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Vecchio 03-10-2005, 17.02.21   #1
Aristippo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
Il canto del cigno...prima di morire

Mi è stato detto da delle infermiere che si occupavano della cura del dolore che prima di morire, i malati terminali, hanno una specie di evoluzione, chiamata appunto il canto del cigno, nella quale raggruppano tutte le energie e vivono come se non fossero malati...o almeno meglio di come vivevano la settimana prima....dopo di che passato questo breve periodo, peggiorano e in pochi giorno arriva la morte.
Bene mi domandavo :

Se ne avevate mai sentito
Se sapete dirmi di più
cosa ne pensate
e se avete dei link dove posso leggere qualche cosa inerente a questo.

Ciao

p.s. ho già postato questo argomento in Scienze e misteri, ma no reply, spero in Voi.

p.p.s. Ho assistito a questa cosa, e davvero sembra che la persona malata sia guarita.....che beffa ragazzi...che beffa.....
Aristippo is offline  
Vecchio 03-10-2005, 18.03.07   #2
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Che beffa...

Ho assistito anch'io a questa cosa. Se non hai avuto fortuna in scienza e misteri ...lo credo: Chi ne sa qualcosa non ne parla che con dolore.
Mistico is offline  
Vecchio 03-10-2005, 18.19.07   #3
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Mah, ho un caro amico psicologo che segue i malati terminali da molto tempo, abbiamo parlato spesso ma non mi ha mai detto nulla del genere....ma altre cose....
Yam is offline  
Vecchio 03-10-2005, 18.59.16   #4
klara
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-06-2005
Messaggi: 455
...e invece posso solo confermare di aver sentito parlare di questo fenomeno piu' volte, dalla parte di persone che hanno assistito i loro cari...

,klara


ps...trovato www.msnbc.msn.com/id/8598959/site/newsweek

...purtroppo e' in inglese...parla del "sogno" prima di morire...miglioramento psicologico piu' che altro...

Ultima modifica di klara : 03-10-2005 alle ore 19.17.03.
klara is offline  
Vecchio 04-10-2005, 19.01.05   #5
Lillà
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-03-2005
Messaggi: 0
Ho assistito alla morte di mio padre e di mio fratello (tra l'altro molto giovani)
Non so come posso chiamare questa esperienza ma ricordo
che entrambi, malati di cancro e in coma, hanno avuto, poche ore di prima di morire un recupero che ci ha sorpresi (nell'ospedale in cui erano ricoverati mi dicevano i medici che normalmente c'è effettivamente questo "recupero prima della morte"anche mentale in persone in coma)
Mio fratello poche ore prima di morire, in coma da moltissimi giorni sembra si sia ricordato (era scattata da poco la mezzanotte) che era il compleanno di mamma) l'ha chiamata e a monosillabi le ha fatto gli auguri...
Non so che risposta scientifica si possa dare a questo episodio ma a livello emotivo...lascio immaginare!
Lillà is offline  
Vecchio 05-10-2005, 00.01.52   #6
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Il canto del cigno...prima di morire

Citazione:
Messaggio originale inviato da Aristippo
...
Se ne avevate mai sentito
Se sapete dirmi di più
cosa ne pensate
e se avete dei link dove posso leggere qualche cosa inerente a questo.

Ciao

p.s. ho già postato questo argomento in Scienze e misteri, ma no reply, spero in Voi.

p.p.s. Ho assistito a questa cosa, e davvero sembra che la persona malata sia guarita.....che beffa ragazzi...che beffa..... [/b]

in scienza e misteri chiedevi 'Voi ne sapete niente ? Sapete di che si tratta ? '

di cosa si tratta non lo so...perchè per dire questo dovrei avere una certezza inconfutabile di quanto affermo...
perchè su questo forum, alcune volte, devi essere in grado di argomentare le tue affermazioni con citazioni dotte o con dimostrazioni matematiche...
e questo non sono in grado di farlo...

se mi chiedi invece cosa ne penso ti posso rispondere col mio sentire...in base alla sensazione che alcune circostanze di questo genere hanno prodotto in me...
ma è una risposta molto egata al mio sentire, al mio modo di avere fede etc...una risposta altamente soggettiva...

