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18-07-2005, 14.19.21 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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quello che hanno in comune le tre cose, è il fatto che sono TUTTE credenze dette da uomini per governare altri uomini.
Qualunque cosa che il predecessore RITIENE che sia religione te la insegna in quanto tale, qualunque cosa che invece sia LEGGENDA è tramandata in quanto tale, la superstizione invece è una credenza, sempre tramandata da altri uomini, che rappresenta solo la speranza in qualcosa. Tutto mi sembra che venga accomunato dal fatto che è tramandato di bocca in bocca con la sola necessità della FEDE. |
18-07-2005, 14.49.37 | #13 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Citazione:
No, niente fede aprioristica. Le dimensioni filosofico spirituali a cui mi riferisco, e anche a quelle a cui s'ispira SonoGiorgio credo, presuppongono una alchimia interiore, una trasformazione totale senza la quale non è possibile nessuna Conoscenza dello Spirito e delle dimensioni sottili della Coscienza. Quindi nessuna fede o credenza ma solo esperienza, la quale alla fine del percorso potrebbe andare in convergenza verso l'Unione con il Potere Divino, anche con chi l'ha trovato nella Via dell'abbandono, la Via femminile della Totale devozione, dell'Arresa. La Via Mistica femminile, lunare e la Via maschile della Gnosi, solare hanno la qualità della esperienza diretta, mai della cosa acquisita solo attraverso le parole altrui, credenze varie. Quindi, quando tu parli del possibile abbinamento fra religione, superstizione, leggenda, religiosità popolare essoterica, stai parlando dell'aspetto superficiale, esteriore, della religione. E qui, probabilmente, potresti anche avere ragione. Ma non sta li la faccenda essenziale della Ricerca spirituale. Ultima modifica di Mirror : 18-07-2005 alle ore 14.54.52. |
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18-07-2005, 15.30.12 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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questo non spiega il motivo per cui, nel corso dei millenni sono sorte sempre nuove leggende, o se vuoi, religioni.
Sempre basate sul nulla, ma solo sul carisma di chi te le racconta. Se tu fossi nato su un isola ecco che la tua religione sarebbe il Dio tuono, raccontata da tuo padre. In altre parole il NULLA, se non la disperata ricerca che fa il nostro cervello di sopravvivere al NULLA che viene dopo la morte. NULLA che non puo' comprendere e che quindi cerca di spiegarsi tramite LEGGENDE o superstizioni. In fondo cosa è il pensiero se non una trasformazione di parametri esterni che condizionano il nostro modo di pensare? sono sicuro che noi non viviamo, ma crediamo di vivere, in quanto dalla nascita alla morte, i nostri pensieri sono solo il frutto di trasformazioni chimiche influenzate dai numerosissimi parametri esterni che ci bombardano. Quindi nulla che puo' differenziarci da un sasso, una pianta o un animale. Solo la vaga speranza data da quell'anonimo personaggio carismatico che ci racconta favolette. |
18-07-2005, 16.03.21 | #15 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Non ritorniamo alle stronzate che non so niente delle filosofie orientali: ne so quanto chiunque altro e ne ho una mia opinione valida quanto quella di chiunque altro. Sono piuttosto irritato da pretesi santoni che vedono nell'oriente la verità.. non c'é verità nella religione che si sceglie di professare ma negli intenti della persona. Un po' di responsabilità e di testa. La mia era una provocazione.
A bluemax potrei dire che anche la Scienza è una religione inventata per controllare gli uomini: non confondiamo la sua funzionalità con il concetto di verità. La Scienza riproduce fenomeni ma non trova né spiga le verità dietro a questi.. poche cose sono tanto campate in aria e tese ad escludere l'interiorità umana. La sopravvivenza al Nulla? Un essere umano non sarà mai tanto grande da raggiungere la condizione perfetta del Nulla, essendo limitato in una realtà imperfetta per definizione per cui non montiamoci la testa sperando che dopo la morte non ci siano responsabilità cui far fronte. |
18-07-2005, 16.59.35 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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Beh.
