Certo,Mirror,
è un termine inappropriato e ingiusto.
Ma essere oggetto di "Compassione Spirituale" nemmeno mi piacerebbe:
dà la sensazione di essere davanti a qualcuno che sta su un piedistallo.........

Winnie

a meno che altermine compassione non gli si attribuisca il suo vero significati come dalla etimologia della parola stessa ossia
com pathos ossia soffrire insieme, essere sulla stessa onda. Nicola

Comincerei chiamare gli insegnamenti testimonianze o semplicemente interpretazioni. Non si puo biasimare qualcuno per essere incapace di vedere le cose dal punto di vista altrui. Il massimo che si riesce a fare e' vedere se stessi nell'altro. Sta a chi vorebbe "trasmettere" esperienze a rendersi uno specchio piu pulito ed attraente. Cmq comprendo la rabbia di Giulma ed concordo con il precedente post di Nicola Ciao

Il guaio di questi tempi appunto, l'imposizione del linguaggio....che e' fortemente individuale. Per quanto riguarda tecniche e metodi di apprendimento ne abbiamo discusso gia in altri forum. Ci vuole la curiosita' e l'interesse. La solita domanda tra chi trasmette e chi riceve. Ciao

Se la"Compassione" é intesa in questo modo, mi trovi concorde.
Invece è importante essere in empatia, o almeno in comunicazione, con l'altro,
ma con un senso di Comprensione derivante da esperienze ed elaborazioni fatte,che vanno ad attivare un sentimento benevolo nei confronti di chi é in quel momento smarrito, bisognoso o confuso, o in tutt' altro universo mentale ed emotivo, in quel momento.
LaCompassione Spirituale è fondamentalmente il riconoscimento che "l' altro" non è diverso da Te, anzi più profondamente ancora, sei ancora... TU.
Ma questo lo si può comprende bene alla fine di un lungo "Viaggio" interiore.
Quello che l'amico Giulma sta facendo, con grande sincerità.

Quando vieni fregato, sei un poveretto che viene fregato.
Quando vieni fregato un altra volta, sei sempre un poveretto che viene fregato.
Quando vieni fregato un altra volta ancora, sei un FESSO.

Nel mondo c'è gente che si fa fregare continuamente, e sempre sulle stesse cose, e oltretutto che gli vengono anche dette.
In tutti i modi, in tutti i campi, dalla droga (giusto?) alla ricerca, la spiritualità, no?
E se una cosa ti viene detta, non una ma dieci, cento, mille volte, e tu insisti alla fine, sei un fesso, e questo, dopo, lo scoprirai da solo.
SVEGLIA!
Io utilizzo certi termini solo per dare un impronta un pò più forte, tutto quì, di una situazione che, altrimenti non sintetizzata, non verrebbe ben ricordata:
se hai un amico, gli puoi anche dire FESSO quando lo riterrai giusto, e perchè glie lo dici? Perchè così lo ricorda meglio, e la prossima volta sta più attento.

Ciao, Giulio

Sei attaccato troppo alle parole, che sono illusione.

Caio, Giulio

Nessuna rabbia.

Ciao, Giulio

In senso assoluto è vero.
Ma, nella fattispecie, questi scambi d'opinione sono semplice comunicazione virtuale, dalla quale anche tu non dovresti prescindere, soprattutto riferendoti al modo in cui ti poni.
Prova a riconsiderarlo...ma se proprio è più forte di te trasmettere agli altri, in questa maniera, quel che tu senti di aver compreso...continua pure...quando sarà il momento, forse, qualcosa cambierà, se deve cambiare...

Mi hai letteralmente tolto le illusorie parole di bocca.
Grazie