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29-08-2005, 20.49.20 | #53 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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sì io
vedi il mio intervento a pagina 1 inoltre nella Bibbia Dio dice non voglio sacrifici....... e Gesù non ha mai parlato di sacrifici o penitenze...... ma ha reso sacra la sua intera vita dedicandola a Dio e al prossimo. Ha certamente compiuto il sacrificio estremo accettando di morire e di sacrificare la propria personalità e sè stesso per far capire a noi che grazie all'unione con la parte divina di noi avremmo avuto vita e vita in abbondanza...... |
30-08-2005, 20.54.00 | #54 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Le etimologie sono importanti. Parlare con parole vuote di significato non si va lontano. Meglio un lessico ristretto, ma efficace.
Ed a proposito, cosa si intende veramente per sacro? Se è qualcosa che centra con i tabù a sigillare i simboli, il sacro non fa per me, quanto il sacrificio. Cristo da la pace perchè lui è sacro, è inviolabile. Ma questa pace, non è perdità di libertà? E la perdità di libertà non è un sacrificio? |
31-08-2005, 01.42.16 | #55 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
L'unica totale limitazione della libertà potrebbe forse essere togliere la vita... Ma chi l'ha verificato che con la morte non inizi l'autentica vera e sola totale libertà? Rendere sacro, vuol dire dedicare a Dio, semplicemente. Rinunciare, dedicando la rinuncia a Dio, è sacrificare. Rinunciare senza sacralità è solo fare a meno di qualcosa. La perdita della libertà è sacrificio solo per chi dedica le proprie azioni a Dio. Per gli altri è meritata galera! eheheh! |
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31-08-2005, 05.51.06 | #56 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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la pace di cui parla Cristo è la pace e la gioia del cuore che non rappresentano un sacrificio ma uno stato dell'essere.
In questo senso è come essere beati, è la gioia di cui parla Yogananda, che ha poco a che fare con i piacer smodati dei sensi. E' comunque una conquista (o per chi ci crede una grazia). Il sacro , quando lo trovi ha ben poco a spartire con simboli e riti, perchè diviene parte di te e lo scopri in tutto. Jung ringraziava le pentole appese nella sua cucina....... Noi spesso siamo talmente abituati a non meravigliarci più che non vediamo il sacro in nessunacosa, ma i bambini fanno OH! e se diventiamo come loro entriamo nel Regno dei Cieli, cioè in quello stato di gioia e beatitudine naturale che hanno i bambini. |
31-08-2005, 11.22.17 | #57 | ||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Si potrebbe iniziare a fare un po' di pulizia partendo da questa.. "emanazione" L' "io" non è (a mio avviso!) emanazione di un fico secco!! Se dire "il Sé" può minimamente rendere verbalmente una realtà (anzi "LA" Realtà -tutta!), l' "io" non è che visione psicologica parziale (ilusoria)della nostra realtà! Dici "click, sparisce questo!Click:sparisce l'altro.. (etc..)" Non sparisce ciò che "E' " -ciò che esiste- ma come per il bambino si tagliano semplicemente i "cordoni ombelicali" e si procede verso l'appropriarsi di una vista particolareggiata del reale (del reale) che è visione totale priva di veli separatori ed illustratori vari. Razionalizzare senza mettere in discussione il nostro modo di percepire le cose e noi stessi è credere di centrare il punto mirando e guardando altrove..!!!! Sino a quando non individuiamo il "noi-stessi" molto, molto sottilmente, profondamente e "seriamente" non potremo fare i "conti" col resto.. Individuato il punto il "resto" cessa d'apparire come.. "resto"!! L'"io" è modo sintetico per illustrare la funzionalità cognitiva della coscienza e non realtà.. !!!!! La "coscienza" è.. realtà! Ma con l'"io" ed il "tu" c'entra esattamente quanto c'entra l'identificare col carrello ruotato le funzionalità aereodinamiche dell' aereo.. insomma nulla!! (Bah.. spero di essere stata un poco chiara..) Gyta |
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31-08-2005, 11.38.00 | #59 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Per me l' "io" non è "riflesso", l'io è semplice modalità mentale; come già scritto: visione interpretativa del "noi stessi".. Ma di "io" e "Sé" si parlò a lungo tempo fa*.. Gyta *(il "Sé" è la Realtà -ovvero.. Tutto!- senza filtri mentali) P.S: Non confondiamo però il linguaggio di espressione spirituale con quello della psicanalisi.. !!Molti i punti in comune, ma il linguaggio ha storia differente e significati differenti! Ultima modifica di gyta : 31-08-2005 alle ore 11.45.53. |
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