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24-12-2004, 00.28.50 | #12 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Re: cristianesimo... quale la verità?
Citazione:
Ad essere sincero, pur avendo a suo tempo trovato anche io le cose DD e di Van (sugli Esseni etc...) non mi sono posto il problema da questo punto di vista.... ma mi sono chiesto di quello che mi è arrivato del messaggio (sia da fonti alternative, che qualcosa estrapolato dal Cattolicesimo) che cosa, anche raffrontato con altre filosofie, mi fa comprendere e che poi posso sperimentare? Yam... altro che osram... "milioni di milioni" un paradiso terrestre praticamente ah... ma tu parlavi di tutti gli universi paralleli di tutte le dimensioni? Uhum... non so... si potrebbe essere.... ci saranno dei pianeti e degli universi messi meglio del nostro..... |
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24-12-2004, 09.32.59 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Forse non è bello dire queste cose sotto Natale comunque personalmente ritengo che senza Paolo di Tarso il Cristianesimo sarebbe rimasto una delle tante sette che a quei tempi nascevano in seno all’ebraismo. L’ebraismo a sua volta discende da culti riti e credenze del bacino asiatico con particolare influenza da parte della cultura egizia. I passaggi che ho citato sono emblematici per tutte e due le affermazioni. Ancora più chilometrica è la lista delle peculiarità che legano il cristianesimo come ci è stato insegnato e come lo conosciamo al paganesimo.
Questo è il processo naturale di ogni sincretismo religioso a cui non sfuggono neppure le religioni politeiste. Il vedismo, nome col quale viene identificato l’induismo, è la religione portata dagli Arii in India, cioè da quel popolo di origine Indoeuropea che in un certo momento storico penetrò ed invase tutta l’Asia. Gli arii portarono in India il sanscrito e codificarono i principali libri sacri dell’induismo cioè Veda, (da cui vedismo) e sembrò che la nuova religione rimpiazzasse la vecchia. In realtà la soffice, potente, fluida, religione, dei popoli autotoctoni di razza dravidica metabolizzò il vedismo polverizzandolo. L’induismo di oggi rigurgita di yoga, di tantrismo e di shaktismo, e di tutte quelle tecniche legate alla religione lunare e matriarcale dei popoli autotoctoni. Questo oltre dimostrare che le religioni non sono mai “verbo rivelato” ma solo “verbo”, dimostra anche che di quel verbo sopravvive, all’esrosione del tempo, solo la parte che è vera, mentre le falsità mutano e spariscono. Il breve excursus fuori tema, sull’Induismo, che spero deirdre mi perdonerà, dimostra anche che, quando il principio maschile, duro e penetrante, rompe le palle a quello femminile, morbido e soffice, ne esce inevitabilmente malconcio, se non addirittura ci lascia le penne. E, dulcis in fundo, dimostra che le cose non sono mai come appaiono ma sono sempre come sono. Buone feste a tutti. |
24-12-2004, 14.44.33 | #14 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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In effetti se pensiamo all'origine d'ogni forma religiosa ed andiamo a ritroso nel tempo possiamo scoprire l'unica origine... ma ciò che è oggi credo risulta dissimile a quanto allora assumeva tal valore. La speculazione tipicamente umana ha condotto anche le forme filosofiche ad un abisso dal quale è difficile uscire, tal dirupo io lo chiamo "necessità di speranza" che altro non è che il desiderio umano di non morte. Ora, se è vero che l'origine d'ogni credo fonda le sue radici in un'unica terra allora mi domando come sia possibile il conflitto religioso...
Van Lag ha ragione quando afferma che di fatto l'uomo crea il credo in cui porre le proprie speranze, in questo getta i suoi timori e le sue aspettative autoconvincendosi di una verità/palliativo utile unicamente ad alleviare i dolori del vivere. Si suol dire che il cristianesimo sia la religione da cui provengono tutte la varie discipline occidentali, in realtà è esso stesso uno spicchio di qualcosa di più grande che si traduce in voglia o desiderio di credere. Buon Natale ragazzi nella speranza che queste feste addolciscano anche i ph3 |
25-12-2004, 22.07.18 | #16 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Meglio il prete che non" riflessioni"?
Questa notte ho cantato alla messa di mezzanotte e ho ascoltato la predica di un giovane sacerdote:
"Gesù non è nato in un luogo e in un tempo stabiliti ma nasce continuamente in noi,nella nostra interiorità. E in questa notte? In questa notte ci ricordiamo proprio di questo:che Gesù nasce continuamente in noi." Ho pensato:"vede meglio le cose un povero prete che non la gente di "Riflessioni.it"? Sayonara. Kantaishi. |
25-12-2004, 22.29.36 | #17 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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E allora perchè non se ne va ha fare un bel giro da un'altra parte e si porta pure il prete...ed in quanto a vederci meglio senz'altro il prete vede meglio di lei...di questo ne sono certa....
comunque si consoli, se non fosse per il resto palesato in un milioni di modi non me la sentire nemmeno darle torto....il che.....dice tutto... |
27-12-2004, 08.19.57 | #18 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Citazione:
Questa è un'immagine simbolica che dice molto ma che esula dal contesto delle mie domande, si sta parlando e cercando di confrontare storia con filosofia, nulla di più, nulla di meno.... ovvio che un prete ne saprà maggiormente di me o di chi sta su questo forum in merito al cristianesimo (mi par logico heheheh). salux |
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28-12-2004, 10.07.57 | #20 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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Citazione:
E qualcuno lo uccide e lo seppellisce in un mare di parole. E' il tiro alla fune della vita. |
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