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24-04-2005, 20.57.25 | #2 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
In italiano, e supponendo che l'italiano sia la lingua che si parli tra noi, "riflettere" significa: "applicarsi con la mente, considerare con attenzione" Tuttalpiù, quella è una particolarizzazione del significato, una limitazione fuorviante. Rivolgere l'attenzione su fatti interni della vita psichica o all'attività e ai contenuti del pensiero attiene maggiormente al termine "INTROSPEZIONE" |
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24-04-2005, 21.13.11 | #3 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Vocabolari?!
...sai dove devi metterteli, vuoi che te lo dico io?
(meglio di no! altrimenti avrete un pensiero in meno...) Glossario Riflettere = Osservare tramite uno specchio frontale Eseguire una inversione ad "U" E sai dove devi metterlo quello specchio? Non davanti agli occhi, ma dentro la crapa. E sai dove dentro la crapa? Davanti al pensiero. E sai con quale scopo? Per vedermi cuanto bello, alto, figo.... sono.... e... ...e per incunearti dentro fin, fin, dove vi a prendere le parole, le immagini di migliaia di situazioni passate, ed altrettante create per il futuro, e le migliaia di emozioni ad esse associate e... ... lo sai con quale obiettivo? No? Bhe, te lo dico io che sono titolato a blatterare... per LIBERARTI da migliaia di anni di CONDIZIONAMENTI. |
24-04-2005, 22.48.21 | #5 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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x nulla sai che...
...per come nuovo iscritto non sei per nulla stupido? E sotto, sotto-sopra ridendo hai detto una grande verità per nulla balzana?
Lo sai che perché si dice che sarebbe utile che tornassimo bambini? no? Non lo sai? Beh! Allora te lo dico io se non lo sai. Noi dovremmo tornare con il “cervello che avevamo da bambini” perché quello è il cervello più efficiente e super veloce che ci sia! E lo sai percke? Perche non sbaglia mai! e lo sai perché? Perckè non si chiede “perckè” ! embè? Embè così no può sbagliare mai! (ma l’avevi gia detto!) già è vero... e... ...lo ripeto: lui se sbaglia è perché sono gli altri che gli dicono che ha sbagliato! E da quel momento in poi lui non farà più una cosa di giusta... e lo sai perchè? Perchè va in confusione! E lo sai perckè? Perchè non sa più chi deve ascoltare dei 3 (tre)! dei 1 + 1 + 1 ? Si dei tre! (3)!. Questi tre (3)! 1° la sua natura 2° “uno” fuori incazz...avolato che gli dice che sta sbagliando. 3°“Quello” che prima era fuori e che adesso gli si è installato dentro e... fa da supervisore con licenza di fare quello che più gli piace con i criteri che più gli piacciono e sulla base di quello che più gli piace... |
24-04-2005, 23.12.00 | #6 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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x Ilpe
Dicono che ci becchiamo, e non hanno capito il concetto basilare che se non ci fosse stima reciproca ci ignoreremmo tranquillamente.
Peccato che non hai voluto "darmi corda" nella discussione che è stata chiusa. Sarebbe stata un bella e buona occasione per tirar giù un thread Simpatico, ma, soprattutto, profondo. Questo non l'ha capito neppure Ivo. Peccato. Se non ci fossero tanti interventi affrettati e "di prima impressione", si riuscirebbe a raffinare ddai nostri post molte cose che credo notevoli, e non mi riferisco certo ai miei post, che ho finito di dire quel che desideravo ormai da molti mesi. Ciao Ilpe, ti saluto con i miei più sinceri auguri di essere letto con più attenzione, perchè hai molte cose da insegnare a tanta gente che si ferma alle apparenze. P.S. Per tutti: Ci ritroveremo un giorno, ...chissà. Buon proseguimento. |
24-04-2005, 23.15.55 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
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Penso che invece di discutere sul significato letterale o filosofico, sarebbe meglio che cercassimo di capire come applicare questa "riflessione" o meditazione interiore e vedere a cosa possa servire veramente.
Il Pensiero ha detto: "tornare bambini". Secondo me non è del tutto sbagliato, proprio per il minor condizionamento di una psiche giovane. Dunque il problema è che noi ci conosciamo e riconosciamo, non per quelli che siamo veramente, ma in funzione di un'educazione e di condizionamenti, dati dalla famiglia, religione o società, che ci vogliono in una certa maniera. Noi ci siamo adeguati, ed è giusto farlo, ma il fatto è che ci siamo anche convinti di essere quelli che, in realtà, non siamo davvero. Infatti riconosciamo in noi la maschera e non il nostro vero essere. Riconosciamo i nostri atteggiamenti, diventati ormai consuetudine, ma non i nostri veri impulsi interiori, i quali sono filtrati e manipolati, appunto, da tutti i condizionamenti che ci vogliono così come la società richiede. Ecco la necessità della riflessione, dell'esercizio del "conoscere se stessi", renderci consapevoli di ciò che ci spinge ad agire in modo da essere coscienti dei veri limiti che ci rappresentano. Per me questa è la meditazione più vera e fattiva che ognuno di noi potrebbe fare. |
24-04-2005, 23.39.31 | #8 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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peccato!
Citazione:
PS Devo confessare che questo e l’unico post con il quale sei riuscito a far traballare il pensiero... complimenti... Però ... da veterano ho anche capito come funzionano questi forum... e voglio pensare che sia turn over di nik ... se così fosse mi rincuoro... perché allora il Ci ritroveremo un giorno, ...chissà. diventerebbe una realtà... se puoi chiarire. |
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24-04-2005, 23.47.49 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Citazione:
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25-04-2005, 07.53.18 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
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Certamente che c'è altro.
C'è tutto il movimento che ne dovrebbe derivare; c'è il problema dell'accettazione di ciò che siamo, rispetto a quello che credevamo di essere; c'è il problema che non basta scoprirsi, ma bisogna anche applicare questa costante consapevolezza in ogni momento e in ogni azione della giornata. C'è che vorrei sentire anche cosa ne pensa anche qualcun altro |