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17-09-2005, 12.20.56 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Ma sul 3 come simbolo ricorrente nelle religioni concordo, anche se, a parte l’apparente parentela tra Trimurti e Trinità, vedo nelle due una sostanziale diversità di sostanza. La trinità, (Padre, Figlio e Spirito Santo), sembra essere la descrizione “minima” del mondo fenomenico, nel senso che se è vero che per avere esperienza occorre un soggetto ed un oggetto, (dualità), è anche vero che tra i due deve esserci una “energia” che si muove. Così tutte la triade: vedente, vista, visto, conoscente, conoscenza, conosciuto, sperimentatore, esperienza, sperimentato…etc, sono sempre riproposizioni di uno steso movimento. Fino alla triade “Amante, amore, amato”… che meglio incarna la Trinità nella quale: Dio è “Amante”, cioè colui che ama, Gesù è l’”Amato”, e lo Spirito Santo è l’energia, (cioè l’Amore), che intercorre tra i due, in uno scambio bidirezionale dove si alternano soggetto ed oggetto fino a poter ricondurre il fenomeno ad un blocco unico di realtà. Nel Noumeno la triade suonerebbe più o meno così - Sono l’amore che ama se stesso – ed al di là dell’apparente egoismo che sembra esprimere una tale frase, essa rappresenta anche il punto di congiunzione del fenomeno col noumeno. La trimurti invece parla di Creatore, Conservatore e Distruttore. All’inizio della Creazione Brama, crea il mondo, Visnu lo preserva e Shiva alla fine del ciclo lo distrugge. Anche qui ci sono le triadi come ad esempio: Nascita, vita e morte Infanzia, maturità e vecchiaia, Inizio viaggio, viaggio e meta del viaggio, Sorgere di una civiltà, sviluppo e declino etc Ma le triadi della Trimurti, indicano più un percorso temporale adatto a descrivere l’evolversi della vita e non a descriverne il senso. Ultima modifica di VanLag : 17-09-2005 alle ore 12.23.04. |
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17-09-2005, 12.27.48 | #14 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Bellissimo intervento.
E il Sat Cit Ananda? Dove Sat e' l'assoluto immanifesto, Cit (in piemontese e' il bambino l ) e' la Consapevolezza e Ananda e' l'energia che e' Amore? E il il Vuoto, Consapevolezza Energia del Buddismo? Sono daccordo con l'interpretazione della trimurti. (Il dente centrale del tridente rappresenta comunque la dimensione non-duale.) |
17-09-2005, 15.06.06 | #15 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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non ne sapevo molto del tridente ne' del simbolo della psiche yam, meno che meno della letera psi, che pero' sembra essere ugualissima alla shin ebraica, ebbene si so' l'ebraico ma non il greco, devo colmare questa lacuna
comunque solo giusto un appunto, continui a parlare della dualita'/non dualita' dando per scontato che io sappia di cosa stai parlando, ma io mica l'ho capito cos'e' forse se me lo spieghi posso anche capire il riferimento con psi, psike e il tridente!!! |
17-09-2005, 16.42.13 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
- Essere, coscienza, beatitudine - sono i tre attributi della manifestazione in se e per se, slegati cioè dell’interpretazione egoica. Personalmente non ci vedo un rapporto come tra Padre, Figlio e Spirito Santo o, se accetti la mia interpretazione, come quello tra Amante, Amore ed Amato. Semplicemente indicano la realtà che ci circonda e di cui ne siamo parte che è: - sostanziata di Essere, permeata di Coscienza ed intrisa di Beatitudine – questo almeno finché non diciamo “io”, portando in essere la separazione, tra soggetto dell’esperienza, cioè lo "sperimentatore", e l'oggetto dell'esperienza, cioè l'“esperito”, (dualità), finendo per perdere, a tutti gli effetti, l’esperire. (Anche questa, però, è solo una mia interpretazione). |
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17-09-2005, 18.39.00 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Mettiamo che tu guardi un cavallo dietro il recinto che bruca l’erba. Senti il suo odore acre, guardi i suoi occhi rotondi e neri, i suoi denti grossi ed ingialliti dall’erba che mangia, percepisci i fremiti della forza che ha dentro, osservi la criniera muoversi, le gambe sottili con l’ingrossamento del ginocchio….. Praticamente sei quasi uno-con-ciò-che-guardi............ ..........Poi arriva Platone e ti dice che: - che L’idea di cavallo è reale, vera ed immobile mentre il cavallo è un semplice fenomeno transitorio privo di importanza. L’Idea di cavallo è un’Idea pura. Il cavallo che si vede nella realtà è un insieme di apparenze mutevoli, un cavallo che può cambiare continuamente, andare dove vuole e persino morire senza scalfire minimamente l’Idea di cavallo.Che quindi l'idea del cavallo è più importante del cavallo. Tu, (tu generico), gli credi e sovrapponi l’idea del cavallo al cavallo stesso, e finisce che quando guardi il cavallo non vedi più la realtà, bensì l’idea che hai di essa, non sei più, cioè, una-con-ciò-che-vedi ma sei separata da ciò che vedi. Quella è la dualità. Ultima modifica di VanLag : 17-09-2005 alle ore 18.42.35. |
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17-09-2005, 20.13.02 | #19 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Se congiungi le mani come in un atto di preghiera, quello e' il dente centrale del tridente, dove il due diventa uno. Il pensiero stesso funziona su base dualistica. Soggetto percipiente, oggetto percepito. Solo in questo stato di separazione l'intelletto puo' funzionare e inizia a dare i nomi a tutte le cose. All'inizio della mia ricerca un'altra triade che mi porto' poi alla scoperta dell'Advaita Vedanta e' stata quella Plotiniana delle tre ipostasi: Uno-Nous-Anima Vi e' uno stato di quiete, di calma che ci avvicina a sentire questa unita' profonda tra noi e tutto il resto. In realta' mai alcuna separazione vi e' stata. p.s.: complimenti a Vanlag per l'ispirata descrizione della non-dualita'. Ultima modifica di Yam : 17-09-2005 alle ore 20.23.20. |
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17-09-2005, 21.37.47 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
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Citazione:
e quante ancora lette e poi sentite, a raffica, trasmesse, a mano tesa, sussurrate, sputate, a tanti giri, riverite, adatte alla mattina, messe in abito da sera, all' osteria citabili o a Cortina e o a Marghera. (F. Guccini). Purtroppo sono solo parole che non riescono a toccare la realtà. Genericamente parlando diciamo che al massimo dimostrano la coscienza della nostra impotenza, come dire? – Ora so di non sapere! – Cioè so che esiste una realtà che mi è preclusa in quanto costretto a vedere l’idee che ho di essa. P.S. siamo abbondantemente O.T. poi La_via ci tira le orecchie |
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