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27-01-2006, 22.59.47 | #145 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Non so.. "attaccamento" non rende la qualità di una certa realtà.. Forse.. "impulso". C'è una brama, un tendere che non è verso nessun luogo; c'è una brama che brama se stessa ed il cerchio si chiude. Non possiamo (non dovremmo!) scambiare i bisogni più elementari e la variazione -in rapporto a questi- del sentire nei sensi con 'attaccamento', sarebbe come ammettere che "nulla esiste poiché tutto esiste" (non potendo farne distinzione!). E' un errore a mio avviso grossolano, mentale. Che tende a negare ogni cosa perché ogni cosa ha nel cuore "altro da sé"; ma è un paradosso, una conclusione errata che affonda nella certezza che mutamento non possa essere definito in se stesso. Spesso intendiamo come "desiderio" un tendere "da.. a" e non invece il cuore in se stesso che è nell'essere "tensione" stessa, senza punto "a" né "b". Tutto diviene semplice scorrere, non trattenere, fluire. Non c'è un "soggetto" d'appartenenza, non un "oggetto" di luogo (di approdo). Non c'è nemmeno "attaccamento" al "mutare" poiché questo non ha qualità d'identificazione. Infine nemmeno più a "se stessi" poiché il richiamo perde di connotati d'identità.. sino all'estensione del sentire.. concepito (sin'ora). Pazzia.. non credo. Eppure so che non puoi che intendere la medesima cosa che dipingo. Gyta p.s: |
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28-01-2006, 11.19.31 | #146 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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lasciandoci guidare dall'amore...
Citazione:
bello il tuo intervento... intendo.. ma tra il dire e il fare... ribadisco, tutto parte dalla stessa Energia..dallo stesso "impulso" vitale..che si "attacca" con forza nella materia e si manifesta con una certa potenza..e spetta noi umani saper trasmutare... Crediamo forse di non adoperare la stessa energia?.. la rabbia è un'energia potente... la gelosia... anche il bisogno è un'energia che si esprime nella Terra..ma sempre la stessa energia è...e c'è un perchè ogni qualvolta essa si manifesta.. non dobbiamo averne paura.. Noi tutti abbiamo paura della parola "attaccamento"..perchè sappiamo sostanzialmente che dovremo "staccarci" da tutte le materialità..bisogni affettivi, ecc.....per intraprendere un viaggio dove senza i nostri fardelli, ci hanno sempre detto che dovremo raggiungere l'Atman..la nostra parte più nobile..il nostro Sè.. Ed è così, nella sostanza.. senza fardelli sapremo osservare...sapremo sentire le nostre sofferenze..sapremo arrivare alla radice delle stesse e vederne l'illusorietà..sapremo osservare la mente ed i suoi aspetti pratici ed egoici di ciò che credevamo di essere... Tutto va riconvertito..non soffocato...anche l'attaccamento...perchè se non saremo attaccati ad una donna o ad un uomo..saremo attaccati a qualcosa d'altro..e se non saremo attaccati a niente..saremo sempre attaccati a quel "niente".... questa la mia sostanza... La parola attaccamento deve essere riconsiderata..come la parola amore..che spesso si scontra/insontra con la precedente... tutto deve ritornare ed essere riutilizzato..dunque non sarà possibile riproiettare sugli altri la propria esperienza... Mi spiego meglio... è l'Amore che ha insegnato agli uomini la magia..dell'amore..ed è naturale che quando amiamo una persona, proiettiamo sulla stessa i nostri pensieri..desideri, cercando di agire sul suo cuore.. E' l'energia manifesta.. la stessa cosa avviene su di un piano superiore..nella brama, nel desiderare..nell'attaccarci con tutti noi stessi a quell'amore che trasporterà il nostro "desiderio" di realizzazione e trasporterà anche la nostra paura..nutrendo la nostra mente.. ma anche l'anima! tutto è amore..tutto è energia.. la differenza è che ci attaccheremo in seguito ad una "Presenza"..e non ad una coerenza spirituale... una Presenza.. ed affidandoci alla stessa..."attaccandoci" alla stessa..fondendoci con la stessa... potremo tornare ad amare e condividere anche l'esperienza umana terrena, tanto da realizzare l'Amore, la perfezione.. che è Dio manifesto.. Ci Attacchiamo..ci Attacchiamo convertendo la stessa energia e lo stesso antico attaccamento a quell'Amore infinito, presente in piccola quantità nell'amore terreno...e saremo capaci delle azioni più nobili e disinteressate.. mossi unicamente da quella Forza/Amore..amore..che muove gli universi.. |
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28-01-2006, 19.14.34 | #148 |
Ospite
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 31
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l'amore pù grande!
