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Vecchio 31-03-2004, 20.09.32   #1
Dunadan
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Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
PRINCIPIO DI IDENTITà e altro.

Qui replico a una discussione con Viandanteinattuale sl principio di identità:

io dissi:
Citazione:
Ma il problema qua non è il principio di identità, il problema è scegliere tra cosa è veramente vero e cosa non lo è.
In questo caso ti proporrei il principio del terzo escluso !
Lo conosci?

tu hai risposto:
Citazione:
il principio di identità e il principio del terzo escluso SONO LA STESSA COSA!!!
si puo' chiamare principio di identità, principio del terzo escluso, principio di contraddizione!

Caro mio, sono tre principi che dicono la stessa cosa se vuoi proprio generalizzare, ma che nella loro forma sottolineano ognuno un concetto a parte.
Possiamo dire che è la stessa cosa scritta in modo diverso, e questo modo diverso evidenzia però una differenza.

Principio di identità:
A->A

Principio del terzo escluso:
A v nonA

Principio di non contraddizione:
Non(A e nonA)

Puoi dire che sono "uguali" perchè in tutti e tre si sottolinea che A deve essere uguale a se stesso e che non può essere diverso da se stesso. Ma mi importava sottolinearti il principio del terzo escluso perè li si evidenzia il fatto che A o Non A. Cioè una cosa che è in un modo(vera), non può essere allo stesso tempo anche il suo contrario(falsa).
Citazione:
non ti offendere, caro dunandan, ma non posso piu' risponderti...non ho tempo da perdere...IO!
Sempre la solita frase, sembra quasi in chiave ironica.



CIAO !
Dunadan is offline  
Vecchio 01-04-2004, 15.57.59   #2
FantasiaFinale
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-01-2004
Messaggi: 0
Puoi spiegarmi meglio questo concetto visto che non sono riuscito a capire niente?

Il principio di non contraddizione lo conosco (o almeno in chiave aristotelica, poi non so se ce ne sono altri) ma le altre due cose che hai spiegato mi sono oscure.
FantasiaFinale is offline  
Vecchio 01-04-2004, 18.32.04   #3
Dunadan
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Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
Principio di identità:
A->A

-> = implicazione

A implica se stesso.
Se pongo A, allora ho A.

Se diamo valori di falsità ad A, l'implicazione risulta sempre vera.
(l'implicazione quando l'antecedente è falso, risulta sempre vera)
Se diamo valori di verità ad A, l'implicazione risulta sempre vera.


Principio del terzo escluso:
A v nonA

v = disgiunzione o "o" inclusiva
Non può essere allo stesso tempo vera sia A che il suo contrario (nonA).
Nella disgiunzione inclusiva, per risultare (la disgiunzione) vera, deve essere vero o l'antecedente o il conseguente, Mai entrambi.
Oppure falso o l'antecedente o il conseguente, Mai entrambi.

Principio di non contraddizione:

Non(A e nonA)

leggi a questo modo: "non si da il caso che sia vera A e NonA allo stesso tempo".


Per ricollegarmi a una nostra discussione:
Queste regole dell'implicazione, della disgiunzione e della congiunzione, hanno regole che non sono letteralmente applicabili al mondo in cui vivi.
L'implicazione ha regole fatte in un certo modo, per rendere più scientifico il tipo di calcolo logico, senza interpretazioni.
Il mondo reale è più complesso di un sistema matematico chiuso.

Ciò non significa che la logica non possa essere utile nel mondo reale, bisogna saperla applicare.


Ultima modifica di Dunadan : 01-04-2004 alle ore 18.39.40.
Dunadan is offline  

 



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