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28-01-2004, 21.38.09 | #22 | |
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Re: Ha Senso chiedersi...
Citazione:
Non argomento la mia risposta perchè ti faccio una domanda: che cosa significa per te "avere senso"? ciao |
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28-01-2004, 23.53.06 | #23 |
Vivi!
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...volevo far intendere che "il senso" è qualcosa che si rivela utile...quindi, se dovessimo rispondere alla domanda interpretandola in modo letterale è giusto dire :"Si", poichè la risposta alla stessa è utile...quello che volevo sottolineare - e mi scuso per la non chiarezza della domada - è che la stessa risposta perde la sua utilità se non inscritta nei limiti delle possibilità umane : se non si considera che su "certe cose" non possiamo avere minima certezza, ma solo determinazioni astratte e illusorie rispetto la natura umana, pochè non le appartiene...
P.S. Sarei felice se non ti concentrassi in critiche verso il concetto di "certezza" poichè superflue alla risposta : anche nell'eventualità in cui definiremmo certezza come un'illusione rispetto al tutto, oltrepassato il limite citato, l'illusione raddoppierebbe... ... Ciao, Marco . |
29-01-2004, 00.06.35 | #24 |
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Vedi che ho fatto bene a chiedere?
Per me porsi queste domande ha senso anche se non si può documentare scientificamente la veridicità della risposta. Sono domande esistenziali che l'uomo si pone da sempre, sono domande che abbiamo dentro fin da bambini. Il "senso" sta nel fatto che, pur non potendo dare risposte certe, non possiamo fare a meno di porcele. Sono quindi di per se stesse, indipendentemente dalla risposta, vitali. Se invece facciamo coincidere la parola senso con l'utilità dellla risposta, e se l'utilità è vincolata alla certezza ... non so. Diciamo che, anche se si dimostrasse razionalmente l'assoluta inutilità di queste domande ... credo che continueremmo a porcele lo stesso. ciao |
29-01-2004, 00.11.23 | #25 | |
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Citazione:
credo di aver capito il senso e il verbo 'interagire' mi trova pienamente in accordo con te. Secondo me, però, per interagire è necessario anche avere l'apertura per apprendere, eventualmente qualcosa dall'altro. Se si ha la certezza, dov'è l'interazione, dove la sperimentazione e la crescita reciproca? Per me questi rimangono dubbi. |
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29-01-2004, 00.28.16 | #27 | |
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Citazione:
E' umano, Marco. Il bisogno di certezze è umano. Perchè giudicarlo? L'importante è non imporle agli altri. ciao |
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29-01-2004, 00.42.48 | #28 |
Vivi!
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Sto cerando di comprendere se esiste - secondo me si - quel limite oltre il quanle non possiamo singerci.
Che ne pensi? Fino a dove possiamo continuare a dare risposte?....ma soprattutto: è giusto rispondere a domande del tipo :"Che fine faccio dopo la morte corporea? in modo diverso da :"Non lo posso sapere (per quanto riguarda l'esistenza di altri mondi)!" o "Non succede niente, Io non esisto più!" (nel caso non si creda ai mondi citati)? P.S. Nel secondo caso, personalmente considero la risposta accettabile, poichè per la natura umana e le sue conoscienze è qualcosa di fondato, al contrario dell'esistenza di corpi astrali o simi di cui non possiamo avere esperienza se non in modo non ammissibile dalla scienza stessa e quindi dall'insieme delle conoscenze umane oggettive (in un dato momento). Ciao, Marco . |
29-01-2004, 18.56.53 | #29 | |||||||
Ospite abituale
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[quote]Se parti dal presupposto che si sa che non si arriva a nulla ponendosi queste domande... non ha senso chiedersi.
Non ha quindi senso chiedersi nulla di cui sappiamo la non svelatezza? in pratica, SI, ma... No, accidenti, ha sempre senso farsi queste domande, anche perché sono quesiti che sorgono spontaneamente, anche in assenza di un approdo certo. E' dalla notte dei tempi che l'uomo si pone queste domande. In tal senso sottoscriverei pienamente il concetto espresso da Fragola. Le variegate risposte che nel corso dei tempi l'uomo si è dato, hanno fatto sì che si venisse a creare il mastodontico corpus spirituale disponibile nel pianeta. Perché mai dovremmo impedirci questo esercizio? Perché dovremmo mortificare ulteriormente la nostra ansia d'interrogarci sulle cose che ineriscono uno degli aspetti più misteriosi dell'esistenza? Citazione:
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P.S. quanto amo l'indisciplina… credo di essere andato un po’ fuori tema, forse avevo voglia di scrivere altro rispetto al tema centrale… quanto mi piace essere indisciplinato |
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29-01-2004, 19.53.29 | #30 |
Vivi!
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Messaggi: 1,159
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...personalmente credo che ci sia ancora l'autoillusionismo (più o meno naturale) e l'incapacità di liberarsi dalle catene della paura (più o meno inconscia) imposta dalla tradizione...
...mi sembra che si stia girando un po' troppo intorno a temi di fondamentale importanza...non che io voglia in qualche modo imporre la mia idea, ma sicuramente preferirei almeno discuterne...("Fatti! Non pugnette!")...si gira intorno e chi più che mai è fermo nelle sue certezze, piuttosto di argomentarle preferisce "girare la frittata" con temi inopinabili quali la relatività di giudizio ecc...che seppur nel singolo è sempre valida, facendo questo parte della specie umana, dovrebbe in qualche modo adeguarsi e giudicare in base alla caratteristiche comuni alla stessa, formulando un giudizio oggettivo comprensibile e accettabile (a parità di conoscenze) da tutta la specie.... Che ne pensi? P.S. Rileggendomi potrei sembrare sgarbato, ma vi assicuro che questa non è mia intenzione...non ci si avvicina neanche...... Ciao, Marco . |