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Vecchio 24-10-2004, 11.39.47   #11
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Citazione:
Ora sei stato senz'altro più chiaro.
1) L'ignoranza in sé intesa come non conosenza ovvero il non possedere informazioni su un qualcosa.
2)Tutte quelle cose che non conosciamo o che non conosciamo bene, (esempio stupido: i bambini hanno paura del buoi perché non sanno chi o che cosa c'è in una stanza buia, l'adulto, di solito, non lo teme in quanto sa).
3)Per non avere paura di nulla bisognerebbe conoscere tutto, ma questo non è possibile. Ciò non toglie che il sapere (anche poco) diminuisca le nostre paure.


La paura sorge quando il dolore e la sofferenza di ieri sono portati dal pensiero, dall'aspettativa, al domani; o ancora, sorge quando la memoria sostiene e si sofferma su un piacere o una soddisfazione e abbiamo paura di perderla o di non poterla godere di nuovo; e quando osserviamo ciò che siamo, ciò che siamo diventati nel corso del tempo, e il pensiero si sofferma sulla vulnerabilità e lo stato effimero di questo sé che è un prodotto del tempo e del divenire. Quindi il piacere, il desiderio e la morte sono cose strettamente legate alla paura, ed essere davvero liberi e senza paura è non essere tirannizzati dal piacere, dal desiderio e dalla morte.
Forse questo significa rinunciare al piacere e al desiderio, reprimendoli? Questo è ciò che la maggior parte delle religioni ha sostenuto, persino chiesto, ai suoi fedeli. Ma rinuncia e repressione non portano alla libertà, portano alla divisione psicologica, alla contraddizione e al conflitto, e così perpetuano la paura.
Praticamente tutto il contrario di quello che hai detto, fratello.
--------------------
La verità è solo questione di punti di vista.
La paura è data dall'ignoranza della paura.
il pensiero is offline  
Vecchio 24-10-2004, 14.56.13   #12
Umberto77
Ospite abituale
 
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Messaggi: 121
Ritengo che Knacker abbia, invece dato delle risposte molto valide alle tue domande, Il Pensiero.
Niente affatto opposte a quello che hai detto.

Dici: "La paura sorge quando il dolore e la sofferenza di ieri sono portati dal pensiero, dall'aspettativa, al domani o ancora, sorge quando la memoria sostiene e si sofferma su un piacere o una soddisfazione e abbiamo paura di perderla o di non poterla godere di nuovo; e quando osserviamo ciò che siamo, ciò che siamo diventati nel corso del tempo, e il pensiero si sofferma sulla vulnerabilità e lo stato effimero di questo sé che è un prodotto del tempo e del divenire."

E' l'gnoranza di cui parlava Knacker.
Dall'gnoranza delle cose e dall'ignoranza del futuro nasce la paura da cui si può uscire solo con la conoscenza.
Umberto77 is offline  
Vecchio 24-10-2004, 15.37.50   #13
Knacker
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Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
La paura sorge quando il dolore e la sofferenza di ieri sono portati dal pensiero, dall'aspettativa, al domani; o ancora, sorge quando la memoria sostiene e si sofferma su un piacere o una soddisfazione e abbiamo paura di perderla o di non poterla godere di nuovo; e quando osserviamo ciò che siamo, ciò che siamo diventati nel corso del tempo, e il pensiero si sofferma sulla vulnerabilità e lo stato effimero di questo sé che è un prodotto del tempo e del divenire. Quindi il piacere, il desiderio e la morte sono cose strettamente legate alla paura, ed essere davvero liberi e senza paura è non essere tirannizzati dal piacere, dal desiderio e dalla morte.
Forse questo significa rinunciare al piacere e al desiderio, reprimendoli? Questo è ciò che la maggior parte delle religioni ha sostenuto, persino chiesto, ai suoi fedeli. Ma rinuncia e repressione non portano alla libertà, portano alla divisione psicologica, alla contraddizione e al conflitto, e così perpetuano la paura.
Praticamente tutto il contrario di quello che hai detto, fratello.
--------------------
La verità è solo questione di punti di vista.
La paura è data dall'ignoranza della paura.
I termini nel tuo post che ho messo in evidenza sottolienano tutti il carattere di incertezza tipico del futuro ed è proprio questa incertezza l'origine della paura.
L'incertezza: ovvero la non certezza, la non conoscenza completa. L'ignoranza.
Knacker is offline  
Vecchio 24-10-2004, 19.09.16   #14
il pensiero
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Fratello,
io non vedo termini in evidenza... ovvero vedo tutto evidenziato tranne che "domani".
Dammi conferma che non ci sono errori di interpretazione del tuo pensiero.
il pensiero is offline  
Vecchio 24-10-2004, 19.18.28   #15
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Per Il Pensiero.

