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28-03-2005, 11.02.07 | #33 |
Sii cio' che Sei....
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Dohakosha-giti - Canto per il popolo (Saraha)
traduzione dall'inglese di Daniel Odier 1 Ignorando il mistero profondo, i bramini recitano invano i Veda. 2 Cantano salmi, fanno l'offerta dell'acqua, della terra e del fuoco, bruciano l'erba kusa, con gli occhi arrossati dal fumo. 3 Con un'aria da Bhagavan, impugnano un bastone, si pavoneggiano e i fedeli si lasciano ingannare. Essi separano arbitrariamente il puro e l'impuro. 4 Nudi, coperti di ceneri, portano lo " chignon ", accendono una lampada ad olio e fanno tintinnare i loro campanelli. 5 Seduti nella posizione del loto, confidano segreti, abusano dei fedeli e vendono l'iniziazione alle vedove e alle monache. 6 Vagabondano nudi o vestiti di stracci, si lasciano crescere smisuratamente le unghie e trascurano il loro corpo. La loro liberazione non é altro che una parodia. 7 Se basta denudarsi per conoscere la liberazione, cani e sciacalli sono liberati! Se basta rasarsi il cranio per conoscere l'illuminazione, i fianchi delle donne sono più che illuminati! 8 Avere una coda non ha mai liberato nessuno. Guardate il pavone e lo yack! Se nutrirsi di rifiuti conduce alla conoscenza, l'elefante e il cavallo l'hanno raggiunta! 9 Saraha canta : nessuna liberazione per gli asceti che tormentano il loro corpo poiché si privano della Realtà. 10 I novizi, i monaci, i sanyasin, impressionati dagli Antichi, rinunciano al mondo, insegnano le scritture e si inaridiscono a forza di concentrazione. 11 Altri fanno appello al Grande Veicolo e ai testi sacri. Meditano sui chakra e i mandala, scindono la felicità in diverse tappe. 12 Essi non fanno altro che allontanarsi dalla via e si battono per sapere se essa sia spazio o vacuità. 13 Trascurare lo Spontaneo per discutere del nirvana é perdere di vista l'Assoluto. 14 Chi si allontana dallo Spontaneo non conoscerà la liberazione. A che servono meditazione, offerte di lampade ad olio, recitazione di mantra ? 15 A che servono l'austerità e i pellegrinaggi ? Non ci si libera tuffandosi nelle acque sacre. 16 Abbandona ogni attaccamento, rinuncia a contrastare le cose. La conoscenza perfetta é senza caratteristiche. Quando la Coscienza emerge, ogni cosa é liberata. 17 Dietro gli insegnamenti ed i trattati, le discussioni filosofiche e i testi sacri, non c'é null'altro che questa Realtà che si scopre ai piedi del Guru! 18 Che la sua parola penetri il tuo Cuore un solo istante e tu possa realizzare che il tesoro é nelle tue mani. Saraha canta che il mondo é soggetto all'illusione e che lo spirito ignora la sua propria natura. 19 Saraha canta : non meditare, non abbandonare il mondo, vivi in compagnia. Se tu non ti liberi prendendo un piacere profondo al mondo sensoriale, si può dire che la tua conoscenza sia perfetta ? 20 Se la Verità é manifesta, perché meditare ? Se la Verità é nascosta, tu non fai altro che camminare nelle tenebre! Saraha canta : l'eternità non é di dominio dell'essere né del non essere, dunque, tocca lo Spontaneo! 21 Saraha canta spontaneamente la profondità segreta del mondo, non rimanere prigioniero del gregge inebetito! Ciò che ci fa nascere, vivere e morire é il cuore del Supremo. 22 Il Supremo non medita, perché meditare su di lui ? Il Supremo é indicibile, allora taci! Gli esseri sono prigionieri del divenire e nessuno scopre la natura del Sé. 23 Abbandona i mantra, i trattati, gli oggetti di meditazione, la concentrazione! La Coscienza é immacolata, non inquinarla con la pratica! Smetti di tormentarti e dimora nell'intima felicità! 24 Deliziati dei cibi e delle bevande, sii felice, gioisci del piacere che offri alla discendenza dei maestri, é così che ci si libera! Il Maestro cammina sulla testa di coloro che si attaccano al mondo! 