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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 23-10-2004, 18.12.11   #1
gahrian
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 20-10-2004
Messaggi: 20
Spiritualità nel mondo opposto

Avete mai pensato che c'è un verso del tempo opposto al nostro, che trasforma il nostro mondo in qualcosa di completamente opposto al nostro in ogni dettaglio?
In quel mondo ognuno di noi nasce da sé dopo un lungo processo di formazione, aggregandosi dalla polvere e componendosi in carne ed ossa fino ad alzarsi in piedi e procedere apparentemente retrocedendo in un continuo ringiovanimento e perfezionamento del nostro corpo fino al momento fatale in cui una donna, invariabilmente, ci risucchierà in sé, poi ci assimilerà nel proprio corpo e dopo circa nove mesi inietterà nel corpo di nostro padre un liquido contenente una perfetta sintesi a immagine e somiglianza del di lui codice genetico.
Non esiste nell’universo un mondo a noi più alieno di questo mondo opposto. Un mondo così sconosciuto eppure vicino, studiabile e scientificamente testabile… ma nessuno approfondisce su di esso. Le sensazioni che si avvertono già al semplice approccio del nostro pensiero sono sgradevoli e repellenti perché tutto lì, azioni, eventi, moventi, filosofia, etica ed altro hanno significati e consistenze opposte alle nostre.
Nonostante tutto, ho la curiosità di sapere di più.
Per conoscere meglio il nostro mondo e noi stessi si può trovare il coraggio di avventurarsi nel mondo opposto per capire se anche lì, come da noi, per ogni azione compiuta esiste una ragione movente ed una successiva conseguenza. Riuscendo a provare questo, si sarebbe provato che anche lì esistono una logica ed una morale che consentono di definire ogni uomo come una forma di vita senziente, magari dotata di anima propria ed individuale, con un proprio Dio al quale tendere attraverso una adeguata religione ed un “sentire” che ne configura la spiritualità.
Potrebbe essere il mondo oscuro? Quello in cui regna il demonio come unico dio? Potrebbe essere che si vada a scoprire che quel che per noi è male, in quel mondo è il bene… ed allora scoprire che il nostro Dio del bene è il loro dio del male…

Qualcuno di voi interessato, tra un giramento di testa ed un'altro, ...ha lo stomaco tanto forte da volerne discutere?

Per chi volesse partecipare e presumendo che quasi tutti conoscano la storia di Giulietta e Romeo, percorrendo la storia al contrario, la domanda é:

"Resta anche lì una tragica storia d'amore?".


P.S.
(ci provo, ma sinceramente non mi aspetto molto seguito)
gahrian is offline  
Vecchio 23-10-2004, 18.49.05   #2
Knacker
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Messaggi: 375
La domanda è: "Due cause diverse possono portere effetti uguali?"
Knacker is offline  
Vecchio 23-10-2004, 18.58.41   #3
Uno
ospite sporadico
 
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Messaggi: 2,103
Mi ero ripromesso di non entrare in troppe discussioni per non disperdermi... però questa è interessante... perchè no?
Sono sincero non ho capito esattamente i nessi dei vari punti del discorso... però esiste un punto di vista opposto al nostro comune,che, per esempio, gli studiosi dell'occulto dovrebbero (non ne sono sicuro) conoscere, altrimenti non si spiega perchè certe pozioni le mescolano in senso antiorario sempre che non lo facciano per imitazione (il mio dubbio è forte)
Tu ti riferisci se ci ho capito qualcosa, al fatto che che vediamo sempre l'effetto come conseguenza della causa... ma non vediamo mai invece l'effetto come portatore verso la causa.... giusto?
Esempio tiro con l'arco.... faccio centro perchè ho mirato bene o miro bene perchè farò centro
Vedi quest'esempio senza considerare la capacità di tiro, la voglia etc... puramente, causa-effetto

poi esempi di altra natura ne potremmo fare all'infinito... noi pensiamo al paradiso freddo e all'inferno caldo.... se esistessero come luoghi sarebbe al contrario....
Uno is offline  
Vecchio 23-10-2004, 20.05.40   #4
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Il positivo e il negativo, la materia e l'antimateria e molti degli opposti, secondo me, si possono pensare solo nel senso di compensazione o interazione di sviluppo.

Altri opposti, come il bene è il male e altri, sono invece un concetto di negazione della cosa presa in esame; il male è una mancanza di bene in quanto manca un equilibrio precostituito; il buio è una mancanza di luce ecc.

Il tempo, invece non può avere un suo contrario o un opposto, se non "mancanza di tempo" e quindi eterno presente.

La freccia del tempo ha una sola direzione perchè è la struttura stessa di questo Cosmo, e immaginare qualcosa di diverso è solo un esercizio di fantasia, forse simpatico, ma che non può avere nessun riscontro filosofico o ipotetico.