è in momenti del genere che ho avvertito più che mai forte l'esistenza dell'anima, di qualcosa di noi che va oltre questa vita terrena...di un punto 'a metà strada' in cui il malato si trova in una certa fase della malattia...a metà strada con quell'energia che è comune a tutti noi....e questo avvicinamento è come se desse a loro forza...per alcuni la forza necessaria per poter trovare l'energia per superare la fase critica...per alcuni un 'canto del cigno'...
pensavo fosse una sensazione legata alla mia emotività e coinvolgimento affettivo finchè si è trattato di persone a me care...
anche se pure in quei casi mi sembrava di percepire che non fosse solo questo...
ho cominciato ad aprirmi di più quando si è trattato di persone 'estranee'...
e mi rendo conto che non sono sensazioni trasmissibili a parole...
e non ne comprendo a fondo il significato...
accetto la cosa per come la vedo...accetto il fatto che qualcuno mi abbia detto che la mia apertura e presenza in quei momenti gli ha dato serenità e forse il coraggio per trarre da quell'energia la forza per superare la fase critica...
ma non sono consapevole di questo a livello razionale e in un certo senso sono la prima scettica che ritiene che sia un autoconvincimento del malato...
però quale che sia la verità non è un argomento che a me susciti il desiderio di affrontarlo ad 'accettate' come troppo spesso arriviamo a fare in questo contesto... perchè è qualcosa che mi suscita rispetto...per chi è in quella fase...per chi ti chiede un accompagno e si sente di essere accompagnato...anche se io non ho la sensazione di portarlo da nessuna parte...la mia parte razionale di me non ha la sensazione di portarlo da nessuna parte...accetto solo il fatto che qualcuno ne tragga un beneficio...
discutere di questo mi sto rendendo conto che non aiuta...perchè chi ha la capacità di comprendere di solito le sperimenta queste cose e non le chiede ad altri...
perchè sono così sottili ed intime che nel trasmetterle si perdono...un po' come a cercare di prendere tra le dita le ali di una farfalla pretendendo di non rovinarla...

e se al posto della farfalla c'è un essere umano che è di fronte alla morte non gli puoi portare formule matematiche o citazioni...o entri in una sorta di relazione con lui o non ci entri...

ed io rimango per alcune cose semplice e pratica...
serve?
allevia qualcuno?
allora lo faccio se mi viene chiesto e se me la sento in quel momento...
e le domande non me le pongo...
chi sono io per rispondere ad un terminale che quello che sente non esiste?


ma questo è un 'sentire' mio...non basato su nessun fondamento scientifico, su nessuna citazione...
qualcun'altro matto quanto me lo fa...lo sente...

sai quando entrano in ballo cose come la morte non ti frega neanche niente di quello che pensano le persone intorno a te e se ti prendono per scema...
prevale il malato ed alleviarlo...

solo questo...

io non so dirti altro...
siti non ne conosco...magari qualche camera di ospedale...

le risposte a queste domande, se le vuoi veramente, le trovi lì...
non su un forum...
qui ti si possono dare solo informazioni di 'seconda mano'...un po' di plastica rispetto al reale....

rodi is offline  
Vecchio 05-10-2005, 09.40.23   #7
ancient
Ospite abituale
 
L'avatar di ancient
 
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
Citazione:
un punto 'a metà strada' in cui il malato si trova in una certa fase della malattia...a metà strada con quell'energia che è comune a tutti noi....e questo avvicinamento è come se desse a loro forza...per alcuni la forza necessaria per poter trovare l'energia per superare la fase critica...per alcuni un 'canto del cigno'...

E' esattamente la stessa sensazione che ho avuto io. Quel 'contatto' con qualcosa... Contatto che consente ad alcuni la chance di tornare alla vita, ad altri di congedarsi serenamente dai propri cari; paradossalmente, in circostanze del genere, a volte i malati stessi sembrano confortare chi resta, tranquillizzandoli sull'esito del loro viaggio...

Ultima modifica di ancient : 05-10-2005 alle ore 09.41.26.
ancient is offline  
Vecchio 05-10-2005, 09.56.03   #8
Aristippo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
Grazie a tutti per le vostre risposte.

