Ti ringrazio molto per quello che scrivi, per la dolcezza che metti nelle tue parole. Quella voce rompic... di cui parli in me, quando si fa sentire tuona e mi dice: basta Nicola, hai rotto le palle, sei il solito piagnone, mollati adesso, su che non te la smeni fino alla vecchiaia. E in effetti sono un po' così, da bimbo sognavo di far l'astronauta, guidavo a fianco di Niki Lauda, battevo Borg e Mc Enroe a Wimbledon, sai come sono i bimbi no, ne hai tre, e invece crescevo e a scuola venivo bocciato, l'unica donna che avevo era la "Federica", e tutto questo senza sapere il perchè e tante altre sconfitte che non sto ad elencare. Certo ora li so i motivi, e in effetti mi piace poterne parlare e riceverne gratificazioni ma comprendo perfettamente che è giunta l'ora di aprire le ali e cominciare a volare. Ma mi manca un passaggio il più importante: il perdono. Ci sono molto vicino, confrontarmi in questo forum, e non solo, sulla mia esperienza non è altro che la fase conclusiva di un lavoro che ho già cominciato da anni. A me piace molto scrivere, ogni tanto scrivo delle poesiole sempre legate alla mia esperienza, ho scritto il racconto autobiografico ma mi manca la lettera più importante: quella conclusiva, quella attraverso la quale perdonerò e mi perdonerò. E poi, finalmente via, sarò libero.Nicola .....e la rondine spiccò il volo

Sapessi...capisco che il il dolore ti abbia molto segnato e che quello che vedi
intorno ti bruci ancora, ma prova ad andare ancor di più dentro di te...
lo comprenderai, ma anche ti disentificherai, e cosi quell'amore che hai da donare sarà diverso...forse saggio.
Con la parola "retorica" non volevo sminuire le qualità espressive dei bambini,
ma la strumentalizzazione ideologica che ne fanno i grandi, di queste naturali virtù.
Sono attributi che sono sempre con noi, se vogliamo essere noi stessi, onesti e sinceri.
Lasciamo essere anche il bambino che c'é in noi...e la vita assumerà colori e sapori molto più intensi e vivi; la nostra energia si manifesterà in modo più vibrante e gioioso.
Con grande rispetto per le tue esperienze, passate, presenti e future.

No quel fuoco non brucia più, ora scalda, e la consapevolezza che ho raggiunto mi permette di modulare il calore in modo abbastanza equilibrato. Il lavoro interiore è a buon punto, ma la disidentificazione avverrà nel momento in cui sarà completato il perdono cosa che avverrà, quando riuscirò a compenetrarmi nella mia essenza. Be' dai per questa vita sono a posto. Nicola. Comunque ogni intervento, anche quando lo sento in modo doloroso, ben venga. Lo digerisco sempre attraverso la riflessione. Con affetto Nicola

Quel fuoco sta alchemizzando la tua grande sensibità e la tua acuta intelligenza...tu stesso insegni a chi ti sta vicino, forse senza nemmeno accorgetene...il che é ancora meglio.
Il perdono...perdonati Ora e Qui! Non c'é altro posto e momento perdonarsi e perdonare. Lascia che quel fuoco e consapevolezza facciano pulizia...del passato.
Vorresti per questa vita aver gia dato...eheheh!!!
Non se ne parla nemmeno: proprio adesso che sei in grado di dare
e in piena crescita, con una vita davanti e un film dietro.
Al "lavoro!!!
Scherzo, naturalmente.

No mi ero spiegato male. Be' dai per questa vita ho da fare abbastanza probabilmente non mi basterà, in quel senso

x Nicola185

perchè non ti dovrebbe bastare??
che ne sappiamo noi?
niente... ora come ora non ne possiamo sapere niente..
mi unisco alla "scherzosa" tirata d'orecchie di Mirror (che saluto...).


Il Perdono

Cosa è mai quel perdono verso noi stessi?
una energia liberatoria...una forza (coraggio) , un grande potere per riscattare la nostra Libertà, guardando a fronte alta il nostro passato, senza nulla temere e senza vergogna, senza continuare a mentire a noi stessi posticipando l'avvenimento, senza quindi ipocrisia, senza il subdolo senso di colpa che costringe noi stessi a pagare con un lungo perdono di vite intere ...e con falsi pregiudizi.
Ma così facendo, distruggiamo l'Amore..la verità che porta alla comprensione, al risanamento dei rapporti.
La libertà è AMORE e l'amore ha bisogno di essere senza catena...
Ma quando? ORA, QUI...non domani o in un futuro...
basta dirsi...BASTA!! Mi perdono.

un abbraccio
a.

Io ho provato a dirmi e a dire mi e ti perdono ma non funziona.
No non è questione di posticipare è che bisogna sentirsi un pochino pronti. E ora ci sono sai. Senza entrare nei dettagli per non dilungarmi troppo vi fu un giorno che Rolando mi disse rispetto alla situazione che stavo affrontando in quel momento: "E' arrivato il tuo momento Nicola, se te lo lasci scappare non potrai più riaffrontarlo con lo spirito di adesso. Ed io lo ascoltai e non mi lasciai scappare l'occasione. Oggi sono pronto Atisha, ma non è solo me che devo perdonare..

lo so..eccome...
Ma bisogna iniziare soprattutto e solo da se stessi..
poi tutto segue...Essere innanzitutto totali con se stessi..ed in questa totalità vi è racchiuso anche il perdono verso gli altri..verso coloro che hanno ferito (sempre inconsapevolmente..dico inconsapevolmente perchè anch'essi schiavi di un'immaginazione emotiva..una maschera)....
Ricorda Nicola che Tu sei Quello...
Che la Forza sia con Te!

Occhio al punto, tu dici:
"Io ho provato a dirmi e a dire mi e ti perdono ma non funziona."
Anche questa condizione, questa incapacità, perdonatela...ora....
così per ogni momento.
La comprensione avviene, nella coscienza, ad un livello più profondo, sottile, intuitivo.
Ti assicuro che non é un gioco di parole. Non é autogiustificazionismo,
comoda autoindulgenza...ma Consapevolezza!
Ma accadrà, quando dovrà accadere...forse adesso...un lampo!!!
Chi lo sa? Auguroni.

Io ho provato a dirmi e a dire mi e ti perdono ma non funziona."

Voleva essere una battuta. Comunque ho già sperimentato nel mio percorso questa tua frase: "La comprensione avviene, nella coscienza, ad un livello più profondo, sottile, intuitivo"
Conosco quei lampi così apparentemente improvvisi ma che giungono dopo estenuanti anni di lavoro personale, e non solo con un terapeuta, ma proprio anche nella vita pratica di tutti i giorni, nella convivenza "forzata" con persone che seguivano lo stesso percorso, nello pulire i bagni, nel non fumare le sigarette in camera, nel farsi notare ogni più piccola mancanza, nel rompersi le balle per cose che agli occhi delle persone "normali" risulterebbero folli, oltre certo a tutto il lavoro introspettivo che ne seguiva. E i lampi sono arrivati, come arriverà il perdono, ne sono certo, so che sono sulla strada giusta, le conferme mi fanno piacere, le non conferme fanno sì che mi rafforzo ancor di più attraverso la continua messa in discussione, attraverso il continuo ascolto dei miei sentimenti, per i quali non basterebbero, come per ognuno di noi, miliardi di miliardi di parole per tradurli. I sentimenti si trasmettono e si recepiscono e soprattutto si comprendono se li si vuole gestire. Altrimenti ne risulteremo schiavi Nicola