Chi conosce il sito gestito da me naturopatia quantistica sa che fra i temi trattati sto dando molto spazio, sia come articoli che come conferenze e seminari da me tenuti, al grande dono dell'intuizione.

Qui vorrei aprire una nuova discussione per dar modo a chi vuole saperne di più su tale argomento di comprendere cose interessanti e sorprendenti.

Voglio inizialmente chiarire che il concetto di intuizione viene spesso considerato con un valore molto limitato.

Infatti si pensa che essa sia solo quella sorte di flash o piccola riflessione attraverso la quale noi percepiamo un qualsiasi evento prima che si verifichi e comunque senza un razionale intervento dei 5 sensi.

Invece tengo a precisare che è molto di più poichè essa è una dote attraverso la quale abbiamo un contatto completo (anche se spesso breve e casuale) con la realtà "vera" che ci circonda la cui pienezza è data proprio dalla sua sorprendente visione.

Percepire molto di più di ciò che i 5 sensi rilevano è una capacità che già possediamo pur non conoscendola e quindi non credendo in essa e senza credere è difficile poterla utilizzare.

Penso un pò tutti abbiate già assaporato l'intuizione pur fermandovi a considerarla come più sopra accennato ma adesso potete avere l'occasione di conoscerla più a fondo e "forse" scoprirla in voi e credere in essa imparando poi anche ad usarla!!!

Salutissimi

Ciao fralux , concordo con ciò che hai scritto sull'intuizione....
E' una dote che tutti possono sviluppare...tutti i ricercatori....
E' come riuscire ad attingere ad una sorgente ....

Aggiungo solo che (la dote) il dono dell'intuizione già lo possediamo e la nostra azione (non solo per l'assiduo ricercatore) è inizialmente di riscoprirlo poi di crederci fino ad usarlo in ogni attimo della nostra vita!

Il ricercatore riscopre , se uno nn cerca nn scopre dunque , è per i ricercatori....di se stessi e di chi crede che esista qualcosa oltre il viver quotidiano,.....
Ricercare è andare oltre i piccoli gesti quotidiani....e attraverso questi trovare la verità , cioè accedere alla sorgente divina....
ciao ciao.

Io continuo a non capire...
Si potrebbe avere un esempio d’intuizione così da capire di che cosa di tratta? E poi, se ne vale la pena, utilizzarla?

Probabilmente l'hai già usata e nn te ne rendi conto , o nn c'hai mai fatto caso.
L'intuizione è come un idea un pensiero che ti balena nella mente , e dopo che ti è giunto alla coscienza tu agisci di conseguenza cioè fai la cosa che ti è venuta in mente...Poi scopri che hai fatto bene a seguire quell 'idea.
E' una cosa nn ragionata , è come un fulmine a ciel sereno , e nn è sempre e solo un pensiero poi avere delle immagini dei profumi...
Di persone o cose.
L'intuizione è spesso confusa o scambiata per una "coincidenza".
Io avre idegli esempi , ne avrei molti ma siccome dovrei parlare di cose molto personali nn me la sento per ora.
Mentre le intuizioni di tutti i giorni nn sono così eclatanti da render l'idea e verrebbero scambiate per coincidenze, se tu ricerchi lo scopri da solo, cioè con l'esperienza diretta , che è poi quella che vale di più.
Ciao.

Non ho capito niente...

Definizione di intuizione:

"Le parole che io dico non vengono da me ,ma dal Padre mio che è nei cieli." (jesus)

Più semplice di così? (per chi ha intuizione)

Kantaishi Gurudeva.

Pregherei di visitare il mio sito al link:
intuizione
dove in ben quattro parti, per il momento, è ben spiegata l'intuizione.

Posso aggiungere qualcosa:

Riporto dal dizionario Zanichelli - Zingarelli 2001:

INTUIRE: dal latino intueri di cui in = dentro e tueri = osservare

Cogliere in modo immediato con la mente, senza necessità di ragionamento o prove.
Comprendere attraverso una percezione immediata senza l'aiuto della ragione (senza l'intervento della riflessione) una realtà non evidente.

INTUIZIONE:

Attitudine a conoscere l'intima essenza delle cose senza dover ricorrere al ragionamento, particolare forma di conoscenza per cui l'oggetto risulta immediatamente presente alla coscienza in quanto non dipende da alcun processo logico e razionale - insight (psicologia).

L'intuizione non è un modo ma il "modo" attraverso il quale osservare la realtà, peccato che la usiamo poche volte perchè non sappiamo come essa funzioni, anzi forse non sappiamo neanche che grazie ad essa possiamo arrivare a scorgere la "verità" che ci circonda, quella cioè che invece rimane purtroppo spesso nascosta.

La ragione e l'intelletto sono importantissimi coi loro meccanismi razionali ad inquadrare la parte superficiale degli eventi per come essi cioè appaiono, ma dietro ad ognuno di essi vi è un mondo nascosto dove i fili che mantengono il tutto sono tanti e tra loro collegati, vi sono pensieri, idee, emozioni, sensazioni che non possiamo rilevare solo con l'intervento di quella che chiamiamo razionalità.

Quindi comprendiamo subito che vedere la realtà come siamo soliti fare significa stentare fortemente a comprenderla perchè essa ci appare profondamente incompleta.

Tale situazione rende il nostro grado di consapevolezza della vita che ci scorre accanto perennemente insufficiente a discernere per poi decidere l'esatto contenuto di ogni nostra azione invalidando così ogni nostro intento da realizzare.

L'intuizione nel suo verificarsi dà indicazioni anticipative di quanto sta per accaderci ed a volte prende le fattezze della premonizione, altre volte quella della "vista a distanza" o della "lettura del pensiero", però non confondiamoci le idee perchè qui non vogliamo parlare di fenomeni paranormali e le etichette e l'uso delle parole, in tale situazione, sarebbe limitativo e fuorviante.

L'intuizione o meglio la capacità intuitiva è il modo "principe" di osservare ed osservarsi, un percepire e sentirsi un tutt'uno con la percezione con l'eliminazione di ogni dualità, di ogni separazione sia interna che con gli altri, l'abbattere tutti i muri che limitano la comunicazione delle nostre "anime".

Entrare così in connessione con l'universo olografico (oloquantico) dove possiamo prefigurare una sorte di "Grande Libro" dove attingere per conoscere e comprendere la "Verità" quella che nessuno ci può rivelare perchè quando ce la comunica la razionalità la deforma, mentre dentro di noi (se interconnessi) noi la possiamo scorgere allo stato puro.