La scienza innanzi tutto, non vuole spiegare nulla di trascendentale, ma si limita a spiegare fenomeni grazie a delle sperimentazioni (galileo insegna) che portano a delle conclusioni. In altre parole si basa su un qualcosa di concreto, reale (anche se reale è relativo), che chiunque puo' riprodurre. La religione, la leggenda, la superstizione invece no. Non puo' essere riprodotta. O CREDI in quello che ti è stato detto oppure sei un miscredente. Le favolette inventate non hanno alcun basamento ne scientifico, ne logico, ne tantomeno razionale, dato che cambiano di continuo col cambiare dei tempi. In pratica una verità basata sul nulla con l'unico scopo di allieviare la sofferenza della consapevolezza della fine. Una fine inevitabile, una fine che porta al nulla estremo. Ogni funzione cerebrale, con la fine, termina nella decomposizione degli amminoacidi che formano i ricordi, le speranze, le illusioni, i rancori e gli amori. La religione è una favoletta per alleviare il nostro cervello, promettendo che nonostante tutto questo è innegabile che avvenga, c'è la sicurezza che i ricordi sopravvivano. Questa certezza da 10.000 anni ed oltre a questa parte non è mai stata avallata da nessuna ipotesi se non dalla effimera certezza che un carismatico personaggio dopo l'altro si tramandano allietando il nostro cervello che rifiuta di finire. In fondo tutte le leggi che regolano l'universo si spostano sempre in direzione del piu' semplice. Cosa vi è di piu' semplice del nulla ? Eppure è stato spiegato anche come ha avuto origine l'universo. Dove è rimasto Dio adesso ? Siamo passati dal credere in Dio quando questi si manifestava tramite il fulmine, e via di seguito spiegandolo sempre e sempre sino al momento che Dio è stato relegato al nulla. Quindi, alla luce dei fatti, come possono ancora, certi carismatici personaggi parlare di un qualcosa dopo la morte ? |
18-07-2005, 18.48.14 | #17 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Sai benissimo che so che la Scienza non è una religione, in realtà ma possiamo supporre tutto. Le favolette inventate non sono quindi di competenza della scienza né sta a chiunque prenderle per favolette se sono parte del credo reale di qualcuno. Forse sono più reali ancora proprio perché si adattano alla crescita dell'individuo.. questo non l'avevi considerato? Come al solito, stai prendendo la Scienza come verità assoluta che non vede nell'uomo altro che un mucchio di carne e nient'altro. L'universo non è stato spiegato è stato raccontato in questi anni proprio come una favoletta da chi pretende di averne scoperto il perché studiandone il come e ammettendo di interessarsi solo ai fenomeni e non al resto. Quest'affermazione fa da perfetto contraltare alla tua. Non credo nella Scienza in un periodo storico in cui basta pagare affinché qualcuno firmi la convalida di una data teoria. Non credo nella Scienza perché dimostra qualcosa ma perché è solamente uno strumento utile. Ripeto che in nessuna definizione di verità c'é indicata la funzionalità. La Scienza si limita a funzionare ma non è verità assoluta, poiché anch'essa cambia secondo le mode del momento. Non ci sono fatti e nessuno ha relegato Dio nel nulla perché Dio è il Nulla. Ed è solo grazie a questo che puoi poggiare le tue chiappe su una sedia e comunicare su forum. Perché sei ficcato in quella cosa che Dio non è e che è quindi soggettiva, relativa, imperfetta, parziale, immanente e che è la Realtà. Quello che mi infastidisce di chi non crede è che nell'infinita arroganza e antidemocraticità del "io sono meglio perché so, perché ho uno strumento forte in mano" hanno la lingua talmente lunga da sputare su tutto ciò che non è il loro CREDO PERSONALE e sui credo altrui. E' molto soggettivo credere che ciò in cui si crede è oggettivo, è la base dell'opinione e della soggettività. Non è la Scienza che ha dato la parità di diritti all'uomo, la democrazia, la Scienza stessa. E' sempre e solo stato l'Uomo che s'é fatto un culo così nella ricerca di sé, di quella parte immortale che (per me) c'é e pure con legittimità. Rimarrà inutile tutto il tuo costrutto anti-aldilà quando, come tutti, rilascerai le viscere in punto di morte. Come chi crede. Perché in realtà, noi non sappiamo proprio niente. Dal primo, all'ultimo.
Naturalmente, a differenza della tua presunta verità, questa è solo una mia legittima opinione. Certo che qui chi gioca onestamente e lo ammette passa sempre per fesso. |
18-07-2005, 21.58.23 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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guarda ceh nessuno qua sta dicendo di avere la conoscenza. Sto soltanto dicendo che QUALSIASI CREDO RELIGIOSO deriva unicamente dal fatto (buffo) che è da considerarsi al pari di qualunque favoletta che i genitori insegnano ai bambini prima di dormire.
