Ieri ho letto un pensiero di Osho che diceva che per riuscire ad amare occorre anche avere il coraggio di rischiare di essere ingannati.

Ho trascorso tutta la mia vita ad evitare di essere ingannata!!!! ed ora, per amare, devo correre tale rischio?!

Poi ho compreso che è proprio così.

Essere ingannati senza volerlo è una cosa, accettare di poterlo essere è altro.

Forse si referiva a questo Gesù quando diceva "porgi l'altra guancia"?!

Ciao
Mary

Ciao Mary...
"Accettare sempre", per me, è la chiave.
Essere ingannati o meno riguarda il nostro corpo-mente, mai la "nostra" Essenza, che è sempre innocente, libera dai concetti mentali di "inganno-sincerità".
Questa è forse la purezza che non è mai implicata nelle aspettative del divenire e che di fatto è sempre disponibile nel quì ed adesso, a "porgere l'altra guancia", cioè ad essere sempre in contatto compassionevole con l'altro che ci ha potuto anche ingannare, vittima di di una sua intrinseca debolezza e, al momento, di una sicura ignoranza nella conoscenza di sè.

Accettare anche l'ipocrisia mirror!!!

ciao

ermes

Anche. Accettare ciò che è: nella fattispecie anche l'ipocrisia.
Questo non vuol dire giustificarla o condannarla...
ma vuol dire non rifiutarla come espressione di una"realtà",
che inopinabilmente, piaccia o meno, si manifesta in quel momento come forma ingannevole.
La Consapevolezza, che sa riconoscerla, vederla per quel che è, e smascherarla senza conflitto, sia in se stessi che negli altri, comunque non può usarla e assecondarla di fatto.
Questa "Presenza cosciente", in concreto, non lascia spazio alla falsità.
Perchè l'ipocrisia, per essere veramente tale, presuppone una finzione nella quale solo l'ego, identificato in un suo gioco di potere, può credere di averne una qualche fittizia, illusoria e temporanea utilità, mai la Consapevolezza che osserva impersonalmente...che Vede e non giudica... e che è sempre "fuori"dalla scena, luminosa spettatrice.
Sono sfumature importanti...però sono piani Coscienza diversi: la mente e la Consapevolezza. Questo va fondamentalmente compreso.
L'ipocrisia e l'inganno appartengono alla mente, mentre la Consapevolezza è la "non mente".

Quanti in italia sono consapevoli di essere ipocriti??non ho mai giudicato gli ipocriti,però tutta l'ipocrisia che ho incontrato,mi ha fatto soffrire come un cane,dimmi era un percorso necessario incontrare così tanta gente ipocrita??compresi quelli che consideravo amici??perchè possiedono questa doppia identità,perchè non riescono ad essere se stessi,di chi è la colpa di tutto questo,scusa per questa domanda,ma a parte la spiritualità,qui si trattando del vivere quotidiano e della gente con cui ti rapporti,qui si sta trattando dell'evoluzione di ogni essere umano,perchè non si possono cambiare le regole?chi è che le dettate,la menzogna è stata smascherata!!!avremmo potuto fare della terra un paradiso ed invece lo abbiamo trasformato in un inferno,non se ne può più di tutto questo occultismo.

ciao

ermes

Accettare qualcosa vuol dire condividerlo, Mary.
Dunque non si può accettare una falsità se noi non la sentiamo vera. E se noi la sentiamo vera, allora, è bene accettarla e condividerla perchè possa far maturale la nostra consapevolezza.

Meglio un falso Maestro che, però, porti a riflettere e a vivere intensamente una presunta verità, che un vero Maestro, il quale si ascolti solo per dedizione o fideismo.

Messaggio originale inviato da ermes
...non ho mai giudicato gli ipocriti...

caro Ermes,
sei consapevole che non è vero e lo stai facendo proprio adesso?

dimmi era un percorso necessario incontrare così tanta gente ipocrita??compresi quelli che consideravo amici?

Sì, è necessario per la Comprensione, anche se il tuo ego ne soffre.

...non se ne può più di tutto questo occultismo.

L'occultismo non centra...va imparato a Centrarsi sulla propria Consapevolezza, aldilà di ciò che fanno gli altri, dei giudizi...

Non parlavo dell'occuttiltismo come scienza esoterica,ma dell'occultismo che ha sempre praticato la chiesa cattolica.
Per me dare degli ipocriti agli altri non è un giudizio.ma la constatazione di una verità,visto che tutti sono assetati di verità,io gliela sbatto nel muso,senza neanche pensare alle conseguenze che ne potrebbero derivare,ti posso assicurare che non è il mio ego a soffrire,ma qualcosa che ho dentro che non è in sintonia con questo mondo,a volte penso che forse sarebbe meglio una bella catastrofe sul pianeta ad annullare questa umanità così disumana e la cosa che più mi rattrista è il fatto che nessuno fa niente perchè le cose cambino realmente.

ciao

ermes

Ciao Ermes...
quel "qualcosa" sei proprio sicuro che non sia il tuo ego?
Prova a meditare su questo aspetto.
Diversamente, penso che il mondo può cambiare, durevolmente e sostanzialmente, soltanto con il vero cambiamento di noi stessi.
Il mondo come lo percepiamo è la proiezione di quel che siamo.
Siamo noi il mondo, sei anche tu.
Non accettando gli altri come sono, come non possono che essere, al momento, non puoi profondamente accettare anche te stesso.
Il giudizio verso l'esterno è anche il riflesso del giudizio che hai su di te. Severo o accomodante, raramente imparziale, neutrale, oggettivo.
Tutti vogliono cambiare gli altri...non ha mai funzionato e mai funzionerà.
Il percorso del ricercatore è rivolto alla scoperta di sè; non guarda gli altri per la sua crescita interiore. Anzi, usa le difficoltà del mondo come una palestra spirituale.

Il mondo come lo percepiamo è la proiezione di quel che siamo.
già ermes... è proprio così, anche se fa male e la mente tende a capire ma non mettere in pratica...perchè ancora non può.
Avverrà anche quella comprensione..magari graduale e solo da quella potremo scendere nell'accettazione totale dell'altro. Così facendo avremo innanzitutto riconosciuto ed accettato noi stessi
con vizi e virtù di un ego ma ora servitore e non più padrone.
Quando sarà scesa l'accettazione, la stessa porterà in noi anche trasformazione, nascerà la Comprensione (Consapevolezza) del ciò che E' e perchè così E' ..e solo dopo avverrà la famosa "condivisione".
Prima non è possibile.

Accettare è sinonimo di arresa..la stessa è Energia che io definisco Superiore (dei centri superiori) è "dono"..è uno stato che neutralizza la tristezza e sofferenza, si crea un distacco(disidentificazione) dall'ego e tutto inizia ad apparire più chiaro...
Non è detto debba subito essere permanente..ma ciò andrà oramai sempre in espansione, andrà lavorato e portato a cristallizzazione.
Questa è solo la mia esperienza...