Il sacrificio è una rinuncia relativa al "sè". Si rinuncia donando senza aspettative di un tornaconto. Bisogna tenere molto al proprio "sè" per fare un vero sacrificio: Chi tende ad escludere o negare il proprio "sè" ...tende a non fare sacrifici.

Votare la propria esistenza ad una missione è "sacrificio". Pagare il biglietto del cinema non lo è... ovviamente.

Rinunciare, cedere, accontentare, a favore di altri o altro è sacrificio ma sacrificare non sempre è necessario, ed ancora più spesso è addirittura inopportuno.

Un sacrificio è cosa che solo una mente elevata può sapere se sia opportuno o no.

In genere i più comuni "sacrifici" sono vere stupidate, o ipocrisie, o veri pagamenti anticipati di qualcosa non in vendita che si spera di ottenere...

Un consapevole fa del bene agli altri senza alcun proprio sacrificio, ma con gioia e proprio arricchimento interiore.

un "consapevole" sa
sa che tutto è sacro perchè tutto è UNO
e rispetta tutto ed ogni essere perchè vede ovunque la sacralità
e sa che il tempio del safro è ogni cosa che quindi merita il suo rispetto ed il suo amore.

E' così.

Nella sacralità dell'intero Essere del Tutto ogni sua Parte, come noi siamo, ne è una fibra. L'esistenza di ogni fibra si estende nel suo tempo come una radice affonda nella terra: Nel suo percorso la radice impara dove andare e va dove era destino che andasse perchè la radice non è da intendersi tale se non quando è completa ed espansa in tutto il suo sviluppo.

Noi non saremo noi fintanto che saremo in vita: Nella interezza della nostra completa storia siamo una fibra del Tutto. In vita siamo germogli, punte apicali in continua crescita... germogli che confondono quel che sono davvero con quel che è il loro sviluppo attraverso il tempo. Noi confondiamo le nostre forme con i nostri pensieri, le nostre intenzioni, le nostre azioni ed il nostro aspetto in un certo attimo di tempo o in un certo periodo... ma l'opera è tale quando giunge al termine della composizione e può essere osservata completa da chi sa e può (e quel tale non siamo noi... ma è Dio).

Bravi, bravi, sacrificate il vostro Sè, e di riflesso il vostro Io, poi vedremo cosa rimarrà; se il tutto o il totalitarismo.

Siamo due cose Cat, animali viventi e parti del Tutto. Come animali non troviamo alcuna utilità a "sacrificare" il nostro "sè", ...Come Parti di Dio ce ne freghiamo altamente di quel "sè" che dura giusto il tempo dello schiocco di due dita rispetto all'eternità.

Quando l'ultima echo del nostro schiocco si sarà spenta resteranno sempre le dita che schioccarono quel "TAK!"

...Ed i "TAK!" sono pressocchè tutti uguali. Sei sicuro di voler gettare via l'intera torta per accontentarti di una strisciata di panna raccolta dalla punta del tuo minuscolo indice?

I miei antenati sono morti... come mai io sono quì ancora, secondo te?

Non sei giovane quanto pensi, Kat.

Non sai quanto lunga sarà ancora la tua vera esistenza!

Io...Io...Io...boh!A nzi...Io, boom!

Eheheh!

...Non ti smarrire, Kat: Quando le acque saranno troppo agitate per te, pensa che c'è stato un passato in cui non c'era il problema, ...che che quella serenità ci sarà ancora in futuro. Nulla dura per sempre se ha potuto nascere o cominciare.

Nulla può nuocere la nostra natura divina perchè siamo contemporaneamente chi da e chi prende, chi ama e chi è amato, chi uccide e chi mette in vita...

Siamo Dei!

No, su una cosa hai ragione! Devo calmare le acque, qua a furia di sassate e lapidazioni e auto-agitazioni per risonanza altro che onda anomala! Calmo le acque, mi specchio, e vedo me stesso, Io, Io, e ancora Io! Fanculo, adesso mi sto alterando! Non mi fregate più! Non mi buttate luce negli occhi, io ve la rifletto contro. Consapevoli o meno del vostro male..tiè...

Adamo, dove sei? Sei sepolto forse dalle macerie di statue cadute in rovina, di torri cadute in quel di settembre 2001, o sei morto in un campo di concentramento, o in una foiba, o ti ha ucciso la santa inquisizione? Dove sei, non riesco più a vederti!

Click, non c'è più dio, click non c'è più luce, click non c'è più ombra, click non ci sono più io, click non c'è più nulla.

Insomma, gli interruttori mentali, se se li sa gestire, possono essere divertenti passatempi per creare giochi di luci e ombre, ma io mi sono stancato di giocare.

Cmq l'importante è sempre e comunque, dare il giusto significato ai simboli. Se no non si sa nemmeno quello che si sta facendo.