Caro amico numerico (non nel senso che dai i numeri), perchè non cerchi di essere più chiaro?

Il dialogo potrebbe essere migliore per tutti.
Umberto77 is offline  
Vecchio 24-10-2004, 19.38.24   #16
il pensiero
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Obiettivo: fare chiarezza

Breve divagazione:
I bambini prima di nascere convivevano tranquillamente con il buio....
...poi conobbero i genitori che li hanno reframati dicendo loro che nel buio vive il Babau...
Citazione:
I termini nel tuo post che ho messo in evidenza sottolienano tutti il carattere di incertezza tipico del futuro ed è proprio questa incertezza l'origine della paura.
L'incertezza: ovvero la non certezza, la non conoscenza completa. L'ignoranza.

Sinonimi di “incertezza”

insicurezza,
indecisione,
dubbio,
preoccupazione,
ansia,
timore,
esitazione,
perplessità,

Trovami un vocabolario autorevole che metta in relazione i su elencati simboli rappresentativi di emozioni con “ignoranza” o “non completa conoscenza”.
il pensiero is offline  
Vecchio 24-10-2004, 20.07.41   #17
Knacker
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Messaggi: 375
Re: Obiettivo: fare chiarezza

Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
Fratello,
io non vedo termini in evidenza... ovvero vedo tutto evidenziato tranne che "domani".
Dammi conferma che non ci sono errori di interpretazione del tuo pensiero.
Mi scuso, l'errore è mio. Stupidamente non mi sono ricordato che il quote mette tutto il messaggio citato in grassetto.
Ad ogni modo i termini che intendevo mettere in risalto erano: aspettativa, domani, vulnerabilità, effimero, divenire.

Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
Breve divagazione:
I bambini prima di nascere convivevano tranquillamente con il buio....
...poi conobbero i genitori che li hanno reframati dicendo loro che nel buio vive il Babau...
Prima di nascere i bambini hanno gli occhi chiusi, quindi per loro il senso della vista non esiste, non ricevono imput di alcun tipo tramite questo senso e si rappresentano il mondo esterno (esterno a loro, ma interno rispetto alla madre) solo con gli altri 4 sensi. Inoltre, vivendo (potemmo dire "da sempre") in un luogo molto ristretto hanno avuto modo di esaminarlo tutto con cura più volte e lo conoscono alla perfezione.

Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero

Sinonimi di “incertezza”

insicurezza,
indecisione,
dubbio,
preoccupazione,
ansia,
timore,
esitazione,
perplessità,

Trovami un vocabolario autorevole che metta in relazione i su elencati simboli rappresentativi di emozioni con “ignoranza” o “non completa conoscenza”.
Con piacere.

