Perchè quando diciamo "pere" sappiamo tutti e due cosa intendiamo. Anche se, certa-mente sempre in modo diverso.

Ora, l'ego è nella mente, altrimenti, se intendi qualcos'altro, devi dargli un altro nome!

Ciao.

Ma con le cose visibili è un conto con le cose invisibili un altro, cmq se credi di sapere quello che intendo io e interpretare a modo tuo senza chiedere spiegazioni ben venga certamente non conosco bene come te questi processi...

La mente è la dimora dell'ego. Questo è noto ovunque! Quando si parla di io o di ego si parla della mente dove questi risiedono!

Se in un dialogo in cui almeno sui termini elementari non ci si mettte daccordo, ognuno può dire quello che vuole senza alcun senso. E' per questo che sono intervenuto alla tua affermazione:

"Successivamente quando ha svolto tutte le sue funzioni passa al corpo causale che è la dimora dell'ego"

Ora, dovresti dire che è sbagliata ineffetti, piuttosto che la risposta che mi hai dato, non ti pare? Fermo restando, che puoi dare comunque e sempre tutte le spiegazioni che preferisci, ci mancherebbe!


Ciao.

Non so chi tu pretenda di essere per negare con assoluta certezza senza dubitare quello che la società teosofica afferma, perchè è da lì che ho tratto quello che ho scritto...

L'affermazione:

"Successivamente quando ha svolto tutte le sue funzioni passa al corpo causale che è la dimora dell'ego"

Bisognerebbe verificare se è proprio così! Prima cosa.

Poi bisogna anche verificare se il percorso che tu hai tracciato è anch'esso così (cioè che è sempre tratto dalla società teosofica), perchè in questo percorso, così come tu lo hai descritto, il termine ego assume proprio il significato "mentale"!

Infine:

Ammettiamo che sia proprio così, è' per me errata, visto che l'ego risiede nella mente. Si potrebbe anche parlare di un ego, nel corpo causale, ma con la "E" maiuscola, semmai, porprio per differenziarlo da quello della mente (altrimenti, sarebbe la stessa cosa). Quindi "Ego"! Ma qui la cosa è diversa, e bisogna "conoscerla"!

Personalmente, non mi meraviglia trovare errori nelle cose scritte anche dai teosofi, visto che sono cose comunque scritte nel tempo, modificate, interpretate. La teosofia la ritengo una conoscenza molto interessante, ma sono state scritte e dette cose sbagliate anche lì. Non sono nessuno a dire che sia così, come io dico, perchè è irrilevante: io sono solo uno che dice come la pensa, e basta, in base solo ed esclusivamente "A ME STESSO"!


Ciao.

... interessante la contestazione di kannon considerando la fonte teosofica!

ciao valentina,
è curioso quello che scrivi .. affermi di non riuscire a credere nella vita dopo la morte .. ma sostieni allo stesso tempo di avere un anima ... cioè un corpo sottile

poi affermi di non essere religiosa e non avere fede, sostenendo con questo che sia prerogativa degli uomini religiosi avere l'esclusiva l'idea della vita dopo la morte.

Partiamo da qui ... pensa ai cattolici .. che vita hanno dopo la morte ? inferno/purgatorio/paradiso ... curioso non trovi ?

e i musulmani ... un paradiso con 72 (...) vergini ... interessante ... oppure l'inferno ...

beh direi che è abbastanza inverosimile, no? Simbolico certo ... appunto simbolico !.. io non sono religiosa e non ho fede, ma credo nella Vita in tutte le sue manifestazioni materiali fisiche e non fisiche.

La Vita come valore assoluto ! Che non si ferma ... la Mente prosegue ...

io non so cosa ci sia .. c'è un motivo per cui non lo ricordiamo .. posso raccontarti una moltitudine di teorie che esistono .. insegnamenti ... però so che la Vita non è in un corpo "Animato" .

Secondo me non dovresti neppure preoccuparti di associare la Vita dopo la morte alla reincarnazione ... perchè tanto ciò che eri lo sei ora !

Ecco, ho notato questi concetti associativi - religione/vita eterna
vita eterna /reincarnazione ....

dovresti forse, per arrivare ad un punto, provare ad esaminarne ad uno ad uno ...

Ciao,
che senso avrebbe la vita se dopo la morte non ci fosse nulla? Allora perché siamo nati se poi dobbiamo morire e finire nel nulla? Credo che la nostra vita faccia parte di un percorso misterioso. E' solo una parte infinitesimale di questo nostro cammino verso la perfezione.
Io credo nella reincarnazione, come ho avuto già modo di scrivere in questo forum. La mia vita, con crisi convulsive alla tenera età di un anno, e le conseguenze poco piacevoli, non avrebbe altrimenti senso, a mio avviso.
Io non ho paura della morte. Mi fa più paura la sofferenza.. Spesso mi dico che vorrei morire lentamente quanto basta per rendermene conto e velocemente quanto basta per non dare fastidio al mio prossimo. Chissà...

morte, sofferenza (dolore) sono la stessa cosa.

tu hai paura della morte.

gesu' con il corpo pieno di chiodi su una croce diceva:

perdona loro, perche' non sanno quello che fanno.

Eh, no... non sono la stessa cosa: intanto il dolore è fisico e la sofferenza è mentale... quindi cambia già questo. Poi, io non conosco la morte, perciò non so se possa farmi paura anche se credo di no. Il dolore, quello l'ho provato e so che significa, soprattutto quando si tramuta in sofferenza... Non facciamo di ogni erba un fascio, per favore...