Il fatto è che ho tirato fuori questo discorso per capire se davvero fosse una cosa comune o se fosse capitato saltuariamente.
Posso dire, che vivendo come tutti voi questa esperienza, alcune domande me le sono poste
E avendo la fortuna diInternet e della rete volevo solo confutare le varie sensazioni che ci/mi hanno colto nel vedere determintae cose.
Non ne voglio parlare come se l'argomento sia simile a ciò che dice Bossi o a quello che fa Bush. E' un argomento per il quale non Vi sono spiegazioni scientifiche a riguardo ma solo sensazioni. E siccome, come giustamente dici tu Rodi, le persone non en parlano volentieri, spesso non si trovano documentazioni a rigurado. Se io avessi saputo che quello che era davanti a me era il cosi' detto canto del cigno, forse mi sarei goduto di più mia mamma piuttosto che credere in un finto miglioramento.
Io non voglio fare discussioni sul fatto se sia vero o no, ma su cosa abbiamo percepito in quei TERRIBILI momenti.
Vedete, io posso ritenermi Ateo fin dalla nascita, senza battesimo, cresima e comuione perchè i miei genitori decisero di far scegliere a me il percorso spirituale che preferivo piuttosto che impormelo. Pertanto son sempre rimasto convinto che dopo la morte vi fosse il nulla. Cioè qualche cosa di impensabile, come un televisore rotto.
Dopo il triste avvenimento mi sono un pò "ricreduto" .
Non chiedo, come già detto, una spiegazione razionale o scientifica, ma osservazioni. Che capisco possano essere difficili da ricordare, sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista psiclogico. Ma lasciare un tabù ( se così lo posso chiamare ) , che può per alcuni versi scoraggiare leggermente la paura della Fine, sia leggermente "sbagliato" ( uso le virgolette perchè termini appropriati non riesco a trovarli ) .
Vedevo la psicologa arrivare a casa e parlare con mia madre di cose che avrebbero dovuto farla star meglio. E mi domandavo ( questo non più di 5 mesi fa ) che senso avrebbero avuto quei colloqui, fatti da una persona che, non per colpa sua, non sapeva nulla di quanto stava per accadere. Sopratutto fare dei discorsi ad una persona che, come voi tutti sapete, non ha gran che da sperare o rallegrarsi.
Ho inserito questo post, forse per trovare risposte o forse sentirmi meno "solo ". E il sentirmi "solo" nasce forse , proprio dal fatto che di queste cose non si parla, proprio perchè è un argomento molto delicato che nessuno ( comprensibilmente ) ha voglia di affrontare.
Al che uno potrebbe consigliarmi uno psicologo, ma come già detto non mi va di farmi analizzare e far analizzare le mie sensazioni, da qualcuno che non ha vissuto la mia stessa esperienza. Quindi ho preferito chiedere delle vostre opinioni.

E senza troppo stupore, mi son accorto che siamo in molti ad aver avuto questo trauma e ad aver provato le stesse sensazioni. Senza troppo stupore perchè ? Perchè mi basta ricordare le camere piene di donne nelle stesse condizioni di mia mamma. E per le quali la fine o l'inizio ( mi piace pernsarla più cosi' adesso ) era pressochè lo stesso.
Vedete anche a me non piace sbandierare certe cose, ma quella presenza anche dopo la morte è stata avvertita più o meno da tutti noi. Quella che tu Rodi chiami anima e che io chiamo presenza è stata percepita più o meno intensamente. Il fatto che subito dopo mi sentivo ancora accompagnato è stato "fantastico" . Ma non fantatstico inteso come qualche cosa di bello, ma come se avessi percepito solo per un attimo la pace interiore. Io sono convinto che vi siano stati per tuti coloro che hanno avuto la sfortuna di assistere qualcuno in procinto di morte, degli avvenimenti particolari, strani, inspiegabili, che hanno fatto riflettere molto. Qualche avvenimento o sensazione che Vi / mi ha portato a pensare a qualche cosa di superiore.
Vedete, risorgere per un istante, e risorgere è la parola giusta, muovere le braccia, aprire gli occhi ( chiusi da un paio di giorni ) spostare la testa ,ferma anch'essa da tempo, e sorridere. Ma non un sorriso mosso da qualche centro nervoso in tensione, ma un vero sorriso con anto di luce negli occhi. Una luce che non vedevo ora mai da settimane. E , con questo chiudo, senza un gesto di tale portata forse, il mio dopo, sarebbe stato di gran lunga differente. E siccome non credo a spiegazioni del tipo medico scientifico, proprio perchè è da vivere una sensazione di questo tipo, mi chiedevo se ci fosse stato qualcuno che avesse percepito le mie stesse emozioni. E in effetti non mi sbagliavo, non è accaduto solo a me.
Capisco comunque che per certe cose moltissime persone preferiscono il silenzio e la riservatezza e a loro va tutto il mio rispetto. Pertanto ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno risposto e vado avanti con le mie "ricerche" su questi temi che riescono in qualche modo a darmi la speranza di credere che il passo non sia la fine ma un inizio.
Un abbraccio a tutti voi