25 Saraha ti dice, rilassa la tua coscienza, risiedi nel Cuore, là dove non penetrano né il sole né la luna né tanto meno il soffio. 26 Abbandona la dualità, risiedi nell'unità. Che la tua conoscenza sia libera da distinzioni. Che il fremito del tuo amore non percepisca altro, nella totalità dei mondi, che il colore dell'Uno! 27 Allora non vi é più né nascita, né evoluzione, né fine. Il divenire si esaurisce. Il nirvana scompare. Nella Beatitudine suprema non vi é nessuna differenza tra te e il mondo! 28 Ovunque si diriga il tuo sguardo, niente altro che questa Realtà! Liberati dallo smarrimento e abbandona ogni ricerca! 29 Il Maestro ti dirà che all'estremità spaziale dell'organo di senso l'ego si dissolve e si manifesta allora il corpo dello Spontaneo. 30-31 Saraha canta il luogo in cui muore il pensiero e scompare il soffio, questo luogo é la Felicità Suprema. Non cercarla altrove! 32 Resta nell'acutezza, o yogi, dimora nell'intimità di questo riconoscimento, evita di identificarlo a qualunque cosa, scorri fluido, insieme al tuo pensiero che é della stessa natura del mondo. 33 Saraha canta, ascoltalo. Non c'é liberazione attraverso la meditazione. Non ti impigliare le membra nella rete dell'illusione! 34 All'origine il cielo é puro ma l'essere legato finisce per vederlo intorbidito. L'imperfezione delle cose dipende dal tuo stesso pensiero! 35 Il legame dell'ego nasconde la Realtà. Non criticare le diverse vie, sfuggi alla confusione del mondo riguardo la meditazione e vedi la tua stessa natura. 36 La sorgente della coscienza ti sfugge poiché tu ti allontani dallo Spontaneo per immaginare una tripla via. Non lasciare il luogo in cui tu vivi e muori. 37 Se ti interessi alla sorgente, l'insegnamento del Guru ti ci porterà. La diversità del ciclo della vita e della morte non é che una forma della Coscienza. 38 Nessuno può definire la tua natura ma il guru può rivelartela. Divorando il bene e il male, non resta più nessuna zona oscura. 39 Quando il tuo Cuore si é liberato dal pensiero, tu sei tutt'uno con il guru. Le sue qualità sono le tue. Io, Saraha, lo ho riconosciuto. Ho abbandonato mantra e tantra per cantare questo poema. 40 Attraverso l'atto legato al tempo, tu stesso ti intralci. Quando ti liberi dall'azione premeditata, il pensiero ritrova la sua sorgente e conosci la liberazione suprema. 41 La Coscienza é la sorgente vibrante di ogni fioritura e di ogni liberazione, é il tesoro nascosto a cui rendere omaggio. Allora, tu hai ciò che desideravi! 42 Quando la Coscienza é legata tu sei legato, quando la Coscienza é liberata tu sei liberato. Questo é certo! Ciò che incatena gli ignoranti, libera gli illuminati. 43 Il pensiero incatenato si slancia in tutte le direzioni. Liberato, rimane immobile, come un cammello. Questo paradosso é ovvio! 44 Oh yogi, non rimanere come una pietra priva di respiro a fissare la punta del tuo naso. Gioisci dello Spontaneo e smetti di legarti al futuro! 45 Abbandona il cavallo instabile del pensiero che modifica la sua corsa come il vento. Realizza la tua natura spontanea e il pensiero, di colpo, si immobilizzerà! 46 Quando il pensiero si corica, il corpo é liberato, tutto é abbandonato nel sapore dello Spontaneo. Non vi sono più distinzioni di casta, né bramini! 47 Davanti a te, i fiumi divini, il Gange e la Yamuna, Benares e Allahabad, luna e sole! 48 Ho visto i luoghi sacri ma nessun luogo é così ricolmo di beatitudine come il mio stesso corpo. 49 Puoi contemplare un fiore di loto e non vedervi altro che fiori, pistilli, foglie e steli. Abbandona queste distinzioni futili e vedi il fiore di loto. Non angosciarti, non tormentarti, abbandona l'inutile. 