Pratica significa "metodo"... lo stesso è sia la meditazione classica che l'osservazione portata nella vita di tutti i giorni.
Meglio comunque chiamarla "autosservazione" dei meccanismi mentali, porre costante attenzione durante la giornata alle nostre emozioni negative...(rabbia, orgoglio ecc..) insomma agli stimoli dell'esterno che provocano in noi reattività....

Ho compreso: sono io che pensandole le rafforzo! Magari, addirittura, le prendo da dove stanno. Le prendo, le rafforzo e poi........paradossalmente dò la colpa a loro.

Ma come smettere di pensare? Lo stesso desiderio di liberarmi dalle catene del pensiero è, a sua volta, una catena.

xRodi

Mi piaci sempre di più.........

Vuoi cortocircuitare la mia mente per provocare un "qualcosa" che fermi il mio pensiero. Il mio dialogo interiore.

Adesso che ti comprendo e ti voglio sempre più bene (ti ricordi quando mi hai detto che dormivo? Lo hai fatto con una rassegnata dolcezza che, devo riconoscerlo, mi ha "insospettito". Non era la solita storia....proveniva dal tuo vissuto. Non ti ho voluto ascoltare perchè l'ho scambiata per erudizione) non ti nascondo che mi rattrista non riuscire.........non più per le solite, opprimenti, catenazze, ma perchè comincio a sentirmi voluto bene.

E non c'è cosa che più mi rattristi come "deludere" chi mi vuol bene.

Ciao pensiero....lo sai che sempre avuto una predilezione per la tua mente......o di quello che ne è rimasto.....

già accettare questo meccanismo come una fase di passaggio e di evoluzione può rappresentare quell'autoosservazione di cui parla atisha...

senza fretta ed in base ai tuoi ritmi e alle tue esigenze, metodi buoni per tutti non ce ne sono...
chi ti promette questo ti avvicina a manette diverse dalle tue...
ma pur sempre manette...

....





la meditazione Silenziosa....è un primo passo essenziale (ma non sono solo io a dirlo...) per non far sopravvivere quell'animale chiacchierone che è la nostra mente..ovvero l'istinto condizionato che la guida a parlare..parlare..parlare...pe nsare..pensare...
A noi occidentali non è mai stata insegnata, trovo comunque sia un'ottima formula.. valida (ce ne saranno anche altre...ma tutte servono a crearci silenzio..a portare stop alla mente)
è una conquista personale di una facoltà molto alta...: "decidere" se pensare o non pensare..ossia riuscire a stoppare i pensieri creando quel Silenzio interiore tanto salutare...dove accadono le intuizioni...dove il nostro vero Essere può riemergere...quell'essere chiamato Testimone.
Questo un metodo...

ritagliandosi quindi degli spazi a nostra misura e ritmo per guardare un po' dentro noi stessi?
o seguendo uno schema di meditazione prefissato?
con obblighi fissi nel corso della giornata?
ti dico sinceramente che sono un po' scettica di tutte le forme di meditazione 'pilotata'...
ma forse non è a queste che facevi riferimento tu...

questo è ancora un tranello del "mentale"

se ti dicessi di ritagliarti degli spazi a tua misura e ritmo...finiresti per far scivolare tutto nella banalità..mancando l'obiettivo (detesto parlare di obiettivi..ma quando ci vuole )
troveresti mille scuse e mille situazioni del tipo" poi lo faccio..ora devo uscire...magari verso sera quando tutti dormono"...ecc...mancando la continuità.

se ti dicessi di seguire un metodo..uno schema, diverrebbe imposizione e la stessa accavallandosi all'obiettivo di riuscir ad azzittire la mente, (creandole degli stop) diverrebbe ulteriore sforzo..e successiva rinuncia

morale...ognuno deve essere "autodisciplinante"..esser e in grado di darsi delle regole e rispettarle almeno due volte al giorno (lo dico per esperienza non per regola)....dunque i risultati mai verranno fuori...
All'inizio ci si può pure annoiare..o infastidire, ma la "pratica" e lo "sforzo" sono il pane di tutti i lavori della vita...Niente è gratuito..
A noi la scelta...

Questa è una buona intuizione!

Lo stesso desiderio...è pensiero.
Osserva il meccanismo...piano...piano...i n fondo alla scatola cinese...scoprirai l'Osservatore.
Lascia che il pensiero sia pensiero...
Non attaccarti nè non attaccarti...non combatterlo, non rifiutarlo...osserva...non identificarti...
osserva...e se ti identifichi...appena ne diventi consapevole...ridiventa Osservatore.
Un pò alla volta vedrai con chiarezza come funziona il meccanismo mentale dell'identificazione.
Questa è l'essenza della meditazione.

Poi, su queste basi acquisite, il viaggio continua...e le tecniche hanno sempre meno importanza.

Questo specchio che parla ...è magico...