla sera succede sempre naturalmente la notte profonda, ed appena la mattina è seguita dal giorno. Dunque, il tempo fra sera e mattina è notte , e soltanto quello fra mattina e sera costituisce il giorno!
Se Mosè avesse detto:"E cosi, dalla mattina alla sera fu il primo giorno", allora voi sareste autorizzati ad intendere con ciò il giorno naturale; ma egli per motivi plausibilissimi di RISPONDENZA SIMBOLICA, disse invece precisamente il contrario, con che volle significare la sera ed in pari tempo la notte dell'uomo, la qual cosa facilmente comprensibile poichè non vi è stato finora nessuno che abbia veduto un fanciullo approfondito in ogni scienza e sapienza".