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21-12-2003, 19.16.30 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-12-2003
Messaggi: 179
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Re: La non-dualità
Citazione:
Pierrot lunaire, hai mai provato ad innamorarti perdutamente? Bene, quella è un'esperienza della non dualità. Questo stato, AMORE INCONDIZIONATO lo si può raggiungere in modo permanente. ciao |
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21-12-2003, 20.38.11 | #4 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 28-11-2003
Messaggi: 457
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Re: La non-dualità
Citazione:
All'inizio un bimbo non può conoscere se stesso....poi impara un sacco di cose...ma ancora non vede se stesso! Cresce, crescono le identificazioni, le mezze soddisfazioni ma ancora rimane ignorante, non sa da dove possa provenire e perchè, cosa possa in realtà essere.. Inizia a soffrire.. ed inizia a cercare il perchè di tale sofferenza ma spessissimo nella direzione sbagliata! Alcune volte nella sofferenza capta, percepisce l'incantesimo a cui è sottoposto e contemporaneamente ha la sensazione che esista una sorgente invisibile, una manifestazione..forse di dio o chissà che cosa. Prende dimora in lui la possibilità che esista un qualcosa simile alla coscienza ...e cercando con volontà, coraggio e pena si avvicina alla più grande esperienza che l'uomo sia chiamato a realizzare: il suo vero essere! Questa è la più grande storia d'Amore...destinata ad espandersi dove superati gli squilibri del dualismo si approda a ciò che viene menzionato come "paradiso perduto"... o stato alto di coscienza...all'UNO! Ciò che ho cercato di descrivere...purtroppo non è reale..non è l'esperienza stessa... un caro saluto |
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21-12-2003, 20.49.10 | #5 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
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Re: Re: La non-dualità
Citazione:
Come stabilisci che tutto questo non sia pura suggestione o autoconvinzione? Di fatto, il misticismo può indurre ad una sorta si soluzione come quella da me citata... Tu dici, innamorarsi perdutamente..., forse, noi conosciamo solo un tipo d'innamoramento, quello passionale, dei sensi..... Allora diviene arduo anche il solo interpretare..come fare? Ultima modifica di deirdre : 21-12-2003 alle ore 20.51.23. |
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21-12-2003, 20.55.56 | #6 |
Ospite abituale
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vorrei sapere se tale "percezione" (l'abolizione della polarità soggetto-oggetto e della triade conoscitore-conoscenza-conosciuto), rientra nella vostra esperienza
Non è un esperienza tra le altre. Le esperienze, anche le più sublimi hanno tutte lo stesso valore perché sono transuenti. Quello di cui parla il Vedanta è la fine del tuo ‘io’ che viene ovviato una volta e per sempre. E’ un qualche cosa che nessun uomo può coscientemente cercare e volere, anzi, i mastri più avveduti suggeriscono di non giocare con queste cose. |
21-12-2003, 21.24.15 | #7 | |
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Citazione:
Quello di cui parla l'Advaita Vedanta è esattamente la punta della piramide, la stessa sostanza di cui parlano tutte le "filosofie" orientali e non..ovvero arrivare alla trascendenza e la trascendenza.......è la "conseguenza", la fine del viaggio dell'Anima, la Realtà Suprema (Parabrahman) |
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21-12-2003, 22.42.37 | #8 |
Ospite abituale
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Ehmmmm no!
Quello di cui parla l'Advaita Vedanta è esattamente la punta della piramide, la stessa sostanza di cui parlano tutte le "filosofie" orientali e non..ovvero arrivare alla trascendenza e la trascendenza.......è la "conseguenza", la fine del viaggio dell'Anima, la Realtà Suprema (Parabrahman)
L’Advaita non postula nessun’anima, nessuna trascendenza, nessuna realtà suprema, ne tanto meno un cammino per arrivare a quelle mete, questo proprio per la sua sintesi non duale che non può ammettere la frammentazione della realtà. Nella non-dualità non c’è proprio posto per la mente e le sue “brillanti” effusioni. Il che vuole dire che se esiste un qualche cosa come la realizzazione o l’illuminazione essa non sarà a gloria di un IO. P.S. Non ho interesse a dire altro sull’argomento ma non vorrei che le mie parole vengano “usate” per avvallare idee e concetti atti a convincere le persone che, così come sono, non vanno bene e che c’è un traguardo “più alto” da raggiungere. Cosa questa che, secondo mè, è l’invenzione delle religioni dalle loro origini e che è anche l’inizio del disagio negli uomini. Dolce notte. |
22-12-2003, 08.18.10 | #10 | |
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Ehmmmm sì!
Citazione:
Confusione..solita confusione! Ecco il perchè invito a farne esperienza. L'esperienza ultima dell'Atman è l'esperienza finale (non-duale) in cui si dissolvono tutti i concetti.. quindi annullamento dell'Io e conseguente stato di beatitudine (sat-chit-ananda) che è la natura stessa dell'Atman e questo è il sentiero espresso che porta alla Conoscenza che TRASCENDE sia il manifesto che l'immanifesto (fenomeno o noumeno), gioia e dolore, che disvela Maya, conseguente stato di Conoscenza e Liberazione.... Mi spiace contrastare, ma l'Atman (l'Assoluto) sfugge a qualsiasi costruzione intellettuale, ecco il perchè solo dallo studio del fenomeno a livello metafisico difficilmente si potrà realizzare. Per la trasmissione è necessaria la presenza di un Maestro...quindi tralasciamo la realizzazione della non-dualità perchè non è dimostrabile dialetticamente e tantomeno rende a parlarne in un forum..si lascerebbe solo libero l'impulso di dimostrare la propria capacità concettuale "scolastica". Ciò che tendo ad unificare è lo stato di Comunione presente in tutte le scuole esoteriche di "crescita armonica" dell'uomo, poi...chiamatelo un po' come vi pare, ma la fine (o l'inizio) del vero Viaggio è Quello...la Verità ultima....l'annullamento o fusione nella Coscienza Suprema. Qualcuno intenderà... Un saluto. x Dynamo.... T'invito a disfarti della tua cultura....ed a scendere nell'esperienza. Poi potremo ridere insieme... Ultima modifica di Golden : 22-12-2003 alle ore 08.23.29. |
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