Posto di seguito la completa definizione tratta dal "Dizionario della lingua italiana De Mauro" e metterò in evidenza (questa volta senza commettere errori, spero) la parte che concerne l'argomento in questione:

incertezza in|cer|téz|za
s.f.
AU
1 l’essere incerto, mancante di certezza, di fondamento o di determinazione: l’i. di una notizia, di un’informazione, l’i. di un etimo
2 condizione di dubbio o di indecisione: essere, stare, trovarsi nell’i., vivere in una continua i. | condizione di scarsa stabilità, spec. con riferimento alle condizioni atmosferiche: vista l’i. del tempo non usciremo
3 estens., ciò che rivela approssimazione o insicurezza: grafia, stile pieno di incertezze
4 TS stat., nella teoria delle decisioni, caso in cui le probabilità degli eventi futuri non sono note
5 TS scient., tecn., non com. errore

Inoltre, visto che come prima definizione, il suddetto dizionario propone la negazione del termine "certezza" presento anche il significato di questo vocabolo:

certezza cer|téz|za
s.f.
AU
1a conoscenza sicura e indubitabile: sapere qcs. con c., non avere la c. del futuro | c. matematica, c. rigorosa e assoluta
1b convinzione assoluta, ferma persuasione: ho la c. che le cose andranno meglio, ho la c. che sei un bravo ragazzo; avere delle certezze; tutte le sue certezze sono state distrutte
2a sicura rispondenza al vero, indubitabilità di qcs.: c. di una notizia, di un fatto, di una teoria
2b estens., ciò che è ritenuto sicuro e indubitabile: il tuo affetto è per me una c.
3 OB accertamento | prova
Knacker is offline  
Vecchio 24-10-2004, 21.14.36   #18
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
per De Mauro

Fratello, rivediamo tutto da capo.

Citazione:
mio fratello pensa che:
I termini nel mio post (aspettativa, domani, vulnerabilità, effimero, divenire sottolineino tutti il carattere di incertezza tipico del futuro ed è proprio questa incertezza l'origine della paura.
L'incertezza: ovvero la non certezza, la non conoscenza completa. L'ignoranza.

A me non mi piace, e non è corretto pensare che paura = ignoranza!

Gli umani che convincono i loro simili ad accettare questo concetto sono quelli che lo sfruttano in modo negativo, da sempre!

Questo è ciò che la maggior parte delle religioni ha sostenuto, persino chiesto, ai suoi fedeli.

lo fanno per crearsi l’alibi per poter elevarsi a maestri disintenebratori con la prospettiva di liberarci dalla paura.

Bugie! Opportunistiche.

Il meccanismo della paura è questo:

La paura sorge quando il dolore e la sofferenza di ieri sono portati dal pensiero, dall'aspettativa, al domani; o ancora, sorge quando la memoria sostiene e si sofferma su un piacere o una soddisfazione e abbiamo paura di perderla o di non poterla godere di nuovo; e quando osserviamo ciò che siamo, ciò che siamo diventati nel corso del tempo, e il pensiero si sofferma sulla vulnerabilità e lo stato effimero di questo sé che è un prodotto del tempo e del divenire.

Stop.

L’unica associazione di “paura” con “ignoranza” è quella dove “ignoranza” è “ignorare” il processo dei nostri fratelli (pensieri) gli unici furbacchioni che sono in grado di generare la paura nel modo che è stato detto sopra.
il pensiero is offline  
Vecchio 24-10-2004, 23.57.48   #19
Knacker
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Messaggi: 375
Re: per De Mauro

Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
[...]
A me non mi piace, e non è corretto pensare che paura = ignoranza!

Gli umani che convincono i loro simili ad accettare questo concetto sono quelli che lo sfruttano in modo negativo, da sempre!

Questo è ciò che la maggior parte delle religioni ha sostenuto, persino chiesto, ai suoi fedeli.

lo fanno per crearsi l’alibi per poter elevarsi a maestri disintenebratori con la prospettiva di liberarci dalla paura.

Bugie! Opportunistiche.

Il meccanismo della paura è questo:

La paura sorge quando il dolore e la sofferenza di ieri sono portati dal pensiero, dall'aspettativa, al domani; o ancora, sorge quando la memoria sostiene e si sofferma su un piacere o una soddisfazione e abbiamo paura di perderla o di non poterla godere di nuovo; e quando osserviamo ciò che siamo, ciò che siamo diventati nel corso del tempo, e il pensiero si sofferma sulla vulnerabilità e lo stato effimero di questo sé che è un prodotto del tempo e del divenire.

