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23-10-2005, 17.24.11 | #116 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Re: Vi amo da morire voi...
[quote]Messaggio originale inviato da Mistico
[b]L'ho sempre detto che votare significa odiare il proprio paese con tutto quel che c'è dentro... E' il "potere" la fonte dell'odio. Ogni volta che uno si innalza al di sopra degli altri nasce odio e non importa se sono stati gli altri ad innalzarlo o se l'ha fatto nonostante gli altri... Siamo Parti. Non ci può essere un "Governo" DEVE esserci consapevolezza di non aver bisogno che ci si dica cosa non è giusto fare, cosa non dobbiamo fare... Sbagliare è umano, ma è disumano accavallare la legge al di sopra della Legge Interiore che ciascuno ha in sè per divina natura. Tutto quel che va fatto è risvegliare la consapevolezza nei dormienti... ...a costo di ucciderli per fargli raggiungere la perfezione! AHAHAH! W la Colt 45 nella fondina al fianco! Cari amici, vi amo tanto che vi ammazzerei tutti pur di risparmiarvi un dispiacere. Siete sereni? felici? soddisfatti? Dite, dite! Salve, a proposito di potere, ascolta le frasi del maestro illuminato quando parla in privato con solo 4 persone: 1 . Hitler è l'uomo più buono del mondo,la sua fedina penale è stata sempre pulita e non ha mai fatto del male a nessuno. 2 : Il popolo tedesco,daccordo con quello italiano,francese,spagnolo,ha ucciso 6 milioni di Ebrei. 3 : I piloti dell'aereo "Enola Gay"sono colpevoli della strage di 20.000 giapponesi a Hiroshima e Nagasaki. Il presidente Thruman non ha mai ammazzato nessuno. 4 : Il popolo italiano,spagnolo,francese è colpevole della strage di 9 milioni di donne presunte streghe.I papi,i vescovi e Torquemada non hanno fatto mai del male a nessuno. Il criminale è colui che"esegue"la sentenza perchè,senza di lui,il potere politico non può far nulla.Il criminale è colui che"vota" per il tiranno. Shalom. Kantai. |
23-10-2005, 18.50.37 | #117 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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L'amore per gli animali.
Salve,
racconta il maestro zen Achaan Chah: "C'era una volta una signora che amava molto gli animali e specialmente i pesci. Oh quanto soffriva nel vederli d'inverno sotto acqua,con quel freddo che faceva! Allora la pia donna estraeva i pesci dal fiume,li portava a casa,li asciugava e li distendeva su una coperta vicino al caminetto. Tutti lodavano quella pia donna ed erano meravigliati da come si prendeva cura dei pesci......................tra nne i pesci." Morale della favola? Non esiste amore se non esiste comprensione e giusto discernimento:quando voi eravate bambini,siete stati trattati dai vostri genitori esattamente come quei pesci. Shalom. Kantai. |
25-10-2005, 20.08.18 | #118 |
Ospite abituale
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Messaggi: 351
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Il mistero è come faccia il mondo a essere sia materiale sia spirituale nello stesso tempo, come lo stesso atto possa sembrare sia il lavoro di un Dio totalmente indifferente sia il segno della sua amorevole presenza.
“La prospettiva è tutto. Quando la madre gli pulisce la faccia, un neonato può urlare e scalciare, ma dal punto di vista della madre provvedere all’igiene del fanciullo è un atto d’amore.” Allo stesso modo, gran parte degli eventi che consideriamo manifestazioni della sfortuna o addirittura punizioni divine, sono in realtà prodotto della compassione. Salvatore R. |
27-10-2005, 14.10.16 | #120 |
Ospite pianeta Terra
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Messaggi: 3,020
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L'amore..
Un ragazzino provò un immenso dispiacere nel trovare la sua tartaruga a pancia all’aria, immobile e senza vita accanto allo stagno.
Suo padre fece del suo meglio per consolarlo: «Non piangere, figliolo. Prepareremo un bel funerale per la signora Tartaruga; le costruiremo una piccola bara tutta foderata di seta e chiederemo al becchino di porre sulla tomba una lapide con inciso il nome della signora Tartaruga. Poi le porteremo ogni giorno dei fiori freschi e porremo tutt’intorno un piccolo steccato». Il bambino si asciugò gli occhi e si dichiaro entusiasta dell’idea. Quando tutto fu pronto, il padre, la madre, la cameriera e il bambino in testa partirono in corteo marciando con aria solenne verso la stagno dov’era la morta. Ma questa era scomparsa. All’improvviso scorsero la signora Tartaruga che emergeva dal fonda del laghetto, nuotando allegramente. Il piccolo fisso la sua amica in preda a profonda delusione ed esclamò: «Uccidiamola». |