Certo, mia giovane amica nuova iscritta.
Mi impegno, d'ora in avanti a fare interventi più significativi...

Non mi piacciono gli attriti e le inutili litigate da forum.
Non ho inveito prima e che non lo sto facendo nemmeno ora.
Tu però sii gentile: evita gentilmente di dire che mi vuoi bene poichè nemmeno mi conosci. Queste melensaggini ipocrite mi irritano un pochino.


Ciao

Ti voglio bene perchè sei mia sorella.
Ti voglio bene sul serio, senza essere ipocrita e senza essere un angelo. E sono lungi dal voler litigare con te, non era certo mia intenzione irritarti.

PS: giovane amico si addice di più ad un ragazzo quale sono.

ciao

scusa, eva fa pensare ad una donna.
buonanotte

Per Giorgio.

Se la premessa è stata capita da Giovanni Salmeri, vuol dire che era sufficientemente chiara.
Comunque voleva significare che, ammettendo l'esistenza di dio,
un cattolico credente si pone delle domande sull'esistenza degli angeli.

Un credente cattolico si pone ben poche domande..crede e basta... quindi, l'analisi in questo caso è del tutto fuori luogo. saluti

Premesso che non capisco perchè non si perde occasione per mostrarsi acrimoniosi con chiunque, non so chi sia Giovanni Salmeri, e sospettando che comunque sia più intuitivo di me, mi sembra che tu non abbia risposto alla mia domanda.
Provo a riscriverla, magari prima di rispondere ci rifletti un attimo:
La domanda era la seguente: Cosa significa:"preso atto della posizione assoluta di Dio"? Cosa vuol dire posizione assoluta? esiste una posizione relativa? una posizione apprezzabile? una posizione quanto basta?

Ok..adesso è più chiaro il senso della domanda?

Per Giorgio.
Giovanni Salmeri è un docente dell'università di Roma - Tor Vergata. Basta leggere l'inizio della discussione.

Per quanto riguarda la seconda domanda, "posizione assoluta di Dio" significava "esistenza di Dio".

Ho letto il post iniziale; ma continuo a non conoscere il prof. Salmeri. Normalmente i dotti si perdono desolatamente nei labirinti dei sofismi teorici, quindi non riesco a intenderli compiutamente.
Comunque adesso finalmente ho capito.
E posso dire il mio pensiero: ogni discussione in ordine all'entità angeliche, sulla loro esistenza, sulla loro natura, sulla loro funzione, sulla loro genesi, è necessariamente subordinata a ciò che si intende per Dio. Era per questo che non comprendevo la premessa iniziale "posizione assoluta di Dio". Deve intendersi nel senso cattolico, panteistico, o cos'altro?
E' un Dio che sta al di fuori o al di dentro della Creazione? E' un Dio Onnipotente ora qui e subito, od un Dio i cui attributi pervadono indifferentemente la manifestazione?
Fissiamo il paletto di partenza e poi iniziamo la discussione. Il procedimento a ritroso non può condurre a nulla.
ciao
giorgio