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01-04-2004, 15.57.59 | #2 |
Utente bannato
Data registrazione: 03-01-2004
Messaggi: 0
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Puoi spiegarmi meglio questo concetto visto che non sono riuscito a capire niente?
Il principio di non contraddizione lo conosco (o almeno in chiave aristotelica, poi non so se ce ne sono altri) ma le altre due cose che hai spiegato mi sono oscure. |
01-04-2004, 18.32.04 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Principio di identità:
A->A -> = implicazione A implica se stesso. Se pongo A, allora ho A. Se diamo valori di falsità ad A, l'implicazione risulta sempre vera. (l'implicazione quando l'antecedente è falso, risulta sempre vera) Se diamo valori di verità ad A, l'implicazione risulta sempre vera. Principio del terzo escluso: A v nonA v = disgiunzione o "o" inclusiva Non può essere allo stesso tempo vera sia A che il suo contrario (nonA). Nella disgiunzione inclusiva, per risultare (la disgiunzione) vera, deve essere vero o l'antecedente o il conseguente, Mai entrambi. Oppure falso o l'antecedente o il conseguente, Mai entrambi. Principio di non contraddizione: Non(A e nonA) leggi a questo modo: "non si da il caso che sia vera A e NonA allo stesso tempo". Per ricollegarmi a una nostra discussione: Queste regole dell'implicazione, della disgiunzione e della congiunzione, hanno regole che non sono letteralmente applicabili al mondo in cui vivi. L'implicazione ha regole fatte in un certo modo, per rendere più scientifico il tipo di calcolo logico, senza interpretazioni. Il mondo reale è più complesso di un sistema matematico chiuso. Ciò non significa che la logica non possa essere utile nel mondo reale, bisogna saperla applicare. Ultima modifica di Dunadan : 01-04-2004 alle ore 18.39.40. |