50 Abbandona i mantra, i testi e orienta la tua ricerca verso il luogo in cui gli dei si sfumano, allora tu sarai l'assoluto e ogni altro desiderio svanirà. 51 Riconosci questa ambrosia che si esprime a partire dal non-sapere. Coloro che si dedicano a spiegazioni non trovano la trasparenza in seno all'attività. 52 Oh discepolo, assaggia il sapore meraviglioso della Realtà la cui natura é indicibile. In questo luogo in cui l'immaginario smette di estendersi, tutto si immerge nella felicità. 53 In questo luogo l'intelligenza si abbandona, il pensiero si rilassa, l'ego si dissolve. Non utilizzare la meditazione per toccare mondi illusori. 54 Una cosa si manifesta e se ne va. Quando essa non é più, perché sorgerebbe di nuovo? Quando nulla si manifesta o scompare, rimani dove sei, dice il guru. 55 Utilizza i sensi, guarda, ascolta, tocca, gusta, senti, cammina, siediti ma fai tutte queste cose senza abbandonarti al dialogo interiore. Rimani nell'unità e abbandona il pensiero. 56 Se non ti abbeveri alla parola del maestro, che é un nettare di immortalità, rischi di morire di sete, perso nel deserto dei testi. 57 Abbandona totalmente il pensiero e il non-pensiero, sii come un bambino. Abbi una convinzione assoluta nella parola del maestro, allora lo Spontaneo indicibile ti sorprenderà come una tigre. 58 Una giovane vergine non può descrivere il piacere dell'unione sessuale. Senza linguaggio, l'ineffabile non può essere espresso. L'assoluto sfugge à ogni descrizione. 59 Totalmente liberato dall'essere e dal non-essere, l'universo si dissolve in Esso. Il pensiero si immobilizza, il ciclo del divenire si ferma. 60 Per ottenere il Corpo incomparabile, riconosci il Supremo in te stesso. Allora l'errore si dilegua e tu vedi il Sé. continua al link: http://www.danielodier.com/dohakosa_i.htm |
28-03-2005, 11.52.19 | #35 |
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Alla faccia del canto <per il popolo>..
107 L'albero della Coscienza non-duale si stende sul mondo. I suoi fiori sono l'amore, i suoi frutti il dono. E fino a qui tutto bene.. 108 L'albero del vuoto é pieno di fiori e di atti d'amore, i frutti appaiono spontaneamente perché la felicità non nutre il pensiero dell'altro. 109 L'albero del vuoto non conosce la compassione, é sprovvisto di rami, di fiori e di foglie e se tu li immagini, cadi giù! 110 Questi due alberi nascono da un unico seme e non danno che un solo frutto. Colui che non li oppone é liberato da tutto, anche dallo stesso nirvana! Essendo non-dualità l'unico seme alla base mi pare logico.. "Non conosce la compassione.." Non rami, né fiori.. Descritto come essenzialmente inesistente..: la pura illusione dell'illusione.. senza fiori, non ci sono frutti né semi.. per cui sembrerebbe senza alcuna reale radice.. Ed essendo parziale illusorio la cosa sembra senz'altro logica, se non fosse che.. Sono stanca io.. o qualcosa non mi torna..? Credo semplicemente di essere nuova al suo linguaggio.. Sta tornando, credo.. p.s. x Yam: Ho cercato la pagina pricipale di questo Daniel Odier, è in francese -e mi va anche bene(a differenza dell'inglese so abbastanza tradurlo)- ma oltre poche righe.. null'altro; dove sbaglio..?? Gyta |
28-03-2005, 12.01.25 | #36 | |
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Citazione:
E' il punto di equilibrio tra Essere e non-Essere, quello che Nisargadatta definisce Mahayoga, e' quell'identita' tra realta' assoluta e relativa...... p.s.: pero' mi aspetto un commento da te...poi ne fara uno Yam... Ultima modifica di Yam : 28-03-2005 alle ore 12.06.21. |
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28-03-2005, 13.58.30 | #37 |
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Okay, sul fatto che tentasse di descrivere i due aspetti parziali dell' "albero unico" (Uno), questo era fuori d'ogni dubbio !
