Salve,
(oddio sembro kantaishi :P )

oggi mi chiedevo:
una religione che sia autentico spirito religioso e non semplice credenza e rito popolare,che caratteristiche deve avere?

bene, ritengo che fondamentale sia l'universalità.
una religione che può essere professata solo dagli esseri umani è banalmente restrittiva.

e se ci fossero degli alieni intelligenti e sensibili?

questo semplice fatto mi basta per ritenere che il cristianesimo, il buddhismo, l'islamismo, il taoismo, l'induismo, l'ebraismo (e chi più ne ha più metta) siano semplici riti e credenze popolari.
(in realtà lo immaginavo da prima )

Forse sbaglio ma nell'induismo e nel buddhismo si crede per esempio agli alieni...si crede in altri mondi e altre forse di vita.

Cmq...per rispondere alla tua domanda...penso che una "religione" innanzitutto debba dare un importanza di base all'amore verso TUTTI gli esseri e alla consapevolezza....in secondo luogo dovrebbe incorraggiare le persone a essere luce e guida a se' stesse....
le credenze dogmatiche dovrebbero essere evitate....la fede cieca non fa mai bene a nessuno....

Toglietevi dalla testa quest'idea che l'amore sia qualcosa che ha prettamente a che fare con la religione. E' il cristianesimo che ha portato quest'innovazione, al contrario, è assolutamente innaturale concepire l’associazione Dio-Amore in base alla pratica constatazione del vivere quotidiano, particolarmente al di fuori della società umana, in natura.

Il sentimento religioso è conseguenza dell'intelligenza.

L'animale sotto un certo grado di intelligenza vive sperimentando quanto basta a condurre la propria esistenza ed a riprodursi, ma, quando l'intelligenza va oltre quel certo grado, come per il caso dell’uomo, nel confrontarsi con il proprio ambiente, un paesaggio grandioso fatto di spazi smisurati, predatori terribili per armi, forza ed abilità contrapposti a prede dalle risorse non meno sbalorditive, nasce la consapevolezza dei propri limiti quando tutto sembra più, avere di più, essere di più dell’uomo.
L’uomo caccia per vivere in un territorio che già appartiene a formidabili predatori che si materializzano in agguato dall’erba alta, da ogni ombra, ogni cespuglio ed anfratto.
L’uomo muore per ragioni evidenti, quando artigli e zanne lo divorano ancora vivo; muore per ragioni oscure, quando un serpente o uno scorpione, invisibili, colpiscono col veleno… DEMONI !, …magia…

Si cerca allora un protettore potente come alleato, gli si offre cibo per saziarlo e placarlo, si adottano lupi giovani per proteggere il villaggio e si scopre che alcuni demoni possono essere DEI quando sono favorevoli… E siamo al cosiddetto Homo Abilis, fino a tutto l’Homo Sapiens.

Da qui in poi il passo è breve: Dopo la tempesta e l’inverno l’erba cresce e seguono fiori e frutti, la selvaggina torna abbondante: C’è un Dio invisibile dai poteri immensi che vince dopo ogni lotta con un irriducibile nemico foriero di freddo, carestia, malattia e morte. Un Dio più potente di ogni altro contro un Demone più potente di ogni altro… E siamo all’Homo Sapiens Sapiens, “Cro-Magnon”, …la più diffusa specie umana attuale.

Basta.

Non vi parlo dell’ H3S, perchè tanto è inutile: Gli H3S già sanno quel che andrei a dire, e gli altri non capirebbero…

Ciao ...antichi!

Hai ragione.....se leggiamo testi ebraici o islamici troviamo di tutto ma non "amore" disinteressato verso gli altri esseri. Pero' amore e compassione sono anche le fondamenta di un buon vivere civile....quando queste mancano il mondo va a rotoli. O mi sbaglio??? Per questo la religione dovrebbe enfatizzarla sempre e comunque.

Hai colto un punto importante.

Infatti L'amore è in armonia con la Legge Interiore: Favorisce le cose e non le impedisce... ma... per essere più precisi, non è proprio l'amore lo stato d'animo migliore: "immedesimazione" è la condizione migliore e non da limitarsi semplicemente all'umanita, bensì a tutto quel che ci circonda.

Quando commettiamo il "male" è sempre perchè riteniamo l'altro "estraneo" a noi.

Nulla ci è estraneo, in effetti. Quel che non è dentro la nostra pelle è il nostro Resto, cioè il solo vero "Dio" possibile, quello strapotente dio che può darci o toglierci dal sorriso alla vita.