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18-04-2007, 23.38.30 | #4 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
Ciao visechi, penso di aver capito quello che volevi farmi notare facendomi rileggere questi due capitoli. Probabilmente ti riferisci alla cronologia dei medesimi; la dove notiamo la formazione dei popoli con le loro lingue, e poi l’intervento divino sulla loro confusione.
Quasi certamente 11:1-9 spiega come avvenne quello che già si trova nel cap. 10. La Genesi spesso torna indietro nell’ordine cronologico con lo scopo di dare agli eventi una spiegazione specifica. L’espressione, a proposito di Peleg: “ai suoi giorni la terra fu sparita” è solo un vago suggerimento sull’esatta cronologia (10:25). “venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo”; acquistiamoci fama. Sembra essere quello di un immenso orgoglio, ma la mia domanda iniziale era, forse detta in modo non molto chiara: Partendo da Noè, quindi dopo il diluvio, si parlava oppure no la medesima lingua? Suppongo di si. Come, dunque l’uomo è diventato multi lingue? In questo senso richiamavo l’intervento divino per tale confusione. Spero di essere stato più chiaro. Ciao Lucio |
19-04-2007, 07.37.14 | #5 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
Citazione:
La risposta storica non mi è difficile, mentre l'interpretazione religiosa per me è tabù. Non credo utile 'rispondere da dentro' la Bibbia, anche se ho un profondo rispetto per chì fa così. Abramo uscì da UR, ultima città capitale sumera, verso il 1850 a.C.: questo è un punto fondamentale. Cosa successe attorno a questo periodo? Il declino di UR. Sembra che questa 'città di mare' (così per la sua prossimità da farne porto) del Golfo Persico fosse stata in commercio con l'India e che questi scambi si siano inariditi per uno sconvolgimento naturale di enormi proporzioni. Il satellite americano Landsat ha fotografato il paleolveo del fiume Saraswati, che scorreva dalle pendici dell'Himalaya fino all'occidente dell'India. Aveva una larghezza enorme e sono stati contati 300 siti archeologici disposti lungo le sue rive. Verso il periodo di cui parliamo s'inabissò durante un tempo non istantaneo. I 300 siti sono rimasti ora 'a secco'; cioè in mezzo alla terra. Si parla di civiltà del Saraswati, che fu florida dal 5000 a.C. fino alla metà del primo mezzo del II millennio a.C. Da qui sarebbero usciti per primi i Sumeri che civilizzarono la bassa Mesopotamia verso il 3500 a.C. Poi, nel secondo millennio sarebbero usciti quei popoli che vennero a popolare l'Europa, PASSANDO PER LA MESOPOTAMIA GIà LETTERATA. La civiltà sumero-accadica (gli Accadi dominarono per un duecento anni), molto più evoluta, subì incursioni barbariche e frammistioni con questi popoli migranti dal Saraswati e fu la Babele linguistica. Prendi questa ricostruzione con tutta l'approssimazione che ha per cavarne l'aspetto linguistico. Umberto Eco, ottimo scrittore -ma semiologo-, ha cercato il nome della rosa senza trovarlo. E' RU SHA l'etimo sacro di rosa, che possiamo emblematizzare: seme utero, dove RU A è il massimo del sacro sumero e SHA è il massimo del sacro accado. Umberto Eco si è fermato davanti alla torre di Babele, ritenendola solo una leggenda. Il sacro non è leggenda, ma culto. Il culto comporta anche leggende, cioè storielle, favole. Ma, oggi viviamo la 'favola dell'indoeuropeo', come l'ha chiamata Giovanni Semerano nel suo ultimo libro: La favola dell'indoeuropeo, edito da Bruno Mondadori, con prima edizione nel 2005. Il multilinguaggio umano radica in questo quadro storico, che spiega l'unità originaria e la molteplicità confusa che ne è seguita. |
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19-04-2007, 10.00.46 | #6 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
Citazione:
BABELE Chiedo agli esperti: Quale è stata e come l'origine del multilinguaggio umano? Ovvero, si può ritenere letterale la confusione delle lingue come intervento divino? Da credente credo ovviamente in questo intervento divino ma non essendo uno studioso in tal senso mi piacerebbe capire questa origine. Osserviamo la parola italiana BABELE: bab ele; in due sillabe una disposizione simmetrica di b rispetto ad a e di e rispetto ad l. BAB in sumero significa ‘porta’. E si scrive AB. ELE è un elemento che si trova anche in ele-men-to. EL è la sua scrittura isolata, variante di IL. BAB IL è ‘attestato’ e significa ‘porta di IL’, o ‘degli dèi’ com’è stato tradotto. ‘Porta di IL’ inteso come EL LIL, variante attestata di EN LIL, dio sovrano degli Accadi, dio dell’Aria. Aria, in latino, è sinonimo di anima < Ani ma, generata da ANI, dio del Cielo turrita e MA, la madre. BAB EL è la variante palestinese di BAB IL mesopotamica. La porta fisica è stata tratteggiata con lo schizzo del Saraswati. Quella al Paradiso è una faccenda di fede. Giustamente, Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazaret, dice che la parola di Dio è viva e si dispiega nel tempo mostrando novità non viste prima pur essendo sempre quella. |
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19-04-2007, 13.22.53 | #7 |
Credente Bahá'í
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Messaggi: 447
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
X Carlo Forin
Sono del tutto ignorante in merito alla lettura linguistica delle Sacre Scitture, mi interesserebbe una Tua trattazione della frase "Figlio dell'uomo" sia nella Bibbia che nei Vangeli. Ciò sempre nella Tua disponibilità e se ritieni l'argomento interessante. Ti rigrazio. |
19-04-2007, 13.56.32 | #8 | |
Utente bannato
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
Citazione:
Torino, 19/04/07 Ciao Carlo, è per me sempre un piacere leggere i tuoi interventi e da studioso quale sei mi aspettavo la tua partecipazione che però, senza nulla togliere a quanto da te esposto con chiarezza, non ha dato risposta alla mia domanda iniziale. Nello specifico hai già dato per scontato l’esistenza di varie lingue nel genere umano, ma l’inizio di tale evoluzione come è avvenuta? Da qui il mio interrogativo. Sono partito da Noè stando al racconto biblico dando per scontato che si parlasse un’unica lingua, ma si potrebbe partire da qualunque era umana, anche più antica, se vogliamo, ammesso che ci siano prove storiche in tal senso. Cosa cambierebbe a tal riguardo? In origine l’uomo, per forza di cose, doveva comprendersi nel linguaggio sia pure fatto di segni o mono sillabe, fino al raggiungimento di un parlare articolato così come oggi lo conosciamo. Dunque, il problema secondo me rimane ancora insoluto, a meno che non si voglia credere ad un intervento soprannaturale che è quello della Babele e confusione delle lingue. Sarebbe forse opportuno leggere Semeraro? Saluti Lucio |
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19-04-2007, 14.02.56 | #9 |
Ospite abituale
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Messaggi: 3,250
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
esatto "figlio dell'uomo" cosa è?
(per mia intuizione non è un figura "fisica" ma spirituale ed è insito in ognuno di noi potenzialmente) e anche "regno" cosa è? riguarda qualcosa di fantasmagorico e inarrivabile oppure è semplicemente l'equilibrio dentro se stessi? |
19-04-2007, 16.50.49 | #10 | |
Utente bannato
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Riferimento: La torre di Babele e il multilinguaggio umano
Citazione:
Scusa ma forse hai sbagliato thread? Se così non fosse, cosa centra ciò che hai scritto con quanto si sta esaminando? Saluti Lucio |
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