Andrebbe messo in eventi ma quell’area del sito è così poco visitata che ho pensato di metterlo qui, (caso mai Ivo mi rimuove).

Il 28 aprile prossimo Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, poeta e costruttore di pace, sarà a Roma per guidare una camminata consapevole per la pace, alle 15, dal Colosseo al Campidoglio, e una conferenza pubblica, alle 20, presso la sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica.

Gli amici di Roma potranno vedere dal vivo, (in carne e nervi), una delle figure più fulgide e popolari dello ZEN vietnamita e penso anche del pensiero umano, visto le sue opere.

(Confesso che ci ho fatto un pensiero sulla possibilità di essere lì, perché lo avrei rivisto con piacere. Poi distanza, pigrizia, impegni contingenti mi hanno fatto ritenere di lasciar perdere. )
Comunque per chi è interessato ed alla ricerca consiglio di andare a vederlo.

Allego qui, anche uno stralcio su Thich Nhat Hanh che avevo postato in un latro 3d.

Thich Nhat Hanh, 77 anni, è il capo spirituale in esilio della Chiesa buddista vietnamita (in patria sopravvive una sorta di buddismo di Stato).
Minuto, magro, dai lineamenti aspri ma pronti a schiudersi nel più disarmante dei sorrisi, occhi neri e saettanti sotto la testa rasata, Thai è tra i maggiori maestri spirituali del nostro tempo, ma è stato anche un formidabile guerriero della pace, avendo messo in pratica il precetto buddista della compassione in modo integrale, a 360 gradi, guardando alla sofferenza senza distinzioni ideologiche.
Nel Vietnam devastato dalla guerra, i «Piccoli corpi di pace» creati da Thich Nhat Hanh soccorrevano le vittime di entrambe le parti: era il 1964 quando alcuni dei suoi monaci caddero sotto il fuoco incrociato. Allora Thai pensò che la tragedia dovesse finire e volò a New York dove tenne conferenze, conobbe Thomas Merton e Martin Luther King che nel 1967 lo propose per il Nobel della Pace; alla Casa Bianca ebbe un lungo incontro con il sottosegretario alla difesa Robert Mc Namara che alla fine si disse «molto turbato» (si dimise poche settimane dopo).

Sempre per chi ama Thich Nhat Hanh, o per chi vuole conoscerlo, c'è nel sito il suo "discorso tenuto nel Penitenziario di Stato del Maryland U.S.A.", dal titolo suggestivo Libero ovunque tu sia" Vai nel Sito

Grazie VanLag.. !

Forse non andrò nemmeno io a Roma..
ma in spirito.. di sicuro..





Gyta

Se fosse stata a Milano me ne sarei uscito dal lavoro e sarei andato sicuramente non solo per la stima verso Thich Nhat Hanh che certamente sento, ma che, come ho espresso in altri post, è limitata dalla poca conoscenza che ho di lui e del suo pensiero, ma sarei andato perché mi sembra bello che sia un monaco Zen a guidare una marcia della pace, come a rimarcare una volta di più, l’universalità del desiderio di Pace ed implicitamente, a rimarcare, che “il bene” non ha confini, ne colore ma che appartiene davvero a tutti gli uomini di buona volontà, indipendentemente dal colore della loro pelle, dalla forma dei loro occhi o dalla loro religione.

Siccome temo che televisioni e giornali daranno nessun rilievo a questa iniziativa di un “povero” monaco, (che per altro in altri paesi qualcuno ha candidato per il nobel per la pace), siccome, non sapremo nulla di ufficiale, se qualcuno di noi, (noi popolo di riflessioni.it), dovesse andare farebbe cosa gradita, a me personalmente, ma penso anche ad altri, se ci raccontasse il suo resoconto.
Ed anche questa sarebbe una bella conquista…… perché dimostrerebbe che internet fa informazione.

Grazie, Gyta, grazie per il tuo grazie….. a volte, sai, ci assale la sensazione di essere invisibili, ma poi c’è sempre una parola amica che ci rincuora.

Spero che siano in tantissimi a quella marcia.

Sì.. c'è sempre una "parola" amica a rincuorarci (è reciproco!)
e "Quella" marcia non ha mai cessato d'essere.. !



Gyta