Hai ragione, SERENITà, l'avevo intesa in quel senso,... ma credo che comunque non dipenda nè dal sapere da dove veniamo, nè da dove andremo, ma cha al contrario dipenda esclusivamente da noi e dal nosro rapporto con la vita adesso!!!...

Ciao.

Concordo.. è pura presunzione ritenere di aver trovato il vero senso della vita, o la felicità. La felicità non esiste, è una buffonata...esistono attimi, seguito da altri attimi meno intensi. Chi dichiara di essere felice è solo un ego illuso che vive sulle spalle di un momento di pura espansione.. un accomodamento quindi, nuova visione distorta di un Io padrone frutto dell'identificazione dell'attimo. Ci si può attaccare anche alla felicità, eterna maschera della Paura che non è altro che paura del domani.

Yes! I miti.

Fai domande grosse, Lucifero. Domande a cui non si può dare una risposta.
Una volta ho scritto, e lo penso ancora, che se sapessi cosa sto cercando non avrebbe più senso, per me, cercarlo.
Mano a mano che la mia vita scorre vedo che cambiano molte cose e tra queste cambia lo sguardo verso la ricerca, soprattutto perchè mi accorgo che le cose (leggi scheggie di consapevolezza al posto di cose, se vuoi, ma preferisco non usare più questa parola troppo abusata e che oramai è in odore di presunzione!) che trovo non sono mai quelle che credevo di cercare.

Ma ti rispondo meglio le parole di uno dei miei poeti preferiti:

Io non ho amore, non ho casa,
niente per cui io possa vivere.
Tutto, ogni cosa che mi piace,
diventa bella e mi supera.

R.M.Rilke

Ciao Fragola, infatti credo che il desiderio inizale, la spinta che ci impone la ricerca, sia la soddisfazione del bisogno di serenità/gioia/felicità/....; la sua soddisfazione, implica la ricerca dell'"oggetto", materiale o immateriale che sia.
Questo desiderio, può essere considerato "il primo", quello dal quale derivano tutti gli altri. La soddisfazione di questo, può avere fine solo con la nostra morte, in quanto non esiste una situazione di stallo, di non desiderio, in cui siamo in uno stato di perenne gioia e serenità con tutto quello che ci circonda, per il semplice fatto che tutto quello che ci circonda è mutevole.
Quindi se si spera di trovare una cosa che possa far smettere la ricerca, siamo sulla strada sbagliata.....è un'utopia....e qui siamo daccordo...
...il fatto che cerco di sottolineare è che tutta questa ricerca è spinta dal desiderio/bisogno di serenità/gioia/felicità/ecc..., quindi la cosapevolezza di questo, immette nella strada della realizzazione dei desideri che sussegono da questo....e quindi solo cercando di vivere ogni attimo della nostra vita in virtù della soddisfazione di questo bisogno, possiamo toccare, anche se solo per poco, la soddisfazione del "desiderio primo".
...la cosa difficile è vedere cosa veramente ci può far felici, ci può donare serenità/gioia/ecc...bisogna scavare molto...al 99,9 % dei casi non è la prima cosa che ci viene in mente, quella che cerchiamo veramente....su questo bisogna ragionare.....

....ma penso che la pensiamo allo stesso modo.....o sbaglio?

Ciao, .

Sicuramente sarò in errore ma, ciò che sto cercando è un motivo che giustifichi la mia presenza su questo pianeta, credo che nulla avvenga a caso quindi, è conseguenza il desiderio di capire i motivi di una vita.
Accontentarsi dell'aspetto materiale della vita, suppongo sia molto più facile, voltare pagina e dare un senso che vada oltre il semplice lasciarsi vivere, forse permette di dare un motivo per eventualmente credere in qualcosa.

Ciao a tutti i Maestri,

Tutti cercano la soluzione del mistero della vita.
E la troviamo quando abbiamo vissuti così tante vite che abbiamo raggiunto una coscienza sufficientemente ampia.

ciao


www.martinus.it

Cercare il senso della propria vita, è cosa che incosciamente e meccanicamente accade ogni giorno. Quello che si deve cercare sono <<le cause prime di ogni sofferenza, di ogni inquietudine, di ogni paura.>> Se focalizzate la vostra attenzione su questo scoprirete un nuovo modo di Pensare che esula completamente dal modo ordinario di Immaginare.

PS: Marco, concordo su tutto ciò che hai affermato, e soprattutto la forza che hai trasmesso.

Ciao Marco

Caro Marco: non lo so se la pensiamo allo stesso modo. La mia sensazione è che io non sento il bisogno di razionalizzare o di inquadrare in un sistema di credenze tutto questo, tu invece sì. Ma è una mia sensazione che, dato che ti conosco solo attraverso i tuoi interventi, si basa su ben poco. Quasi su nulla.
Nessuna presunzione, quindi, di aver capito.
Ma se per caso ho ragione, inevitabilmente non la pensiamo allo stesso modo. Nel senso che io "penso" molto col corpo e poco con la mente e che molte delle parole che ho letto un questa discussione mi suonano inutili.

Non ha importanza per me da dove venga la spinta a cercare.
Non tutti gli esseri umani cercano veramente qualcosa. Alcuni sì. Non tutti gli esseri umani che cercano, cercano ... "qualcosa" (nel senso di una cosa specifica). La felicità? La serenità? La saggezza? Un'ennesima gratificazione dell'ego?
Ha davvero poca importanza per me tutto questo.

Secondo me una risposta razionale a questa domanda è già stata data con la fromulazione delle quattro nobili verità del buddhismo. Non vedo che cosa altro si possa aggiungere. Sono semplici, dirette ed io le sento vere.
Ciò ha spinto me a cercare è stata la sofferenza e cercavo solo un modo per soffrire meno. E tempo fa avevo anche un'idea precisa di come dovesse essere. Ora non più.

C'è una componente del fare le cose che è farle per il piacere di farle. A volte è così, per me. Scrivo per il piacere di scrivere, cammino per il piacere di camminare e non sempre ho una meta, un progetto.

ciao

... ...sofferenza=ricerca della felicità/serenità/gioia/ecc...o no?

Se vuoi!