Vorrei dare un cosiglio, a tutti coloro che intendono conoscere, imparare, ricercare. Quello che consiglierei a chiunque, bisogna mettersi in questa condizione mentale, è molto importante:

voglio studiare, voglio imparare, voglio conoscere, perché posso imparare da tutti e da tutto, perché anche gli altri (altre filosofie, altre religioni, altri pensieri, ecc… ecc…) possono insegnarmi qualcosa, perché sono aperto, mentalmente, e voglio sapere, il più possibile. Nel fare questo cercherò di non ingannare me stesso, studiando solo cose riduttive che non rendono giustizia ad insegnamenti di ben più vasta portata, e dunque, utilizzerò una metodologia che possa portarmi ad una ricerca più ampia e libera possibile, da schemi e condizionamenti. Non mi limiterò ad un libro, o ad una fra setta, allora, ma cercherò in più testi, anche autorevoli e non, pro e contro, in modo da spaziare il più possibile e iniziare a farmi un idea il più svincolata possibile, perché no, anche da ciò che ritenevo così vero. Perché consapevole che c’è sempre da imparare e che ci potrebbero essere nel mondo persone che possono sapere molto più di me, nel passato, nel presente, nel futuro,e questo perme deve essere solo motivo di arricchimento. Non sono un fesso che mi lasci scappare queste occasioni: quando c’è da imparare voglio imparare.

Non si può essere chiusi mentalmente in un discorso di ricerca, come molti sistemi invece sperano in modo che la gente non conosca, non capisca, rimanga fessa. Bisogna aprirsi, e in tutte le cose trovare sempre il "filo" che le lega, che le unisce. Le religioni, le filosofie, i grandi insegnamenti del passato. Perchè invece di unire si tende sempre e solo a dividere. Io direi che occorrerebbe più cercare di unire, che dividere, no? Dividere, separare, non serve a nulla, se non a creare odio tra la gente. Il mio è meglio del tuo. Ma non è così, in ogni insegnamento c'è qualcosa da imparare,e quindi, perchè non trovarla e unirla?

Ciao, Giulio

giulio , così stai descrivendo l ' atteggiamento del sapiente ... biblicamente l ' unico ad aver raggiunto il risultato da te sperato è stato salomone grazie all ' intervento divino

suvvia , siamo uomini con le nostre influenze ... capisco il costante mettersi in discussione ma da qui a non avere convinzioni senza prima aver perso diottrie nei libri , insomma , mi sembra eccessivo ... alla fine , anche se sbagliata , una certezza fa sempre bene allo spirito

Uomini, ma non uomini fessi.

Ciao, Giulio

stai dando dei fessi alla totalità della popolazione mondiale e , considerando il giudizio come soggettivo ( dunadan docet ) , la parola stessa perde di valore e forse , con un pò di sfortuna , torna alla base ... non ne vale la pena

Non alla totalità, non ti credere. Ci sono molte più persone di qunato non tu non possa immaginare, che sono abbastanza sveglie e intelligenti, da non essere fessi.

Ciao, Giulio

e dimmi ... tu sei una di quelle ?

Tutti siamo e siamo stati un pò fessi, no? Ma poi SVEGLIA!

Ciao, Giulio

a volte la teoria è giusta, ma la pratica è impossibile.

E' giusto l'approccio all'argomento, però nella pratica significherebbe tralasciare tutto il resto degli argomenti!

Per conoscere quel che vogliamo sapere siamo per forza costretti a partire da quelle che ognuno di noi pensa siano basi certe, che non mettiamo in discussione perchè altrimenti la possibilità di venire a capo di un argomento si riduce drasticamente.


La ricerca scientifica E' mettere in discussione la natura e le spiegazioni che si danno di essa;
ma noi semplici esseri che vogliamo avvicinarci ad un argomento non dobbiamo necessariamente rifare tutto il percorso che ha fatto il ricercatore. Partiamo dalle sue basi per costruirci un opinione.

Purtroppo hai ragione nell'affermare che questa pratica spesso porta l'uomo a commettere errori di valutazione e di pensiero, poggiando le sue idee su basi errate o poco solide.

E se invece di parlare di fessi o non fessi provassimo ad utilizzare il termine persone con diverse conoscenze? Anche perchè quanto hai detto nel primo post rispetto all'ascolto l'ho condiiviso a pieno. Certo essere aperti all'ascolto totale non è semplice ma deve essere un obiettivo che dobbiamo prefissarci. Come potrei però ascoltare un fesso? E se il fesso fossi io che arbitrariamente lo giudico tale negandomi però la possibilità di scoprire in lui conoscenze che lo rendono tutt'altro che fesso? Queste affermazioni le faccio perchè difficilmente nella mia vita sono stato messo in difficoltà da persone che ritenevo e che erano intelligenti.
Ma quando ho fatto l'errore invece di svalutare persone che indubbiamente erano meno intelligenti di me, ma però ben più consapevoli dei loro limiti, in quei casi ho preso delle sonore lezioni di vita. Ciao Nicola

...comunque, chiamare altri che hanno altri modi di pensare ed essere,"fessi", non mostra, ammesso e non concesso, fosse per qualche verso anche vero, un buon grado di Compassione Spirituale.
E', a mio avviso, un termine assolutamente inapppropriato e ingiusto, che nasconde, forse, una certa arroganza...

Scusami ma...

Ciao, Mirror