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30-06-2014, 20.38.12 | #52 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Tra il Numinoso e il Dio dei filosofi
** scritto da green&grey pocket:
Citazione:
Il messaggio di Gesù non è un avviso promozionale per la vita ultraterrena, ma per vivere davvero in questo pianeta. Infatti l'etica del cristiano non è fondata sulla ricompensa nell'aldilà! E' fondata sul comandamento dell'amore riconosciuto come il miglior modo di vivere la propria esistenza. La relazione con l'antica alleanza è che prima questa etica-morale era solo per i giudei, dopo per chiunque voglia, per chi lo desidera. Tu confondi il dominio spirituale (modello di Dio), con quello materiale (economico-politico). Non tutti gli ebrei vivono secondo i decreti divini, ma il fatto che nessuna civilizzazione antica sia sopravvissuta alla storia, se non l'israelita, deve far riflettere sul dettaglio che la logica divina non è quella umana (e neanche la Sua volontà). Citazione:
Gesù Cristo e Dio non sono fatti solo di spiritualità, e la Santa Madre Romana Chiesa ne è la testimonianza incrollabile e oggettiva; in virtù del fatto che è stata eretta e costituita dallo stesso Gesù:- "...E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli..." - (Mt 16, 18-19) No, non sbagli per niente. Citazione:
Già il fatto di sentirla in sottofondo è sinonimo di franchezza, sentimento nobile per il discernimento ed il vero incontro (prima della comprensione) con la verità trascendente. Ma non puoi dialogare con chi ancora non si è presentato, solo ti consiglio di usare semplicità e lealtà. Citazione:
Ma perché devi confrontarti? Tu pensa al tuo cammino, ed usa la tua intellettualità come se fossi Giovanni e non un fariseo. Citazione:
Niente succede per caso o fuori tempo, ogni circostanza è un'opportunità, ogni incontro un'occasione. P.S. = fede cristiana, no sponda. Pace&Bene |
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05-07-2014, 07.25.04 | #53 | |||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: Tra il Numinoso e il Dio dei filosofi
Citazione:
La mia posizione altro non è che la coerente considerazione nata dalla più semplice osservazione sul funzionamento della mente umana, sulla sua qualità principale: la capacità di imparare, con le sue profonde leggi logiche di causa ed effetto. Il concetto non è esattamente di amore primordiale ma di primordiale pura capacità esperienziale le cui si elementari dinamiche si fondano su di una profonda logica basata sul semplice e coerente schema di causa-effetto. Pertanto al mutare delle cause mutano coerentemente gli effetti. Dunque il quadro può essere indirizzato verso le finalità che ci prefiggiamo. Se ci si prefigge un investimento esperienziale verso l’essere le cause in questo saranno centrate, differentemente centrale sarà l’investimento verso il suo opposto, con tutte le possibili gradazioni. Più che “ottimista” la mia valutazione direi si accosti ad una razionale visione del potenziale umano. Non mi fermo a considerare se le cose nella maggioranza dei contesti sociali siano andate storte, mi limito a verificare se un altro modo sia o meno possibile e secondo la mia analisi un altro contesto sociale è altrettanto possibile mutando le cause iniziali attraverso cui la mente umana stabilisce il suo linguaggio ovvero quei significati attraverso cui ruota l’apprendimento. Non nasciamo con un bagaglio di significati e coerenti finalità a quei significati strettamente correlati, nasciamo con una semplice e trasparente capacità di relazionarci tramite osservazione esperienziale osservazione man mano memorizzata sullo schema della più semplice e coerente impostazione temporale di causa-effetto. Il “primordiale amore” altro non è che questa preziosa purezza dell’essere capace di prendere forma e sostanza, di essere insomma. Se questa capacità di essere non può venire intesa come “ amore ai primordi ” non saprei proprio come chiamarla per non fare torto ad una capacità tanto inestimabile quanto ignorata. Lo stesso inconscio di cui non osserviamo che gli effetti consci anch’esso non è che materiale esperienziale depositato nel profondo “dagli inizi dei tempi” col suo strumento sottile di un linguaggio di significato al di sotto del linguaggio conscio di significato.. entrambi i mondi strettamente connessi tanto che agendo sul chiaro della coscienza giungiamo sino alle profondità di ciò che reputiamo ignoto e viceversa.. L’esperienza diventa allora il metalinguaggio simbolico capace di coniugare l’apparentemente insondabile all’apparentemente sondabile.. Il metalinguaggio simbolo assume nella coscienza mentale la veste di significato e finalità alimentando sotterraneamente lo stesso linguaggio nascosto alla coscienza cosicché persino le stesse percezioni più elementari sono in grado di mutare in significato.. Se questo non è “grande” cos’è..? Se l’io sono, se la capacità di essere non è “amore”.. cos’è? Citazione:
non è solo eredità dell’insegnamento di Gesù è il risultato di una chiarezza profonda intorno alle radici della razionalità autentica che illumina la mente umana, quella mente umana che è il regno della ragione (del Senso)! La “trascendenza misteriosa e terribile del sacro” altro non è che l’ombra stessa colta al fondo dello spirito umano, altro non è che il lato segreto della nostra stessa mente, la natura stessa della mente ( sperimentata attraverso la coscienza mentale umana). Il punto di coincidenza tra il diabolico e il divino è proprio la scoperta di un Senso capace di svelare al di sotto dell’apparenza la forza pura che anima ciò che rasentiamo come mistero. Questa chiarezza è propria anche della coscienza mentale di ispirazione buddista forse ancora più marcatamente che non quella di ispirazione cristiana.. E’ la medesima chiarezza che abita la mente dell’uomo capace attraverso il sentimento estremo dell’amore di fare esperienza diretta dell’assenza di identità apparente che limita ed incatena il potere della mente sino all’incontro con la reale sostanza dell’essere ben al di là delle barriere poste dal linguaggio rappresentativo concettuale umano. Non è prerogativa dei santi ma dei vivi, di chi non si esime dal tormento dei dubbi e dalla richiesta di quel coraggio necessario ad infrangere le barriere apparenti dei limiti, quei limiti posti a sigillo del sacro, un sacro che si dona per e in amore, ovvero per e in autenticità del desiderio di conoscenza profonda. Tutto ciò che ruota attorno ai totem non è che a sigillo del sacro, tabù compresi. Questo penso. [Al di là sia di Otto che dell’interpretazione cristiana intorno al significato di sacro e di divinità: punti che dovrebbero essere di semplice ispirazione, teniamo presente!] Citazione:
e non affatto “naturale”] e non affatto figlia del sacro direttamente sperimentato nel profondo! Attorno al totem si stabiliscono i vincoli che pongono i limiti affinché non il sacro ma il tabù venga di fatto onorato! Questa interpretazione apparente del come non coglie la realtà di ciò che secondo me è per davvero avvenuto intorno all’origine delle autentiche finalità di quei ruoli attraverso cui poi tutto il cosiddetto sociale si è andato via via plasmando! Ben altro è secondo me ciò che si decideva ai piedi del totem di turno, era il vitello d’oro, la pantomima di una prima mimesi della politica umana, non esorcismo attraverso conoscenza ma pura trasposizione di un primo vagito di nevrosi somatizzato attraverso la disposizione del ruolo a modello di un’organizzazione sociale [nevrotica] dove per l’appunto la separazione caratterizzata dal ruolo si impone all’essere (dalla sua originaria interezza) dando luogo a quel falso equilibrio [ordine presunto] del quale ognuno può sino ad ora mirarne soprattutto il potere devastante (poiché corrotto> spaccatura interiore). |
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09-07-2014, 18.29.18 | #54 |
Ospite abituale
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Riferimento: Tra il Numinoso e il Dio dei filosofi
x gyta
okkei esplicitato diventa veramente il gran filosofare che più mi sta interessando in questi ultimi mesi, mi ricorda da molto vicino tutto il mondo che dall'orfico giunge ai piedi della fine del mondo pagano neo-platonico, risuscitato brevemente nell'umanesimo. (cfr: girgenti intervistato da fusaro). è veramente un peccato che paganesimo e cristianesimo siano storicamente entrati in forte contrasto. come dici tu a maral, si è trattato più di mimesi politica, vero, ma gli effetti, sono quelli che sono: è per questo che faccio una gran fatica, a confrontarmi a quella tradizione cattolica, che si fonda, o meglio per mia esperienza, si è fondata sull'amore, e invece era sole e sempre raggiro, truffa. Per me "amore" oggi è solo mimesi, non solo pscicologica, carenza di affetto materno, altrui non mia, la mia l'ho intesa(vedi patriarcato), ma anche proprio politica e financo nichilista(quest'ultima mimesi è ancora assai nebulosa). è difficile tenere le fila di un discorso così ampio. Ma le radici, della sapienza come saggezza, dell' apertura al mondo di una volontà trascendente, se vogilamo chiamarle amore...io ci sto. ora capisco anche perchè ti ho sempre frainteso. |
11-07-2014, 23.41.32 | #55 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Tra il Numinoso e il Dio dei filosofi
** scritto da green&grey pocket:
Citazione:
Ma puoi stare ben certo che quel peccato non l'ha commesso Gesù Cristo. Citazione:
Quindi non incontri fatica, come la stragrande maggioranza [Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano" (Matteo 7:13-14).], a confrontarti con il kerigma (messaggio non tradizionale) cattolico sull'amore, solo e sempre contemporaneo, giusto e retto. Pace&Bene |
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