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04-10-2005, 14.59.45 | #14 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Mi riabbraccio al post di Gyta per vagabondare fra i sinapsi,
Penso che tutta la letteratura sull’argomento spiritualità debba contenere il racconto di un’esperienza, che per verbo raccontato, deve ricondursi allo stesso fenomeno. Infatti se questi giganti potessero incontrarsi s’intenderebbero a vicenda in quanto argomenterebbero attorno allo stesso genere di esperienza. Noi ignoranti che siamo sull’argomento, leggendo rischiosamente i loro singoli racconti, siamo ingannati se pensiamo che questi racconti diversi costituiscano altrettante “strade” per perseguire un unico risultato. Quando invece si tratta, certamente, di un unico genere di approccio. Ma vi risulta veramente tanto difficile pensare che questa grazia non può essere il risultato di qualsivoglia assetto d’animo, ma invece di uno solo e particolare? Ma vi risulta veramente difficile pensare che questo assetto non può essere molto staccato da un assetto collegato con il funzionamento del vostro cervello che è l’unico che può inventare e gestire una sostanza volatile? Allora se vi risulta veramente difficile proviamo per una via più facile: con il metodo sientifico: Dunque dunque, vi suggerisco questo metodo (*) infallibile, inconfutabile: dotatevi dei discorsi mistici di tutti i mistici che potete racimolare. (escluso il Mistico del forum che causerebbe una varianza eccessiva) Studiateli con attenzione e continuate a paragonarli finché le varie vostre interpretazioni sui diversi contenuti concordino. Postate qui la sintesi unica che li rappresenti tutti. Confrontiamole le varie sintesi. Se non concordano significa che avete toppato e preso un granchio. Ritornare ad elaborare daccapo. Ps. Io, per ovvie ragioni che è inutile qui ricordare, mi incollo il diritto di veto. (*) Il metodo prende spunto dall’aforisma del Master del Web che a me mi piace tantissimo. |