Ultima modifica di Aristippo : 05-10-2005 alle ore 10.10.03.
Aristippo is offline  
Vecchio 05-10-2005, 12.20.48   #9
rodi
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Messaggio originale inviato da ancient
E' esattamente la stessa sensazione che ho avuto io. Quel 'contatto' con qualcosa... Contatto che consente ad alcuni la chance di tornare alla vita, ad altri di congedarsi serenamente dai propri cari; paradossalmente, in circostanze del genere, a volte i malati stessi sembrano confortare chi resta, tranquillizzandoli sull'esito del loro viaggio...

infatti la cosa buffa è che chi lo vede da fuori ritiene che sia un dispendio di energia....
mentre la situazione è serena...
e non ti toglie qualcosa ma te la da...
rodi is offline  
Vecchio 05-10-2005, 12.39.08   #10
rodi
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Messaggio originale inviato da Aristippo
[b]Grazie a tutti per le vostre risposte.
...
le persone non en parlano volentieri, spesso non si trovano documentazioni a rigurado. Se io avessi saputo che quello che era davanti a me era il cosi' detto canto del cigno, forse mi sarei goduto di più mia mamma piuttosto che credere in un finto miglioramento.
...
Ma lasciare un tabù ( se così lo posso chiamare ) , che può per alcuni versi scoraggiare leggermente la paura della Fine, sia leggermente "sbagliato" ( uso le virgolette perchè termini appropriati non riesco a trovarli ) .
Vedevo la psicologa arrivare a casa e parlare con mia madre di cose che avrebbero dovuto farla star meglio.
...
Ho inserito questo post, forse per trovare risposte o forse sentirmi meno "solo ". E il sentirmi "solo" nasce forse , proprio dal fatto che di queste cose non si parla, proprio perchè è un argomento molto delicato che nessuno ( comprensibilmente ) ha voglia di affrontare.
...
Ma non un sorriso mosso da qualche centro nervoso in tensione, ma un vero sorriso con anto di luce negli occhi. Una luce che non vedevo ora mai da settimane.
...

è quello che chiami 'tabù' che mi ha spinta a mettere lì le mie parole...
ne c'è da stupirsi se sembrano inadeguate in quei momenti le parole di uno psicologo e se quelle non riescono a portare quel tipo di sollievo...è un po' come se fosse fuori della loro sfera di competenza...niente di più...
non parlarne è anche essersi resi conto che non c'è nessun tipo di comunicazione con chi l'esperienza non l'ha fatta...

la consapevolezza ed il sorriso li comprendo...
la pace di chi dice 'è ora...ho mollato la presa...ed ora andrò...e ti affida in questo qualcuno che soffrirà di questa morte ma non è ancora consapevole da trarne anche l'energia per procedere, oltre al dolore annientante...
parole così dette di nascosto dal malato mentre lo stai portando al bagno...ti cambiano il punto dal quale vedi le cose...specialmente se poi quel che segue corrisponde a quel che è detto...
o se ti svegli ad una certa ora della notte ed aspetti serena la telefonata che ti comunica la morte di quella persona...
è tutto così delicato...come le ali di una farfalla...che non ne puoi fare un mercato come fanno i maghetti della televione...
alcune volte il silenzio è anche rispetto e non voler vedere alla gogna una sensazione del genere...
parlarne serve solo a piccolissime dosi...
un abbraccio...
col cuore...
e non permettere a nessuno di sporcare questa tua pace...conservala in te...

Ultima modifica di rodi : 05-10-2005 alle ore 12.41.30.
rodi is offline  

 



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