Stop.
[...]
Cerchiamo per quanto possibile di evitare le imposizioni assiomatiche.
Ho l'impressione che tu stia leggendo la mia opinione nel senso inverso.
Io non dico che paura=ignoranza ma che l'ignoranza è causa della paura, in quanto ignorando le circostanze non si sa che cosa è in procinto di accadere e si teme che ciò che accadrà possa essere "negativo".
Mi pare di capire che tu stia dicendo che c'è stata e c'è gente che vuole far credere alle persone che l'ignoranza genera paura solo per "vendere" la propria conoscenza (una conoscenza preparata ad hoc) ed indottrinarle per sfruttarle. O sbaglio?
Che dire? Credo che tu abbia ragione su questo. Del resto le menzogne esistono da sempre, è innegabile.
Ma la falsa conoscenza che queste persone possiedono ("donatagli da questi "maestri disintenebratori ") non è forse ignoranza?
E la ricerca della conoscenza di cui parlo, non è una conoscenza fornita da altri, non è una conoscenza che si basa sul principio di autorità... è una conoscenza che ognuno deve ricercare per conto suo e, soprattutto, deve capirla per conto suo.
Questo non vuol dire che tutto ciò che dicono gli altri sia falso, o che le conoscenze che si tramandano (per esempio l'insegnamento scolastico) siano false, ma che una conoscenza compresa non può lasciar spazio alla paura, in quanto elimina le situazioni di dubbio. E il dubbio ci pone di fronte ad un bivio e ogni volta che ci troviamo di fronte ad un bivio temiamo di prendere la strada peggiore.
Perché? Perché ignoriamo qual e sia.
Knacker is offline  
Vecchio 25-10-2004, 00.37.44   #20
epicurus
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(Io penso che a volte l'ignoranza possa portare alla paura. Non è vero che sempre l'ignoranza porta paura e non è vero che solo l'ignoranza porta paura. Il concetto di paura è un concetto complesso, non riducibile all'ignoranza. Addirittura ci sono casi che l'avere informazioni ci impone di aver paura, mentre se non avessimo avuto tali informazioni saremo stati tranquilli. Comunque ritornando alla finalità di questo topic...)

gahrian, penso che il discorso di Umberto sia corretto, tranne però le conclusioni che trae. Lui ha detto:
Il positivo e il negativo, la materia e l'antimateria e molti degli opposti, secondo me, si possono pensare solo nel senso di compensazione o interazione di sviluppo.
Altri opposti, come il bene è il male e altri, sono invece un concetto di negazione della cosa presa in esame; il male è una mancanza di bene in quanto manca un equilibrio precostituito; il buio è una mancanza di luce ecc.
Il tempo, invece non può avere un suo contrario o un opposto, se non "mancanza di tempo" e quindi eterno presente.
La freccia del tempo ha una sola direzione perchè è la struttura stessa di questo Cosmo, e immaginare qualcosa di diverso è solo un esercizio di fantasia, forse simpatico, ma che non può avere nessun riscontro filosofico o ipotetico.


Quando tu parli che nel tuo mondo temporalmente alla rovescia (chiamiamolo 'mondoX') si dovrebbe avere un corrispondente rovesciamento della morale, questo è scorretto.
Infatti il contrario del tempo è il non-tempo, l'atemporalità.

Però mi sento in dovere da allontanarmi dalle conclusioni di Umberto, infatti il tuo mondo non è impossibile. Infatti forse non ci si è accorti che mondoX è un mondo 'normale' nel senso che la freccia del tempo va comunque avanti, è solo che i fatti che accadono in mondoX sono diversi da quelli che accadono nel nostro mondo, nulla più.
Quindi tale mondo (è ovviamente una fantasia ma) non è assurdo proprio perchè il tempo trascorre nella direzione giusta.

Il fatto è che dire che il tempo va avanti è non dire nulla, perchè in qualsiasi mondo si direbbe che il tempo va avanti.

ciao,
epicurus

P.S. Knacker e pensiero, potete aprire un topic in 'Psicologia' sulla paura.
epicurus is offline  

 



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