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03-03-2004, 12.29.11 | #13 |
Ospite
Data registrazione: 02-03-2004
Messaggi: 18
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Ciao, ti espongo la mia sensazione sulla base di queste informazioni
Il problema di questa comunicazione è la differenza di stati d'animo: significativo è il fatto che l'altra persona si sia arrabbiata per il gesto affettuoso che hai citato (travisandolo forse? ) senza confutare la tua analisi circa la sua "rabbia con il mondo intero". Certo è che la mia sensazione così è superficiale, sarei curioso di sapere i motivi dell'incazzatura e l'arma o (o lama?forse ha scritto arma perchè è più rabbioso come termine) a doppio taglio. |
17-03-2004, 18.15.32 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Carissima Chiara, perché ti sei posta questa domanda ed hai cercato risposte al di fuori di quelle che sei riuscita a darti?!
Senti l'amore che scorre in te?! senti la serenità dentro di te?! allora di cosa ti preoccupi?!!!! Le persone intorno a noi vivono momenti diversi dai nostri e reagiscono secondo la loro evoluzione di quel momento, il loro stato d'animo. Non preoccuparti eccessivamente della reazione piuttosto aggressiva che ti è capitata, ma chiediti soltando cosa c'è nel profondo del tuo cuore. E' quello che conta veramente. Se dentro di te, in verità e sincerità, vi era una briciola di "io sono più brava di te" (e può capitare a tutti, e capita) allora devi cercare di divenirne consapevole. Ed anche se lo provi, lo pensi non fa niente se sale alla tua consapevolezza e non gli dai energia. Non reprire niente di quel che ti succede nel bene e nel male. Guarda te stessa con amore e comprensione. Abbracciare un bambino in collera è espressione di un grande amore, ma il buonismo resta sempre un pericolo. In ogni momento, in ogni occasione dobbiamo saper valutare, attraverso il nostro cuore e la nostra personale esperienza, cosa sia più giusto fare. Non esistono ricette sempre valide. Persino noi stessi cambiamo ad ogni istante e dobbiamo fare i conti sempre con qualcosa di nuovo. Io sto dietro ad uno sportello e tratto, o almeno credo, tutti con cortesia e gentilezza. C'è la persona che mi sorride e mi ringrazia ma c'è quella che va in collera senza una vera motivazione. Quando io reagisco alla loro collera so che il problema sta dentro di me e non nell'altro. Devo lavorare sulle ragioni che mi hanno fatta sentire incapace, impaurita, risentita. Il problema, il vero problema, siamo noi. Il lavoro da fare è sempre su di noi. Gli altri possono aiutarci facendo da specchi, ma siamo noi a doverci specchiare. Ti abbraccio con grande affetto Mary |
18-03-2004, 11.30.10 | #15 |
Navigatrice saltuaria...
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 99
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Ciao Mary,
ti ringrazio x quello che mi hai scritto e vorrei precisare una cosa (dato che ho ricevuto dei messaggi di critica su questo mio presunto "buonismo"): non si tratta di buonismo! Forse, come accennavi tu, a un mio desiderio di migliorarmi... Ti assicuro che dentro di me ero (e sono) serena, perchè certa di non aver fatto nulla di male di cui pentirmi. Tuttavia (se hai letto tutta la discussione) dato che sono stata trattata con certi toni, la mia sicurezza è stata messa in discussione. Inoltre, con questo nuovo argomento, tentavo di cercare una pista di dialogo con Cli (che però ho poi scoperto è stata bannata)... Forse vado controcorrente ma l'incontro con Cli non mi ha lasciata indifferente. Esprimere parole di offesa e disprezzo x chi non la pensa come te, sott'intende -a mio personale modo di vedere- una grande rabbia dentro e quindi un grande dolore. E io non riesco a essere indifferente al dolore. sopratutto perchè anch'io da piccola, camuffavo il mio dolore trattando i miei genitori con poco amore filiale e molto astio! Certo stavo crescendo e infatti le cose sono migliorate ma -ti renderai conto anche tu- incontrare una persona che un pò ci somiglia e poterla aiutare è un desiderio grande che avrei voluto -perlomeno- tentare. |
20-03-2004, 16.05.43 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Carissima Chiara
in quanto al buonismo, so che è un pericolo che minaccia chiunque..... a meno che non sia un illuminato. Bisogna stare attenti, nel tuo caso il miglior giudice di te stessa sei proprio tu. La tua sicurezza può essere messa in discussione solo da te e nessun altro. La persona che ti ha aggredita certamente aveva delle sofferenze dentro di sé, cercare un dialogo è importante ma a volte ci sono sordi che non intendono sentire e dobbiamo solo essere capaci di non lasciarci coinvolgere, e di lasciarli andare. Che non vuol dire restare indifferenti ma semplicemente evitare che i loro spintoni ci buttino a terra. In quanto ai genitori ho avuto gli stessi problemi. Loro non facevano altro che rimproverarmi senza comprendere quel che era dentro di me. Anch'io cerco di aiutare gli altri, specialmente quelli in cui rivedo me stessa. Ma ho imparato ad essere molto cauta perchè aiutare gli altri è difficilissimo. Non basta saper nuotare per salvare uno che sta affogando, si rischia di affogare in due. Non bastano le buone intenzioni occorre imparare a saperlo fare. Provando, riprovando, sbagliando, facendoci anche male. Senza mai dimenticare che per conoscere bene gli altri dobbiamo prima conoscere bene noi stessi. Ti abbraccio, devi essere una persona piena d'amore. Mary |
21-03-2004, 19.19.28 | #17 | |
Navigatrice saltuaria...
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 99
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Citazione:
Aaaaaaah Mary! Quanto sono vere le tue parole e quanto le ritengo un "toccasana" per me! Quanto hai ragione! Purtroppo a volte mi incaponisco e -anche se ho ragione- finisco per soffrirne io (e non la persona che voglio aiutare). E' proprio vero, non possiamo aiutare chi non vuole essere aiutato, anche se vedere una sofferenza mi fa star male e non poter far niente mi rende molto triste... Comunque cercherò di far tesoro dei tuoi preziosi consigli. Grazie! Chiara* |
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