Penso che l'amore più grande che possa scagionare da un essere umano è l'amore di una madre giovane che sta per morire e lasciare piccoletti soli... Mio padre rimasto orfano molto piccolo con i suoi fratelli piccoli anch'essi in "mano" ai parenti con una guerra in corso mi diceva sempre: Pensi che se mia madre poteva intervenire in nostro soccorso (in spirito o qualcosa dìaltro) non lo avesse fatto? Chi muore non esiste più. Comprendo questo perchè il dolore di questa esperienza le aveva segnato tutta la vita. E anche in fin di vita la cercava.. Mi chiedo a volte se non avesse ragione.......... peppe |
31-01-2006, 20.17.54 | #149 |
Frequentatrice
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 111
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L'amore e l'amicizia per il Piccolo Principe
Il piccolo principe scoprì sulla terra un giardino fiorito pieno di rose.
[E si disse: - Mi credevo ricco di un fiore unico al mondo e non possiedo che una qualsiasi rosa. Lei e i miei tre vulcani che mi arrivano alle ginocchia, e di cui l'uno, forse, è spento per sempre, non fanno di me un principe molto importante....- E seduto sull'erba, piangeva.]..... Poi incontr la volpe con la quale lui voleva giocare perchè si sentiva triste, ma la volpe gli rispose che non poteva giocare con lui perchè non era addomesticata. [- Che cosa vuol dire addomesticare? - Chiese il Piccolo Principe. - E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"...- Rispose la volpe - Creare dei legami?- - Certo - , disse la volpe. - Tu, fino ad ora, per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sar per te unica al mondo -. - Comicio a capire -, disse il piccolo principe - C'è un fiore...credo che mi abbia addomesticato...]........ ...... [- Se tu vuoi un amico addometicami!-] disse la volpe. [- Che bisogna fare? - domand il piccolo principe. - Bisogna essere molto pazienti - rispose la volpe - In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba.Io ti guarder con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino....-] Il Piccolo Principe si fece mordere dal serpente e morì pur di tornare nel suo piccolo pianeta dalla sua Rosa. Psicher |
13-02-2006, 00.22.36 | #150 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Si, Atisha, hai spiegato molto bene!
La parola chiave è proprio "riconvertire", riconsiderare il senso di ciò che chiamiamo "attaccamento", "amore", conoscere i punti sui quali ruota la dipendenza più "nefasta" e prediligere solo quelli di osservazione e d'ascolto, come unici punti attraverso cui conoscere e conoscersi: un modo di essere, non più "statico" quindi se vogliamo l'unica "sicurezza" resta la 'Presenza' stessa! "Mi credevo ricco di un fiore unico al mondo e non possiedo che una qualsiasi rosa." C'è un possesso che distrugge ed uno.. che arricchisce: vedere l'unicità in ogni cosa è.. "addomesticare" noi stessi. (Sedersi ogni giorno più vicini alla nostra unicità è poter cogliere il fiore irripetibile di ognuno. Ed "unicità" è molto più vicino di quanto si creda ad.. "unità"!) Gyta Ultima modifica di gyta : 13-02-2006 alle ore 00.23.39. |