Non è un confronto SCIENZA - RELIGIONE, è soltanto un constatare che ogni RELIGIONE e relative regole (a volte stupide) dogmi e quant'altro derivano unicametne da PERSONE. La cosa buffa è che qualsiasi religione, deriva da racconti di PERSONE o manoscritti di PERSONE che presumono di CONOSCERE l'assoluto ed imbambolano le persone che al posto di porsi domande ed andare a fondo si adagiano alle illusioni. L'analisi sta tutta nel capire il PERCHE' avviene questo. Secondo me, avviene unicametne perchè promettono al cervello che nonostante lui stesso ed il resto del corpo debbano NECESSARIAMENTE finire, c'è la possibilità che sopravviva qualcosa. Quel qualcosa che da 10.000 anni a questa parte (e secondo me anceh da prima, da quando cioè il cervello ha cominciato a porsi il problema della sopravvivenza alla morte) non ha potuto avere alcuna risposta se non la FEDE. Beh.. io sono un tipo che non riesce ad ascoltare quello che un altro poveraccio prima di lui dice essere la verità, sopratutto perchè la SUA ipotetica verità deriva unicametne da verità di altre PERSONE. Non so se hai compreso il concetto... (e questo per quanto mi riguarda avviene anche per come affronto il problema scienza) ma non è la differenza SCIENZA-RELIGIONE, ma la differenza tra FAVOLA, LEGGENDA, SUPERSTIZIONE e RELIGIONE. |
18-07-2005, 23.29.51 | #19 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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****L'analisi sta tutta nel capire il PERCHE' avviene questo
una mezza risposta e' nella tua firma ****Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. ------------------------------------------------------------------------------ se viviamo qualcosa percependola la chiameremo vera e' questa la forza della religione credere in cose assurde perche' le si vive come reali la spiegazione e' nella parola, le parole imbambolano, e riescono, se usate ad arte, a presentare come reale l'assurdo la questione fede e' una esperienza realmente vissuta non in favole raccontate o parole di uomini .. proprio in realta' vissuta ogni religione se la vedi nell'interezza va praticata, per praticare intendo partecipare a riti un rosario sembra una cosa innocente eppure nel ripetere frasi con un determinato ritmo si induce un rilassamento e un benessere in tutto il corpo, si coordina il respiro al battito cardiaco Sperimentato da una equipes di neuroscienziati con tutte le analisi del caso, lo stesso si ottiene col training autogeno Ci si autoinduce uno stato di suggestione e nel caso del rosario le frasi ripetute hanno lo stesso effetto di un auto ipnosi cosi' e' facile che nel momento di massimo benessere si possa autosuggestionarsi e credere di star avendo un contatto col divino ma ci sono ulteriori motivi per i quali chi crede ha un opnione del suo credo e rigetta ogni altro come falso, ce ne sono tanti tanti tanti un altro e' partecipare a riti di gruppo, come la messa, il senso di appartenenza a un qualcosa elimina il senso critico e apparira' logico il pensiero di una persona carismatica nel momento in cui tutti credono ecco perche' e' rifiutata ogni ricerca individuale e vissuto personale con la spiritualita', il gruppo e'necessario per ottenebrare il senso critico ma ce ne sarebbero tante altre ancora di motivazioni per le quali chi sta parlando di cose assurde le difende con forza, perche' sta realmente credendo di aver vissuto qualcosa, che e' solo suggestione |
19-07-2005, 03.36.15 | #20 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Ah, si?
Citazione:
Questo potrebbe essere vero (come Tutto, del Resto) ma per quelle religioni standard ISO 2005 nelle quali più persone hanno messo la mano sul libro ed hanno giurato che, anche se non ci hanno capito niente, avrebbero da allora in poi rigorosamente seguito le regole ed i dettami della setta di appartenenza. La religione, anzi, le religioni affidabilmente credute perchè valutate e conseguite per autoconversione, sono tutte una diversa dall'altra, e nessuno si mette a giocare inventandosi riti strani quando si pone in relazione a Dio, da solo... Non fosse altro che per non fare la figura del cretino davanti a Dio che magari lo ha creato e potrebbe pensare "ma guarda questo che deficente che è venuto fuori...". Qualunque religione condivisa esattamente con altri è una bufala. Potrà anche avere doti terapeutiche, ma anche le medicine ce l'hanno senza scomodare lo spirito (alcool denaturato a parte). Allora anche il BISOLVON per la tosse è una religione? si prende il cucchiaio, si versa e si beve dicendo "mammamia che tosse che ho, non passa mai!". E poi miracolo! passa la tosse! In conclusione: Non sono per niente daccordo: spiegare meglio, please... |
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