Ciò che mi riusciva più difficile identificare era la descrizione della parte -chiamiamola- "parziale-luminosa".. Mentre la parte "parziale-oscura" può ben rappresentarsi in un albero privo di amore (o compassione che si voglia) e senza radici, e senza possibilità di reale vita ed 'appoggio'; l'albero altrettanto illusorio ma apparentemente "luminoso" -quello con fiori e frutti- ha tanto di radice visibile (seppur in totale illusorio anche questo poiché della realtà sensibile apparente!) ed abituata più a simbolismi di contrasto mi sono soffermata sul particolare della radice* non esistente e dell'altra visibile. Considerando (in linea di massima) seme e radice come uguale simbolo -espresso nell'immagine completa e complessa dell'alberoUnico, considerando l'albero 'buono' e l'albero 'negazione' due apparenze illusorie (cioè la realtà dei sensi) non mi saltava immediatamente all'occhio come l'apparenza 'buona-luminosa(positivo)' fosse in qualche modo rappresentata alla stessa stregua dell' "albero della Coscienza non-duale" (che io posso indifferentemente chiamare 'radice' 'albero-unico' 'seme'.. ) quasi a voler (e giustamente!) sottolineare come 'l'amore' così concepito nella realtà apparente del mondo-sensi fosse in qualche modo lontano sviluppo e specchio dell' "Amore-Uno" (che lui chiama "Albero della Coscienza"). Insomma.. leggendo l'impostazione generale del <discorso> nel suo insieme mi aspettavo una più lineare esposizione simbolica, mentre risulta essere meno affrettata -seppur completa nel suo insieme- da ciò che mi aspettavo. L' <identità> tra 'Essere' e 'Non-Essere' è "Chiamalo-Come-Ti-Pare" oppure "Tutto" od "Uno" o "Il Grande Nulla" (che <nulla non è!>).. Quì in terminologia visione-umana: "Consapevolezza". Ma "punto d'equilibriotra l'Essere ed il Non-Essere" proprio non mi piace.. Non è/ non trovo sia 'Punto d'Equilibrio' ma al massimo 'punto-unitario'.. 'Punto d'equilibrio' sa di <compromesso> e tale non è.. E' visione globale-sottostante-unitaria (se vuoi persino al di là di equilibri di sorta..!) Ma non vorrei ci perdessimo in stupide disquisizioni dialettiche.. (!) Non più.. almeno! * (deduzione -mia- dalla mancanza o meno dei frutti-semi) Gyta Ultima modifica di gyta : 28-03-2005 alle ore 14.03.22. |
29-03-2005, 10.27.09 | #38 | |
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Vuoto-Consapevolezza- Energia |
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29-03-2005, 11.01.31 | #39 | |
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Citazione:
Yam.. ogni tanto usi quella "cosa" chiamata 'sintassi' ? Comunque in attesa del tuo messaggio spero completo, vorrei -in caso- sottolinearti che la mia difficoltà era di comprendere cosa tramite quella simbologia volesse dirmi, e non la comprensione dei concetti elementari della teorica consapevolezza (dualità/ nondualità/Vuoto/ Nulla/Tutto.. stoppo qui, che ne dici?!) Gyta "p.s.: pero' mi aspetto un commento da te...poi ne fara uno Yam..." Ma c'è un virus nel forum.. ? se non hai tempo non commentare, ma almeno completa le frasi |
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29-03-2005, 11.20.15 | #40 | |
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Gyta, piu' completa di cosi la mia risposta non poteva essere.......te lo assicuro..... |
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