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Vecchio 11-11-2004, 10.37.10   #1
arthur
Ospite
 
Data registrazione: 11-11-2004
Messaggi: 10
Question Quel Che Non Si Vede

Ciao a tutti,
vorrei iniziare questa discussione con una domanda.
Avete mai la sensazione che siamo troppo distratti a vivere? Di essere nati per un motivo ma di non riuscire mai a identificarlo? Ma soprattutto di essere sempre esistiti?

Cos'è che non vediamo? Cosa non ci è permesso di sapere oppure ci è permesso ma non siamo ancora in grado?

saluti a tutti
arthur is offline  
Vecchio 11-11-2004, 12.53.07   #2
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Citazione:
Messaggio originale inviato da arthur
Ciao a tutti,
vorrei iniziare questa discussione con una domanda.

Sarebbero un po' di più, ma non fa niente.

nonimportachi, ha intenzione di considerare solo la seguente:

Citazione:
Avete mai la sensazione...Di essere nati per un motivo ma di non riuscire mai a identificarlo?

nonimportachi ritiene di poter far cosa gradita a quanti riscontrino tale sensazione, invitandoli a riflettere su due parole presenti nella frase ciatata:

"sensazione" e "motivo"

Nello specifico, nonimportachi vorrebbe che si sviscerasse a pieno quanto si conosce delle "sensazioni" non studiandone i contenuti, ma la loro natura. Ma soprattutto vorrebbe che si valutasse con la massima attenzione anche il concetto espresso dal termine "motivo" in quanto tale, a prescindere dal "motivo" di cui si sta parlando.

Ritiene che l'attenta valutazione suggerita, possa offrire una chiave di lettura della seguente domanda, tale da superarla, anche in assenza i una risposta.
nonimportachi is offline  
Vecchio 11-11-2004, 19.16.37   #3
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Cos'è che non vediamo?

Cos'è che non vediamo?
Il 95% della realtà,ma non lo dico io,lo dicono Carlo Rubbia,David Bohm,Steven Weinberg e molti altri fisici delle particelle subatomiche.
Ti faccio un riassunto ultrabreve:
C.Rubbia chiama "luce pesante"tutto ciò che non è visibile ai nostri occhi e neppure fa parte della materia.Pertanto conferma l'esistenza della"Luce astrale"di cui hanno sempre parlato maghi e veggenti come Eliphas Levi.
Quando la luce pesante decade,si formano i "Bosoni vettoriali"W+
W- e Z °.Dalla decadenza dei bosoni si formano i muoni ,i pioni ecc fino ai protoni e agli elettroni.
Altro fatto strano ma ormai indiscutibile:la luce pesante si trasforma in bosoni e poi in onde e particelle.Bene,ma quando un'onda viene osservata,si trasforma in particella e pertanto sei tu che crei la realtà.
Questo dal punto di vista della fisica.
Dal punto di vista della spiritualità puoi trovare la verità solo se ti fidi dei veggenti e tali veggenti ti propinano una realtà assolutamente incredibile ed è per questo che pochi hanno fiducia in loro.
I più antichi veggenti sono coloro che hanno scritto i Veda,testi sacri dell'India di 90.000 anni fa.E nei Veda sono comprese le Upanishad,scritte solo 3000 anni fa.
Com'è la visione dei veggenti?Nelle Upanishad c'è un motivo che si ripete eternamente e suona così:

"Nell'Universo esiste solo Brahman,uno senza secondo
e tu sei quel Brahman.
Medita su ciò nel loto del tuo cuore."

Facile da capire no?Come nell'oceano esiste solo acqua,pur sotto forma di ghiaccio,vapore ecc,nell'Universo esiste solo Dio(Brahman)e tu sei Dio.
Facile da capire ma difficile da accettare,vero?
Comunque i Veggenti come Adi Sàmkàra ti danno ragione:tu sei sempre esistito e sempre esisterai,ma non come corpo fisico.
Il corpo è come un vestito che si indossa e poi si butta via.
E come mai ora sei prigioniero di un corpo?Ma perchè hai voluto separarti dal resto dell'Universo,volevi essere una personalità distinta e ti sei creato un corpo umano.Bravo!

Questo come ultra riassunto del riassunto del..............

Kantaishi , l'Eterno Brahman.
kantaishi is offline  
Vecchio 12-11-2004, 15.45.23   #4
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Citazione:
Avete mai la sensazione...Di essere nati per un motivo ma di non riuscire mai a identificarlo?

Nello specifico, nonimportachi vorrebbe che si sviscerasse a pieno quanto si conosce delle "sensazioni" non studiandone i contenuti, ma la loro natura. Ma soprattutto vorrebbe che si valutasse con la massima attenzione anche il concetto espresso dal termine "motivo" in quanto tale, a prescindere dal "motivo" di cui si sta parlando.

Ritiene che l'attenta valutazione suggerita, possa offrire una chiave di lettura della seguente domanda, tale da superarla, anche in assenza i una risposta.
Io credo di essere l’unico titolato a riflettere su queste cose...

Per esempio quando mi chiedo perché e poi mi do la risposta sulla base di quello che conosco o non conosco.

Per esempio:

Mi posso chiedere perché il sole sorge sempre a est ed allora ricerco e capisco che è giusto che sia così perché..bla bla bla

Oppure mi chiedo perché se piego uno stuzzicadenti esso si rompe ed allora ricerco e capisco che è giusto che sia così perché bla bla bla

Oppure mi chiedo se lo stuzzicadenti si chiede se ha uno scopo ed allora dico di no esso non sa di avere nessun scopo e non se lo chiede.

Oppure mi chiedo se il sole sa di avere uno scopo ed alloro dico che esso non sa di avere scopo e non se lo chiede

Oppure mi chiedo se il sole ha, per me, uno scopo ed allora io ci trovo mille scopi.

Oppure mi chiedo se lo stuzzicadenti ha, per me, uno scopo ed allora io ci trovo mille scopi.

Non so se ho risposto allo scopo della domanda.
Credo di si.
il pensiero is offline  

 



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