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18-12-2003, 14.32.58 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-12-2003
Messaggi: 54
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La Via tradizionale è sincerità
Complimenti Visechi. Davvero intuitivo.
Hai colto "inconsapevolmente" nella tua esposizione anche l'aspetto infero o demonico delle implicazioni contrarie che hanno in ambito specificatamente tradizionale un corrispettivo simbolico. A dir il vero tutti i simboli sono interpretabili in modalità bivalente. Devo dire che l'esordio in questo forum mirava molto più semplicemente a orientare in modo semplice e sintetico l'obbiettivo, gli scopi e gli strumenti adatti ad una "cerca" che si reputi tale. Ma il demone della scepsi, che poi è una caratteristica tipica della mentalità occidentale persevera nella criptica distinzione ontologica tra "maestro e allievo" assumendo fantasmagoriche forme espositive stigmatizzanti: si va dalla sedicente pratica di un "sottoposizionamento" [understatement] malamente frainteso come falsa umiltà sino a celebrare in ambito spirituale un egualitarismo da moderna fisima livellatrice. Si vuole "il semplice" ma quando lo si ha sotto gli occhi lo si disdegna come ogni buon spirito individualista e borghese è solito fare alla sua maniera. Si ricorre alle ipertrofie dell'ego altrui etc. etc. etc...salvo poi esprimersi o disdegnare il senso profondo di alcuni cristallini interventi presenti in questo forum espressi da persone molto semplici che non hanno avuto risposte soddisfacenti. Semmai mi sono preoccupato di rispondere in forma per così dire complessa ai "complessi" (tra i quali, per certe caratteristiche giovanili e irrequiete non ho fatto per nulla fatica a ri-conoscermi) ma mai, mi sono permesso in alcun modo di autoinvestirmi di alcun sedicente magisterio tutt'alpiù limitandomi dichiaratamente "de-voto". Non è per nulla apparente il desiderio di riconoscere un Maestro in questi "luoghi" e anche quì mi pareva di essere stato chiaro. E' perlomeno sospetto che il tono di certi interventi esprima il desiderio di riconoscere "qualcuno, qualcosa, un aspetto differenziante che sia altro da Sé": "Chi sa tace"... "quanto vorrei trovare una persona che sappia essere ciò che comunemente può esser definito maestro", "Quì c'è almeno un iniziato" ... e giù un gazzagheo di confusioni elementari che mischiano il mistico con lo gnostico, l'illuminato con l'iniziato etc. etc. etc... E molto probabilmente, anche la sfera sessuale se spingessi l'accelleratore finiribbe di certo per contaminare la sfera morale. Da questa palude non si uscirà mai a "letture, sofisticazioni o raffinazioni ulteriori". Che si "Inizi" qualcosa davvero e si cominci a intendere a dovere che la premessa è pura "virtualità" e il primo punto del rapporto tra allievo e Maestro implica per l'appunto - e indipendentemente dalla cultura posseduta o dalla semplicità innata - che il proprio "ego" si schiacci e si annulli progressivamente. Un maestro incarna una funzione e non ha tempo da dedicare alle beghe, alle critiche, alle opposizioni, di chi si autoallevato"tradizionisticame nte" sui testi per non adeguarsi in un modo o nell'altro alla Via. Ovvero non ha tempo da dedicare al farneticare divisorio e luciferino di chi il proprio "Ego" persiste nell' alimentarlo in ogni modo opponendo sempre più sottili distinguo per scansare un certo lavoro o peggio per andare al suo cospetto con l'ultima più efficace critica alla religione (esoterismo). Non ha importanza se inizialmente sarete stati spinti dall'esotismo nella cerca di una "cornice" consona ai vostri gusti editoriali o alla sensibiltà maturata in tanti anni di piacevoli e suadenti letture. Scoprirete presto quante cose ingnoravate e quante sono ancora quelle che ingenuamente reputavate digeribili rivelandosi l'esatto contrario con contraccolpi davvero poco piacevoli. Siamo tutti peccatori ve lo siete dimenticato? Fa parte della disciplina e dell'austerità che occorrono per andare avanti sulla Via. Vien da sorridere soltanto alla croppa di millenarismo viziato che trasuda da tali aspirazioni. Si scansa comunque l'essenziale e molte persone quì presenti lo scanseranno a lungo e per sempre farcendosi la testa di testi o di inusitati occultismi fino al punto estremo in cui si confonderà "l'estinto" con... gli estinti. |