Una volta ho letto un libro di fantascienza (non mi ricordo il titolo, scusate) che descriveva un mondo in cui la freccia del tempo andava al contrario e avveniva proprio quello che ha descritto Gahrian.
E' stato interessante leggerlo, ma solo come esercizio mentale.
Umberto77 is offline  
Vecchio 23-10-2004, 21.00.13   #5
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Citazione:
La paura è data dall'ignoranza.
Da cosa?
Citazione:
Il tempo, invece non può avere un suo contrario o un opposto, se non "mancanza di tempo" e quindi eterno presente.
... + passato prossimo +imperfetto +trapassato prossimo + passato remoto + trapassato remoto + futuro semplice +futuro anteriore + congiuntivo +condizionale +imperativo +infinito + participio +gerundio.
il pensiero is offline  
Vecchio 23-10-2004, 23.59.16   #6
ConteOliver
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 13-10-2004
Messaggi: 55
x Gahrian

Allora, Gahrian, la teoria sembra affascinante quanto faticosa da approcciare. Anzi, più faticosa che altro. Mi viene in mente che oggi è sabato e che ho una settimana di lavoro sulle spalle…
Come giustamente ha detto Umberto77, c’è una lacuna incolmata (almeno per il momento) nella teoria del tempo bidirezionale. Resta tutto da dimostrarsi che esista poi davvero la possibilità che il tempo possa essere percorso al contrario, anche nel significato al quale tu ti riferisci.
Va bene che Dio può tutto, ma tu dici che noi, non Dio, viviamo contemporaneamente due vite nei due sensi del tempo. Mi pare un po’ troppo.
Francamente, se fosse vero mi suiciderei immediatamente: Già questa vita di cui sono consapevole mi ha rotto i calamari il doppio di quanto basterebbe. Non voglio proprio sapere che in altra sede c’è il caso che io mi stia facendo altrettanto “un sedere così” !
Ora non mi dire che però in quell’altra vita dovrei teoricamente, dato com’è questa quì, essere tranquillo, soddisfatto e nulla facente di buono.
La cosa mi starebbe ancora più scomoda.

Senza offesa, capiscimi…
ConteOliver is offline  
Vecchio 24-10-2004, 03.51.03   #7
Knacker
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Messaggio originale inviato da il pensiero
Da cosa?
Dall'ignoranza, dalla non conoscenza.
Knacker is offline  
Vecchio 24-10-2004, 10.23.30   #8
il pensiero
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,265
Mio caro fratello,

Citazione:
Il fatto:La paura è data dall'ignoranza.
La vecchia domanda: da cosa?

La vecchia risposta: Dall'ignoranza, dalla non conoscenza.
Il nuovo fatto: Forse non sono stato capito..., non mi sono richiesto chiaramente...
Rifaccio altre 11 domande tutte con lo stesso obiettivo:liberarmi dalla paura! Aiutami!

1) Quale genere, tipo, qualità, (elenca se ti va) di ignoranza è generatrice di paura?
2) Quali sono le “cose” che noi ignoriamo e che ci fanno paura?
3) Tutto quello che conosciamo non ci fa paura, allora cos’è che dobbiamo ancora conoscere per non aver paura?

Spero di essermi stato chiaro per te.
il pensiero is offline  
Vecchio 24-10-2004, 10.59.52   #9
gahrian
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 20-10-2004
Messaggi: 20
Re: x Gahrian

Citazione:
Messaggio originale inviato da ConteOliver
Ora non mi dire che però in quell’altra vita dovrei teoricamente, dato com’è questa quì, essere tranquillo, soddisfatto e nulla facente di buono.
...
Senza offesa, capiscimi…
Non dico e non mi offendo.
L'avevo già espressa la mia poca aspettativa sulla disponibilità a trattare un simile argomento.
Ora i messaggi telegrafici di Il Pensiero e Knacker stanno facendo sorgere in me una nuova curiosità, il desiderio di arrivare all'inarrivabile:
"Capire di cosa stanno parlando".
Peccato che non glie lo posso chiedere. Più che persone, mi sembrano due fenomeni metereologici!
gahrian is offline  
Vecchio 24-10-2004, 11.16.44   #10
Knacker
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Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
[...]
1) Quale genere, tipo, qualità, (elenca se ti va) di ignoranza è generatrice di paura?
2) Quali sono le “cose” che noi ignoriamo e che ci fanno paura?
3) Tutto quello che conosciamo non ci fa paura, allora cos’è che dobbiamo ancora conoscere per non aver paura?

Spero di essermi stato chiaro per te.
Ora sei stato senz'altro più chiaro.
1) L'ignoranza in sé intesa come non conosenza ovvero il non possedere informazioni su un qualcosa.
2)Tutte quelle cose che non conosciamo o che non conosciamo bene, (esempio stupido: i bambini hanno paura del buoi perché non sanno chi o che cosa c'è in una stanza buia, l'adulto, di solito, non lo teme in quanto sa).
3)Per non avere paura di nulla bisognerebbe conoscere tutto, ma questo non è possibile. Ciò non toglie che il sapere (anche poco) diminuisca le nostre paure.
Knacker is offline  

 



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